Attentato a Parigi, lutto nel giornalismo mondiale

Tra le vittime il direttore del Charlie Hebdo, Stephan Charbonnier, detto Charb

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 gennaio 2015 18:16
Attentato a Parigi, lutto nel giornalismo mondiale

Questa mattina un commando armato ha fatto irruzione nella sede del Settimanale satirico francese "Charlie Hebdo" ed ha aperto il fuoco contro i giornalisti presenti per la consueta riunione di redazione. Dodici i morti, dieci giornalisti e due poliziotti.

Le vignette satiriche del Settimanale avevano sollevato forti proteste nel mondo dell'integralismo islamico tanto da far alzare i livelli di guardia.Dura la condanna da parte degli organi internazionali. Il messaggio di Obama: "Vi aiuteremo ad individuare i responsabili".Matteo Renzi: "Orrore e sgomento per la strage di Parigi, vicinanza totale a Hollande in questo momento terribile, violenza perderà sempre contro la libertà"Vertice in corso per l'antiterrorismo a Roma con il Ministro Angelino Alfano e vigilanza rafforzata su tutti gli obiettivi sensibili.Un attentato che "Ricorda le dittature, quando l'uomo diventa solo un bottone da pigiare e da fare obbedire.

L'assolutismo religioso eè questo, l'ipse dixit che nel Medioevo causava i roghi" è l'Agenzia Dire a raccogliere il commento di Mario Cardinali, direttore de 'Il Vernacoliere', il mensile satirico stampato a Livorno. Il Vernacoliere non si occupa di Islam: "Non vedo cosa ci riguarda l'Islam - spiega ancora Cardinali - bisognerebbe che ci venissero a rompere i coglioni in Italia. Fortunatamente non siamo nella condizione dei francesi".

Un protagonista del mensile è sicuramente il Vaticano "Noi non critichiamo i fondamenti delle religioni, neanche del cattolicesimo. Del resto, vivendo in Italia abbiamo su come nascere, vivere e morire l'imprimatur di una religione che è quella cattolica" riporta ancora la Dire prima del timore conclusivo "Timore che sulla base di una difesa anti-islamica in Europa si possa arrivare a nuove dittature. Ci sono rinascite di estremismi di destra che spaventano. Il mio timore è che si inneschi nuovamente una caccia all'islamico, che avrebbe il solo effetto di sviluppare una contro-reazione".

Il sindaco di Firenze, Dario Nardella pubblica su Facebook il cartello "Je Suis Charlie" che i francesi riunitisi in strada mostrano in queste ore alle telecamere di tutto il mondo dopo l'attentato più atroce degli ultimi 50 anni.“Quanto accaduto oggi a Parigi lascia profondamente sgomenti. Nessuna istituzione democratica può rimanere insensibile e silente di fronte ad una simile carneficina e all’attacco alla libertà di espressione che essa, drammaticamente, rappresenta” con queste parole il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Alberto Monaci, rivolge il cordoglio dell’Assemblea toscana per le vittime dell’attentato di Parigi, alla redazione del giornale satirico francese “Charlie Hebdo”.

“La libertà di espressione è fondamento di ogni società civile e democratica – prosegue Monaci –. A nome del Consiglio regionale della Toscana giunga alla Repubblica e al popolo francese tutto il senso della vicinanza di questa istituzione e della libera e democratica comunità regionale che essa rappresenta. Mai la violenza può essere lo strumento del dissenso, che è legittimo solo quando espresso con la forza delle idee, non con quella delle armi”. “L'attacco terroristico di Parigi alla sede del giornale satirico Charlie Hebdo che è costata la vita a 12 persone e che ha fatto numerosi feriti, giornalisti e poliziotti, è un attacco alla libertà e non solo alla libertà di stampa, un attacco non solo alla Francia, all'Europa e al mondo, alla civiltà” così Alessio Gramolati segretario generale della Cgil Toscana commenta quanto successo oggi nella capitale francese.

“Il nostro primo pensiero”, continua, “va alle famiglie delle vittime, al loro dolore, a loro esprimiamo il nostro cordoglio”. “Il nostro impegno per la libertà di stampa, per la democrazia, per la cultura della vita contro quella della morte”, conclude Gramolati, “non verrà mai meno"

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