Viola in semifinale

Alla fine del primo tempo era già 2 a 0 con doppietta di Mutu. Ad inizio ripresa accorciano i biancocelesti con Zarate. Incornata di Kroldrup ed ancora la Lazio con Rocchi, finale sofferto ma vittoria voluta con il cuore

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 gennaio 2010 00:24
Viola in semifinale

“Abbiamo sempre detto di puntare a questa competizione - dichiara Prandelli nel dopo gara - nonostante l’emergenza e le tante partite" C'era da riscattare il blackout contro il Bologna in casa e, se vogliamo, scuotere l'ambiente da una settimana piuttosto caotica. Ancora un 3 a 2 dopo la prima uscita casalinga con il Chievo, ancora Adrian Mutu mattatore. La Fiorentina parte bene, si fa sotto, incalza i biancocelesti e raddoppia sulle marcature. Lavorano bene Kroldrup e Natali, si fa trovare pronto Pasqual al quale vediamo compiere anche alcune precise diagonali.

Per De Silvestri un match particolare ma l'ex non sbaglia e corre molto sulla fascia ogni volta che ne ha l'occasione. Frey impeccabile sulle prime battute in cui Rocchi e Zarate dimostrano tutta la volontà di giocarsela e portarsi a casa la vittoria. Gilardino uomo assist per Mutu che raccoglie da solo in area e batte Muslera, è appena l'inizio. Ci prova ancora la Fiorentina con Vargas prima e poi con Santana, ma nulla di fatto. Sui calci piazzati è più pericolosa la Lazio con Kolarov.

A fine primo tempo tandem Pasqual-Gilardino per il tiro in corsa di Mutu che anticipa il difensore e buca Muslera nell'angolo alto alla destra del portiere. Nella ripresa la Lazio vede l'ingresso di Foggia non molla e trova subito il 2 a 1 con Zarate che si porta a spasso la difesa viola con i centrali che colpevolmente indietreggiano lasciando campo a chi non aspetta altro per superare il portiere con un colpo sotto, beffato Frey, ma beffati tutti. Fuori un buon Pasqual e dentro Gobbi. Diversi capovolgimenti di fronte si alternano con la Fiorentina che annovera maggiori occasioni ma non trova la porta.

Mutu recupera al volo un pallone vagante in area, la palla rimbalza a terra e si dirige verso la traversa con una traiettoria invitante per la testa di Kroldrup che in tuffo sorprende ed anticipa Muslera, il portiere resta a terra per l'impatto. Fuori Santana e dentro Marchionni che vediamo subito arretrato a recuperare palloni per rilanciare il gioco. La Lazio accorcia ancora con Rocchi che riceve al limite dell'area ed ha il tempo di girarsi tranquillamente verso Frey che deve coprire l'intero specchio della porta ed arriva così in ritardo sul tuffo per la conclusione che si insacca nell'angolino basso. Per Gilardino altra serata di fatica e di sacrificio, tenere palla e far salire la squadra sono diventate prerogative di questo centravanti dall'istinto indiscusso ma anche dal cuore d'oro. Ballardini inserisce Makinwa e sembra non starci a subire il gioco viola, vuole tentare fino alla fine. Entra Carraro ed applausi per Mutu.

Il giovane si muove bene e dimostra grande personalità nel tenere palle negli spazi stretti, per lui un errore sotto porta ed il mister dirà "emozione", ci sta. Grande occasione per la Fiorentina di chiudere la partita con un cross del solito Vargas che arriva a Marchionni, solo in area tenta il tiro al volo, avrebbe forse avuto il tempo di fermarla e tentare di piazzarla. Dopo 4 minuti di recupero l'arbitro Celi fischia dando il via ai cori soddisfatti dell'Artemio Franchi che nonostante il freddo ed il numero degli spettatori si è fatto sentire con determinazione. Si prospetta una semifinale che dire interessante è veramente poco descrittivo e non rende merito all'evento.

Aspettare per credere. "Sono soddisfatto - ancora Cesare Prandelli - ho visto in campo lo spirito giusto. Mutu? E’ tornato motivato, in più sta bene fisicamente: così può fare un finale di stagione straordinario; ora dobbiamo recuperare tutte le energie in vista del Palermo, se giocheremo con ordine e determinazione come stasera potremo far bene. I Della Valle allo stadio? Abbiamo parlato del momento della squadra, niente di più. Anche dopo la gara ci siamo incrociati velocemente, ci hanno fatto i complimenti.

La loro presenza - conclude - è sempre un segnale importante”. di Antonio Lenoci

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