Lettera inneggiante Auschwitz ad Arezzo. Massa, scritte Br contro il vicesindaco

Dopo i nuovi episodi di Arezzo e Massa, il presidente del Consiglio regionale Riccardo Nencini (nella foto a destra) invita a una maggiore mobilitazione contro ogni forma di violenza.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 gennaio 2010 19:00
Lettera inneggiante Auschwitz ad Arezzo. Massa, scritte Br contro il vicesindaco

Forte richiamo alla politica, alle istituzioni, ai sindacati, al mondo del lavoro in generale e della scuola, alle associazioni impegnate nella lotta contro ogni forma di violenza, del presidente del Consiglio regionale della Toscana, Riccardo Nencini (nella foto a destra), dopo il moltiplicarsi, anche oggi, di messaggi e scritte minatorie contro rappresentanti di istituzioni. "Ad Arezzo - osserva Nencini - la lettera inneggiante ad Auschwitz in sfregio alla giornata della memoria; a Massa nuove scritte Br al vicesindaco Martina Nardi dopo le lettere minatorie dei giorni scorsi e le scritte contro il sindaco Roberto Pucci.

Tutto questo alimenta un clima pesante al quale non si può rispondere solo invitando le forze dell’ordine ad individuare gli autori per consegnarli alla giustizia’’. "La politica in primo luogo – aggiunge il presidente del Consiglio regionale -  ma anche tutti coloro che a vario livello sono impegnati contro il diffondersi di una cultura della violenza, nel linguaggio, come nelle azioni, devono mobilitarsi e cercare nuove forme di contrasto, più incisive rispetto al passato’’.

"Va da sé la nostra vicinanza personale e quella di tutto il Consiglio regionale – conclude Nencini – al sindaco di Arezzo, al prefetto, al sindaco di Montevarchi, al sindaco e al vicesindaco di Massa, per le lettere minatorie e le scritte contro di loro. Credo che ci sia bisogno di tutto il peso che le forze politiche sono in grado di esprimere per reagire con determinazione ed efficacia in ogni sede e in ogni forma’’. (red)

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