Aumento esponenziale dei casi: provvedimenti straordinari contro il Coronavirus

Salgono i numeri, s'intensificano le azioni Asl. Tre medici positivi all'Ospedale Mugello, 30 ospiti e operatori nella Rsa "San Francesco", 48 alla Alba Serena di Maggiano. La Parrocchia di Vicofaro in isolamento. Pochi tecnici di laboratorio a Lucca: Asl costretta a richiamare pensionati

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 ottobre 2020 23:55
Aumento esponenziale dei casi: provvedimenti straordinari contro il Coronavirus

Firenze– Il virus purtroppo continua a circolare e a colpire. L’incremento dei casi di Covid19 registrato negli ultimi giorni motiva la misura di sospensione degli ingressi a parenti e visitatori nelle Rsa, prevista dall’ordinanza regionale, che resterà in vigore fino al termine dell’emergenza epidemiologica. Ci sono ad esempio 48 positivi, 35 utenti e 13 operatori alla Rsa Alba Serena di Maggiano (Lucca).

Nessun focolaio infettivo di Covid 19 si è verificato all’ospedale del Mugello, diversamente da quanto riportato questa mattina su alcuni organi di stampa. Presso il presidio di Borgo San Lorenzo sono risultati positivi al tampone 3 medici, nell’ambito di uno dei controlli periodici a cui si sottopone il personale medico e sanitario ospedaliero e tale caso non è in alcun modo assimilabile a un focolaio. Come da procedura in questi casi, viene attivato l’iter che prevede che anche i pazienti con cui i medici risultati positivi sono entrati in contatto, vengano isolati in attesa del tampone.

A seguito dell’azione di sorveglianza attiva svolta dalla clinica mobile di Medici per i Diritti Umani lo scorso 8 Ottobre presso la Parrocchia di Vicofaro a Pistoia, che ospita circa 150 migranti, i medici del team MEDU hanno riscontrato alcuni casi con sintomi compatibili con Covid-19. Il nostro team ha prontamente richiesto alla USL l’esecuzione dei tamponi.I risultati sono noti ormai: due persone positive e una terza in attesa di risposta. Oltre ad attivare un numero telefonico per il supporto medico agli ospiti della parrocchia, nei prossimi giorni il team di MEDU si recherà con regolarità presso la struttura per svolgere attività di monitoraggio e assistenza clinica. Quello di Vicofaro non è certamente l’unico contesto di accoglienza, formale od informale in cui siano in questo momento presenti casi di positività Covid-19.

La progressione dell’epidemia su tutto il territorio nazionale è purtroppo sotto gli occhi di tutti e coloro che hanno una vita di comunità, lavorano, si spostano su mezzi pubblici sono più esposti al rischio del contagio.

Ad Asciano un focolaio di coronavirus all’interno della Rsa San Francesco. Attualmente risultano positivi al tampone 23 ospiti e 7 operatori sanitari e non, di questi ultimi 2 residenti nel territorio comunale. L’amministrazione è in continuo e costante contatto con l’Azienda Usl Toscana Sud Est che è proprietaria della struttura e con i vertici del soggetto gestore della stessa.

«Esprimiamo massima vicinanza agli ospiti, agli operatori e ai loro familiari – spiega l’amministrazione comunale -. Monitoreremo per quanto di nostra competenza e terremo aggiornata tutta la cittadinanza sull’evolversi della situazione. Cogliamo l’occasione per sottolineare che bisogna tenere alta l’attenzione sulla diffusione del virus e facciamo appello al senso di responsabilità di tutti i nostri concittadini a cui ricordiamo l’importanza di alcune semplici regole per il contenimento del virus: uso delle mascherine, igienizzazione delle mani e distanziamento».

"Una centrale per il tracciamento che sarà operativa già lunedì. Inizialmente vi lavoreranno 9 persone, aggiuntive al personale già impiegato. La struttura sarà attiva al San Donato". Antonio D'Urso, Direttore generale della Asl Tse, intensifica le azioni anti Covid. "Queste centrali saranno operative - anche se i dati dei positivi sono inferiori - pure a Siena e Grosseto. Il nostro obiettivo si conferma quello di sempre e che si articola nelle tre T: tampone, tracciamento, trattamento.

Il tracciamento è fondamentale non solo per contenere i casi ma anche per comprendere le vie di contagio e ricostruire le mappe della diffusione del virus. Abbiamo intensificato il numero dei tamponi: nella provincia di Arezzo abbiamo superato la soglia degli 87.000 con un rapporto di 254 tamponi ogni 1.000 abitanti. A questi si aggiungono 42.000 test sierologici con un rapporto di 123 sierologici ogni 1.000 abitanti". "Abbiamo pubblicato l'avviso per l'albergo sanitario. E' ormai evidente che un ambiente di contagio è la famiglia.

Con un albergo sanitario - adesso li abbiamo a Siena e Grosseto - saremmo in grado di intervenire anche in questo ambito consentendo al primo familiare che diventa caso, di isolarsi in una struttura protetta e garantita. Ci auguriamo che ci sia una risposta rapida al nostro avviso". "Abbiamo già organizzato incontri con i dirigenti scolastici grazie alla disponibilità dell'Ufficio scolastico territoriale. Lunedì approfondiremo ulteriormente il tema scuola con i dirigenti della provincia di Arezzo e siamo ormai pronti all'attivazione dei "medici scolastici".

Ne abbiamo già selezionati 64 nell'ambito dell'Asl Tse e questo numero raddoppierà in breve tempo".

Continuano le loro attività di effettuazioni tamponi sia il Drive Through che adesso opera al parcheggio Baldaccio sia il punto tamponi alla stazione di Arezzo.

“Nei laboratori e ai centri trasfusionali dell’Usl Toscana nord ovest a Lucca sembra di essere ai tempi della guerra: mancano così tanti tecnici che l’azienda sta pensando di richiamare in servizio per alcuni mesi i colleghi pensionati”. E’ un’accusa durissima quelle che lanciano le segreterie provinciali delle funzioni pubbliche di Cgil, Cisl e Uil. Attacco diretto ai vertici dell’Asl per denunciare le difficoltà e le carenze organiche nei presidi ospedalieri del San Luca e della VDS, così come del centro trasfusionale di Lucca.

La situazione, secondo le tre organizzazioni sindacali, è grave: “Il personale tecnico attualmente assegnato è assolutamente inadeguato rispetto alle necessità. La situazione di criticità è comune a tutti i settori laboratoristici della zona lucchese e VDS, dalla microbiologia alla chimica clinica, ai centri trasfusionali. Un numero talmente insufficiente che sta costringendo l’azienda a correre ai ripari chiamando in servizio i pensionati. Decisione che per noi è di assoluta gravità ma che si è resa necessaria per garantire un servizio in linea con la mole di lavoro che negli ultimi anni è stata addossata al personale e acuita dall’emergenza Covid19”.

Bisogna assumere, insomma, e ci sarebbe pure una graduatoria utile ma le assunzioni stanno andando a rilento. “Non sono stati presi provvedimenti in passato e oggi ci troviamo a richiamare i pensionati – proseguono le funzioni pubbliche di Cgil, Cisl e Uil -. Evidentemente le esigenze dei laboratori di Lucca e della Valle, nemmeno di fronte all’ammissione da parte aziendale, meritano di essere risolte”. I numeri non mentono: “Vale la pena ricordare l’annosa situazione delle urgenze ‘H24’ all’ospedale di Lucca – incalzano i sindacati – dove un solo tecnico deve far fronte a tutto il lavoro notturno senza neppure un turno di pronta disponibilità per far fronte a emergenze, per esempio in caso di una malattia improvvisa per coprire il turno o per una emergenza organizzativa.

Poteva bastare in una dimensione locale ma quando si è deciso di lavorare in logiche di area vasta servono in turno notturno due tecnici. E infatti così avviene negli altri grandi laboratori della Usl nord ovest. Poi c’è la microbiologia di Lucca, centro di riferimento degli ospedali di Lucca, Versilia, Massa e Ospedale del Cuore, sempre di Massa, con un carico di lavoro che da subito si è rivelato critico rispetto al personale impiegato e che nel tempo è andato via via aumentando.

Oppure il Centro Trasfusionale di Lucca dove sono rimasti in quattro a coprire le notti. Un settore questo del centro trasfusionale attivo h24 e sono solo in 4 a coprire i turni. Situazione determinata da scelte aziendali di togliere negli anni personale formato pur sapendo di imminenti pensionamenti”. Non va meglio nel delicatissimo settore dei tamponi, oggi diventato centrale per l’emergenza Covid19: con un turno H 24 dedicato e un numero di campioni via via aumentato , che ad oggi rappresenta circa tre volte quello iniziale (900/1.000 tamponi al giorno).“Nonostante l’urgenza di avere risposte rapide, attualmente manca ancora un tecnico di quelli previsti e a Lucca per sostenere il settore H24 Covid ne sono stati distaccati 2 dalla attività routinaria, mettendola inevitabilmente in sofferenza.

Una situazione disastrosa – concludono – a cui l’azienda deve dare risposte significative, risolutive e rapide. Altrimenti siamo pronti a mettere in campo tutte le azioni necessarie a tutelare cittadini e lavoratori”. Per quanto sopra esposto Cgil Fp, Cisl Fp Uil Fpl dichiarano lo stato di agitazione e nei prossimi giorni seguiranno gli incontri con gli operatori (nel rispetto delle procedure di sicurezza) e la lettera al Prefetto.

“Abbiamo ben chiaro che in alcune zone dell’Azienda si stanno verificando ritardi nella presa in carico dei pazienti in quarantena a domicilio. Di questo mi scuso”. Chi interviene è il direttore generale della ASL Toscana nord ovest, Maria Letizia Casani. “Mi preme rassicurare la popolazione. Infatti, in questi giorni stiamo mettendo in atto alcune azioni che porteranno ad un rafforzamento dell’assistenza territoriale e del dipartimento di prevenzione che ha svolto e sta svolgendo un grande lavoro, visto anche l’aumento esponenziale dei casi degli ultimi 10 giorni.

Mi riferisco all’arrivo di 110 medici da destinare al governo dell’epidemia nelle scuole e alla presa in carico dei pazienti positivi, i primi 7 entreranno in servizio lunedì prossimo. Inoltre, è di oggi la delibera che assegna al dottor Luca Carneglia, direttore del presidio di Livorno, la delega per il coordinamento dell’igiene e sanità pubblica nella gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, questo incarico si protrarrà fino alla fine della fase emergenziale.

Ho scelto Luca Carneglia per la sua riconosciuta professionalità nel campo dell’igiene e sanità pubblica, avendo ricoperto nel settore ruoli dirigenziali e professionali, credo quindi, che possa svolgere efficacemente questo ruolo”. “Ricordo che tutti i nostri professionisti sono sotto pressione ogni giorno di più per questo chiediamo la massima collaborazione affinché tutti i nostri operatori possano svolgere il loro prezioso lavoro in un clima rispettoso della loro professione e con la necessaria concentrazione. In particolare gli infermieri hanno ricevuto un’adeguata formazione e, quindi, sono in possesso di tutte le competenze professionali e le conoscenze necessarie per effettuare il servizio secondo i migliori standard. Ritengo che la collaborazione con le istituzioni e con i medici e pediatri di famiglia sia la chiave giusta per gestire al meglio un fenomeno di enorme portata”.

La Ausl Toscana Centro e l’organizzazione sindacale FIMMG hanno sottoscritto un accordo propedeutico nell'ambito del quale verranno attivati specifici progetti sperimentali a livello locale per l’esecuzione del tampone molecolare (tradizionale) e non di quello rapido, presto disponibile. Saranno ricercate strutture ad hoc a livello territoriale, rifornite di personale e dispositivi di protezione individuale per offrire il servizio in totale sicurezza. Le persone a cui verrà effettuato il tampone saranno individuate dal medico di famiglia.

Il comune di Cortona prosegue gli interventi di sanificazione periodica delle attrezzature ludiche dei parchi comunali. Gli incaricati hanno provveduto a igienizzare i giochi pubblici presenti nelle aree verdi del comune capoluogo e in altre località del territorio, in particolare quelle più frequentate. L’attività di disinfezione non si è mai interrotta: il comune, infatti, tramite il proprio ufficio ambiente, ha garantito la bonifica delle attrezzature anche in quei momenti nei quali l’emergenza sanitaria sembrava essere meno incombente. Gli addetti al servizio continuano, dunque, nel loro lavoro di igienizzazione, utilizzando un’apposita miscela, distribuita con getti ad alta pressione. È proseguita, inoltre, l’opera di sanificazione dei contenitori dei rifiuti posizionati nel territorio comunale ed è stato incrementato il servizio di pulizia delle piazzole, per scongiurare qualsiasi problema di igiene pubblica.

«Facciamo il possibile – affermano il sindaco Luciano Meoni, l’assessore all’ambiente Paolo Rossi e la responsabile dell’ufficio ambiente, Lisa Ortolani per permettere ai bambini la regolare fruizione delle attrezzature da gioco al pubblico. Il loro utilizzo è possibile, nel rispetto delle misure in vigore per il contenimento del coronavirus». «A questo proposito è doverosa una raccomandazione. È il momento della presa di coscienza – conclude il sindaco Meoni e i comportamenti dei singoli sono più che mai importanti. Devo dire che i ragazzi stanno dimostrando senso di responsabilità: non è il momento di abbassare l’attenzione, anzi, è necessario accrescerla soprattutto nei momenti di svago».

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