Azienda Sanitaria di Firenze: tecniche orientali contro il dolore

Pronti già 90 infermieri della Asl 10

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 ottobre 2014 17:47
Azienda Sanitaria di Firenze: tecniche orientali contro il dolore

Sono quasi 90 gli infermieri dell’Azienda sanitaria di Firenze in grado di alleviare il dolore dei pazienti che hanno preso in cura, non solo facendogli un’iniezione con un analgesico debitamente prescritto dal medico, ma anche con l’agopuntura, l’auricoloterapia, la moxibustione e il massaggio tuina.

A partire dal dicembre dello scorso anno – quando è stato organizzato un seminario introduttivo sulle tecniche di medicina cinese, il percorso dei principali meridiani e l’approccio olistico di questa medicina – hanno seguito un corso di formazione della durata di 16 ore 83 infermieri che operano negli ospedali di Santa Maria Nuova, Torregalli, Annunziata e Serristori, e nei presidi di Camerata, Lastra a Signa, Campi, Scandicci, Calenzano, Vaglia, Camerata, Pratolino, Sesto Fiorentino, nei quartieri 2, 4 e 5 di Firenze, in particolare nei servizi di rianimazione e terapia intensiva, emodialisi, salute mentale, cure primarie domiciliari e medicina d'iniziativa, nonché negli Hospice al S.

Giovanni di Dio, a S. Felice a Ema e alle Oblate.Il corso, terminato nel maggio scorso, e volto a fornire le conoscenze necessarie ad effettuare gli interventi di contrasto al dolore in tutte le sue forme, prevede ora una seconda fase che consiste in una formazione on the job di 8 ore per ciascun infermiere, presso il Centro Fior di Prugna, dove i partecipanti hanno la possibilità di assistere alle attività cliniche dell’ambulatorio e mettere in pratica le tecniche apprese sotto la supervisione degli operatori del Centro.Ai corsi hanno partecipato anche 4 infermieri professionali impegnati nella struttura dell’ospedale S.

Maria Annunziata che dal 2009 si occupa di monitoraggio e trattamento post operatorio dei pazienti sottoposti a intervento chirurgico: la Post Anestesiology Care Unit (PACU). In particolare hanno appreso quelle tecniche terapeutiche di medicina tradizionale cinese, come la stimolazione del punto PC 6, indicate come efficaci nel trattamento della nausea e del vomito post operatorio anche dalle linee guida della Society for Ambulatory Anesthesiology, e perciò capaci di migliorare la qualità della vita del paziente nella fase post operatoria.

È stata così avviata una collaborazione finalizzata ad estendere la formazione a tutto il personale infermieristico della PACU e a sviluppare progetti di ricerca sull’efficacia del trattamento di medicina tradizionale cinese (MTC).Uno specifico progetto rivolto alla lotta al dolore che prevede, fra le tecniche da utilizzare, anche le medicine complementari (agopuntura e medicina tradizionale cinese, fitoterapia, omeopatia, medicina manuale) è contenuto nel Piano socio sanitario integrato (PSSIR) della Regione Toscana che da tempo ha condiviso e adottato il Manifesto etico “Contro il dolore non necessario”.

In questo ambito una particolare attenzione è rivolta al dolore cronico, che può essere assimilato alle altre patologie croniche e, in quanto tale, affrontato e gestito con il modello di assistenza del Chronic Care Model, che individua nel personale infermieristico il primo livello di assistenza.Proprio queste tecniche derivate dalla medicina tradizionale cinese possono essere utilizzate dal personale sanitario non medico nella lotta al dolore acuto e cronico, con un basso costo e in pratica nessun effetto collaterale o interazione con la terapia allopatica.Il corso di formazione è stato promosso dal Dipartimento di assistenza infermieristica ostetrica e sanitaria dell’Azienda sanitaria di Firenze insieme al Centro di MTC Fior di Prugna.

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