Il 2010 si apre con i Motus

Va in scena venerdì e sabato "Too late!" (Antigone) contest#2.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 gennaio 2010 17:01
Il 2010 si apre con i Motus

Emergono solo “vaghe ombre” dall’Antigone del Living Theatre, vista in video perché troppo giovani allora… eppure il Too late! che echeggiava ipnotico nel coro, è rimasto talmente impresso da essere posto a titolo. Prosegue la ricerca avviata in X(Ics) sulle relazioni/conflitti fra generazioni in una formula-altra di costruzione in divenire: informali performance intese come contest, ovvero confronti/dialoghi fra due soli attori, sulle ipotetiche rappresentazioni di una splendente Antigone d’oggi.

Nella dilagante “malinconia della sfera pubblica” la sua contestazione a Creonte si fonda sul rifiuto a dissociare l’atto dalla persona. E questo ci piace. E’ uno dei motivi per cui, in questi anni di opachi conservatorismi e pallide prese di posizione, abbiamo scelto un’(Antigone) fra parentesi, come immagine-guida del nuovo itinerario fra le rivolte del contemporaneo. Too late! è il secondo contest dove Silvia/Antigone/Emone si confronta con Vladimir/Creonte, secondo un crudo meccanismo di esposizioni e sfide che amplificano, in modo subdolo, i giochi di potere fra padri e figli, ma anche quelli dei “Nuovi Dittatori” d’oggi.

Mentre il contest #1, presentato al Festival delle Colline Torinesi, era focalizzato sulle relazioni di fratellanza, tanto che Polinice/Benno Steinegger, in dissidio fra l’essere pacifista o terrorista, accoglieva le ambivalenze delle varie esegesi, qui si entra nella sfera dell’intimo, per colpire al cuore l’intoccabile famiglia italiana. I dialoghi sono generati dalla povertà del campo scenico, secondo un percorso drammaturgico quasi situazionista, che induce gli attori a esporsi in prima persona, attingendo alle intime biografie.

Questo percorso di avvicinamento allo spettacolo che concluderà il progetto Syrma Antigónes, nell’ottobre 2010 in Francia, ha messo in atto un processo che sta sovvertendo le stesse modalità rappresentative di Motus, in aperta polemica con gli sprechi dei Palazzi. E lo spettatore, che inusualmente condivide con gli attori lo spazio scenico, è attore/testimone di una rappresentazione che “anarchicamente” deborda dai limiti convenzionali, travolto da un’Antigone mai stanca.

15 gennaio – ore 21:15 16 gennaio – ore 20 e ore 22:30 ideazione e regia Enrico Casagrande & Daniela Nicolò con Silvia Calderoni e Vladimir Aleksic drammaturgia Daniela Nicolò ambito sonoro Enrico Casagrande fonica Andrea Comandini direzione tecnica Valeria Foti un progetto in collaborazione con Fondazione del Teatro Stabile di Torino e Festival delle Colline Torinesi e il supporto di Magna Grecia Festival ’08, L’Arboreto – Teatro Dimora di Mondaino, Progetto GECO – Regione Emilia-Romagna e Ministero della Gioventù
Per maggiori informazioni e prenotazioni: 055.7591591.

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