Le vie di Firenze tra memoria e storia

Il nuovo e completo Struscio Fiorentino tra curiosità, leggende, aneddoti e credenze popolari della Firenze medievale e rinascimentale. Con appunti per uno Struscio Toscano.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 gennaio 2010 19:48
Le vie di Firenze tra memoria e storia

Cosa ci raccontano gli stemmi sulla facciata di Palazzo Vecchio? Perché fu fatta erigere la colonna della Giustizia in piazza Santa Trinita? Qual è il significato dell'espressione "uscio e bottega", che ci rimanda alla Firenze dei mercanti e degli antichi mestieri? E perché anticamente i poveri erano "ridotti al lumicino"? Molte domande sulla storia della Firenze trovano risposta se percorriamo le vie della città, fermandoci per un attimo a osservare i palazzi, le statue, i simboli e le iscrizioni, come ci spiega Franco Ciarleglio, già autore del celebre Struscio fiorentino pubblicato da Bertelli nel 2003 e tradotto anche in inglese, nel nuovo "Il canto dei Bischeri" (ed.

Sarnus, pp. 192, euro 18). L'autore, esperto di tradizioni popolari e profondo conoscitore della Firenze medievale e rinascimentale, riesce in quest'opera a far rivivere le vicende e gli aneddoti poco conosciuti della lunga storia cittadina, piccoli trait-d'union tra le leggende del passato e la storia ufficiale, quella che si studia a scuola. Ma più che una raccolta di curiosità e fatti storici, Il canto dei Bischeri rappresenta un itinerario nella memoria, una vera e propria guida che invita a passeggiare per la città con la raccomandazione di "alzare gli occhi" per guardarsi intorno, e aiuta a leggere il passato attraverso le tracce indelebili lasciate nella fisionomia di strade e piazze.

Dal Duomo a Palazzo Vecchio, dalle antiche porte cittadine alle case-torri, sono molti i luoghi illustrati da Ciarleglio, anche grazie alle numerose fotografie a colori, con l'intento di raccontarne segreti e leggende. Arricchiscono l'edizione le mappe della città con gli itinerari consigliati, i confini degli antichi quartieri (Santa Croce, Santo Spirito, San Giovanni, Santa Maria Novella) e le tracce sullo sviluppo storico delle mura cittadine, e la guida degli stemmi delle arti maggiori e minori.

Nella parte finale, l'itinerario prosegue fuori città verso altri capoluoghi della nostra regione, in un insieme di appunti per un lavoro più ampio, di respiro regionale, che presto potrebbe sbarcare in libreria.

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