Attentati a Parigi: bandiere listate a lutto in Toscana

Controlli anche alle frontiere con l'Italia. Manifestazione di cordoglio al popolo francese e ferma condanna degli attentati terroristici a Firenze. Tantissimi messaggi sui social network. Il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani: “Scossi ma determinati a non farci intimorire”. Il Vicepresidente Stella (FI): "L'Occidente reagisca all'attacco alla libertà e alla civiltà cristiana". Angelini (CGIL): “Il mio primo pensiero alle vittime innocenti. Il terrorismo omicida non passerà, al lavoro per la cultura della pace”. Il l sindaco Nardella: “Ho sentito l’imam e gli ho detto che mi aspetto, come già fatto in passato, una condanna durissima, senza se e senza ma, da parte della comunità musulmana”. Il sindaco di Prato Matteo Biffoni : "Una tragedia che tocca tutta l'Europa". Il sindaco di Livorno Nogarin: “In questo momento di dolore mi stringo idealmente ad Anne Hidalgo”. Il Sindaco di Cortona Francesca Basanieri: "Per noi la Francia è e rimane punto di riferimento culturale e morale. Vicini ai nostri amici di Chateau–Chinon”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 novembre 2015 14:47
Attentati a Parigi: bandiere listate a lutto in Toscana

Ieri sera il Presidente della Repubblica francese ha deciso di attuare controlli sistematici ai punti d'entrata nel paese. Il Consiglio dei ministri si è riunito immediatamente e questa mattina il Consiglio di difesa. sono stati mobilitati rinforzi militari ed è stato dichiarato lo stato di emergenza. Il Presidente della Repubblica richiamato tutti alla calma e alla vigilanza. Controlli vengono effettuati presso valichi di frontiera stradali, ferroviari, marittimi e aeroportuali. Gli aeroporti continuano comunque a funzionare e i collegamenti aerei e ferroviari sono garantiti, secondo il sito web del Ministero degli Affari Esteri.

L'ambasciatore di Francia Catherine Colonna ha incontrato questa mattina il prefetto di Roma, Franco Gabrielli. E' stata poi rilasciata la seguente dichiarazione: "Dai primi momenti successivi agli attacchi terroristici atroci che hanno avuto luogo ieri sera a Parigi, il Questore di Roma, Nicolò D'Angelo, in accordo con il prefetto di Roma, Franco Gabrielli, ha deciso intensificando servizi di protezione dei siti francesi nella zona Capital, e altri obiettivi più vulnerabili a rischio".

 In mattinata riunione di coordinamento delle forze di polizia, presieduta dal Prefetto presso la Prefettura, presenti oltre al Questore, anche i capi provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. Nel corso dell'incontro, un ulteriore rafforzamento del dispositivo in atto, che prevede costruzione Servizi di vigilanza anche ad altri siti sensibili e in via di sviluppo azioni coordinate di controllo del territorio nelle zone in cui la concentrazione di luoghi di aggregazione è più elevato.

 Subito dopo, il Prefetto di Roma ha incontrato l'Ambasciatore, al quale ha espresso i suoi sentimenti di tristezza e vicino alla comunità transalpina residente nella capitale, assicurando che saranno fatti tutti gli sforzi necessari per garantire la sua sicurezza. Durante l'incontro, è stato considerato di comune accordo che ogni manifestazione di solidarietà al popolo francese avrebbero avuto luogo in diversi luoghi di piazza Farnese, al fine di garantire presso l'Ambasciata di Francia, in questo particolare momento, le migliori condizioni di operatività.

A Firenze la rete consolare si è subito mobilitata, anche se l'istituto culturale e Palazzo Lenzi sono chiusi al pubblico fino a nuovo avviso per precauzione. Questa mattina presidio organizzato in piazza Ognissanti davanti al consolato francese per condannare i tragici eventi di Parigi e per manifestare solidarietà e vicinanza alle vittime della barbarie terroristica. Alla manifestazione, che si è tenuta davanti al Consolato di Francia, hanno partecipato tra gli altri il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, la vicesindaca Cristina Giachi, gli assessori e numerosi consiglieri comunali, la giunta regionale, i sindaci e i rappresentanti dei Comuni dell’area metropolitana, Sergio Staino, il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, il presidente dell’Anpi provinciale di Firenze Silvano Sarti, i rappresentanti dei sindacati, molti cittadini tra cui una nutrita rappresentanza dei cinquemila francesi che vivono in città. La manifestazione di solidarietà in piazza Ognissanti si è chiusa con un minuto di silenzio per ricordare le vittime delle attacchi e con una preghiera presieduta da padre Rosario.

Un minuto di silenzio è stato rispettato anche questa mattina in apertura della ‘maratona dell’ascolto organizzato’ sul piano di gestione di Firenze patrimonio mondiale dell’Unesco, che si è tenuta in forma ridotta nel Cenacolo di Santa Croce per consentire la partecipazione dei cittadini alla manifestazione delle 11 in piazza Ognissanti. In segno di lutto per gli attentati di Parigi, alle 21.20, orario del primo degli attacchi terroristici che ieri sera sono avvenuti nella capitale francese, si spegneranno per un’ora le luci che illuminano Palazzo Vecchio e la fontana del Biancone.

“Siamo vicini ai nostri fratelli e sorelle francesi. E alla console francese Isabelle Mallez, che è qui con noi, esprimiamo il nostro cordoglio e il nostro dolore e soprattutto la nostra grande vicinanza perché quello che è successo a Parigi, a distanza di poco tempo dal massacro nella redazione di Charlie Hebdo l’8 gennaio scorso, rappresenta ancora una volta un colpo all’Europa e a tutto il nostro Paese”. Lo ha detto il sindaco Dario Nardella questa mattina in piazza Ognissanti, dove ha partecipato alla manifestazione spontanea di vicinanza al popolo francese dopo gli attacchi terroristici a Parigi di ieri sera. “Questa notte è stata colpita non solo Parigi, ma anche Firenze - ha continuato il sindaco -.

Nessuno si può sentire escluso da quello che sta succedendo in Francia e oggi vogliamo ribadire che siamo accanto ai francesi e a tutta la popolazione francese che vive a Firenze e in Toscana e che stiamo seguendo i nostri concittadini a Parigi”. “Chi vuole seminare terrore sappia che Firenze non ha paura - ha proseguito Nardella -. Siamo forti, sereni e abbiamo la consapevolezza che la nostra città rappresenta un modello di dialogo, sicurezza e libertà, e sono i valori a cui teniamo più di tutto.

Firenze, medaglia d’oro alla Resistenza e al valor militare, città di libertà, non conosce il linguaggio della paura e dell’odio”. “Questa mattina ho sentito al telefono l’imam Izzedin Elzir - ha concluso il sindaco Nardella - e gli ho detto che mi aspetto, come già fatto in passato, una condanna durissima, senza se e senza ma, da parte della comunità musulmana per isolare non solo a parole, ma anche nei fatti, i terroristi fondamentalisti attraverso una collaborazione operativa”.

Come lo scorso 8 gennaio, anche questa mattina il David all’ingresso di Palazzo Vecchio ha reso una testimonianza alla Francia con una fascia nera al braccio e il tricolore francese adagiato sui piedi in segno di lutto per gli attacchi a Parigi. E a Palazzo Vecchio bandiere europea, italiana e del Comune di Firenze esposte a mezz’asta oggi e domani.

"Ringraziamo le Istituzioni, le associazioni e tutti i cittadini che questa mattina erano presenti davanti al Consolato francese alla manifestazione di solidarietà per Parigi. Eravamo in centinaia per testimoniare il rifiuto della violenza, della guerra, del conflitto tra religioni invocato dalla destra becera e populista. Occorre essere saldi nei valori della nostra Costituzione e della democrazia, oggi più che mai". Lo affermano la senatrice Alessia Petraglia e la deputata Marisa Nicchi di SEL-Sinistra Italiana, tra le organizzazioni promotrici del presidio di solidarietà che si è tenuto questa mattina a Firenze.

Il presidente Enrico Rossi aveva già espresso parole di condanna della strage di Parigi aprendo in mattinata, nella sala Pegaso di palazzo Strozzi Sacrati, i lavori del corso di formazione "Notizie fuori dal ghetto, giornalisti insieme per conoscere la Carta di Roma", organizzato dall'Associazione Carta di Roma in collaborazione con l'Agenzia regionale di informazione Toscana Notizie e con l'Ordine dei giornalisti della Toscana. La Toscana onora le vittime di Parigi listando a lutto le bandiere della sede del Consiglio regionale.

Così il presidente dell’assemblea legislativa toscana Eugenio Giani interviene sulla strage di Parigi. “Siamo tutti profondamente scossi da quanto è accaduto a Parigi – ha detto Giani - ma anche assolutamente determinati a non farci intimorire da questi brutali atti terroristici. Siamo vicini e solidali con il popolo francese”. Il presidente dell’assemblea toscana ha partecipato questa mattina al presidio di solidarietà davanti al Consolato francese, “ho immediatamente aderito alla mobilitazione che spontaneamente è partita da Firenze – ha aggiunto Giani - per esprimere la mia vicinanza e quella di tutto il Consiglio regionale alla console Isabelle Mallez e alla comunità francese presente nella nostra regione”. “Nei prossimi giorni insieme all’Ufficio di Presidenza – ha concluso il presidente - proporrò iniziative di solidarietà con la Francia e la sua popolazione”.

"Prima Charlie Hebdo, ora la strage in più punti di Parigi, con oltre 120 vittime. L'Occidente reagisca con vigore, perché è in corso un attacco gravissimo alla nostra civiltà libera, che ha le sue radici nel cristianesimo. Basta buonismo". Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, coordinatore fiorentino di Forza Italia, che oggi ha preso parte alla manifestazione spontanea di solidarietà davanti al consolato francese di Firenze, in piazza Ognissanti. "Nel portare tutta la vicinanza mia personale e di Forza Italia Firenze ai francesi e ai famigliari delle vittime- sottolinea Stella - non posso non domandarmi, come cittadino e come politico, quale sia il modo più giusto per rispondere all'attacco in corso.

L'Occidente deve riscoprire con orgoglio le sue radici cristiane, non rinnegarle o deriderle, cosa che avviene sempre più spesso anche in Italia". "Nei prossimi giorni, come preannunciato dal presidente Giani, come Consiglio regionale della Toscana faremo iniziative concrete di solidarietà con il popolo francese - conclude il vicepresidente dell'assemblea regionale-. Fatti del genere non si devono ripetere mai più".

«Mentre la preghiera o il pensiero vanno alle vittime della notte di guerra parigina e alle loro famiglie, si impone una riflessione su noi stessi. Noi siamo quelli che vietano le mostre di arte sacra del Novecento ai bambini delle elementari. Siamo quelli che vietano il presepe nelle scuole per non urtare chi il Natale non lo festeggia. Siamo quelli che non servono prosciutto a nessuno, nelle mense, senza lasciare libertà di scelta, per fare quelli accoglienti. Ma questo –dichiara il coordinatore regionale di Forza Italia in Toscana e Capogruppo in Consiglio regionale, Stefano Mugnai– contribuisce a creare spazio agli estremismi.

Noi arretriamo, gli estremismi occupano quello spazio». «Vergognarsi della nostra storia e della storia della nostra cultura, dei nostri valori, della nostra identità se non della nostra spiritualità – per lo meno per alcuni – non integra: dis-integra. Noi stessi, innanzitutto. Offre il petto. E ieri notte il petto è stato quello di Parigi. Presto toccherà all’Italia. Oriana aveva ragione: siamo in guerra, una guerra che deve essere combattuta con determinazione sia militare che anche, e soprattutto, culturale.

E i francesi che ieri sono usciti per le strade di Francia cantando la marsigliese hanno iniziato a vincerla».

"L’attentato di Parigi ci mette di fronte a una verità non più ignorabile: l’integrazione ha fallito -secondo il consigliere comunale Mario Razzanelli- Se le prime indiscrezioni venissero confermate i terroristi ancora una volta erano giovanissimi e parlavano correttamente francese, dunque ancora una volta si tratterebbe di immigrati di seconda e terza generazione. Bisogna prendere atto che c’è una parte di Islam che ci vede come nemici, che nutre odio nei nostri confronti e che vive in mezzo a noi.

La politica deve rendersene conto, la società civile se ne è accorta da tempo come ha dimostrato l’ultimo sondaggio condotto da Mannheimer e pubblicato qualche settimana fa: più di un toscano su due rileva che gli immigrati di religione musulmana non riescono a integrarsi perché non vogliono farlo. Siamo in guerra. Bloccare e filtrare gli arrivi: difendersi è una priorità e un diritto. Eppure non basta! Fondamentale, urgente, doverosa diventa ora più che mai la presa di posizione chiara da parte delle autorità islamiche in Europa e in Occidente.

Sono gli stessi musulmani che dovrebbero sentire sulla loro pelle il dolore di quelle morti, dovrebbero gridare con forza contro quei proclami che inneggiano a una guerra santa in nome del loro stesso Dio, essere i protagonisti indignati e feriti della comune lotta al terrorismo. Da loro per primi dovrebbe arrivare una presa di posizione forte, netta e urlata a gran voce in ogni moschea, social network e ovunque si faccia predicazione. E invece solo timide attestazioni di solidarietà, parole che suonano come di circostanza ma concretamente ininfluenti".

“Sgomenta ed angosciata per questo nuovo drammatico attacco al cuore della Francia e di Europa, ancora vittime innocenti della furia terroristica, a loro va il mio primo pensiero, ai loro familiari ed amici il cordoglio della Cgil Toscana: Così Dalida Angelini, segretaria generale regionale. “Totale, aggiunge, è la vicinanza al popolo francese e alla Francia così duramente colpita”. La Cgil Toscana e la Cgil tutta, conclude Angelini, continuerà a lavorare per diffondere la cultura della pace e della convivenza pacifica, il terrorismo omicida non può e non deve passare, e non passerà”.

"Dolore, rabbia, sgomento. Parigi precipita ancora nell'inferno per mano dei terroristi a distanza di pochi mesi. Prima si è cercato di soffocare nel sangue la libertà di espressione di Charlie Hebdo, oggi si colpiscono luoghi di aggregazione come bar, ristoranti, locali notturni. Il disegno è chiaro: colpire al cuore i simboli stessi delle libertà occidentali. Il nostro impegno come Uil Toscana è di affermare con forza, ancora di più oggi, i nostri valori di democrazia, di libertà, di convivenza civile contro la barbarie terrorista. L'Europa unita è l'unico argine contro l'abisso in cui ci vogliono far precipitare i signori del terrore armato. Ci stringiamo idealmente ai familiari delle vittime, ai parigini, a tutto il popolo francese" interviene Francesca Cantini, Segretario Generale Uil Toscana.

Anche i Comuni del Mugello hanno esposto bandiere listate a lutto e bandiere francesi. Le istituzioni esprimono orrore, sdegno e una ferma condanna per gli attentati terroristici che hanno funestato Parigi e manifestano vicinanza e solidarietą al popolo francese duramente colpito da violenza e barbarie. "All'indomani dei gravi attentati che hanno colpito Parigi e la Francia il sindaco di Borgo San Lorenzo Paolo Omoboni e il presidente del Consiglio Comunale Gabriele Timpanelli hanno deciso di esporre la bandiera del Comune listata a lutto affiancata da quella francese, in segno di solidarietà a nome di tutta l'Amministrazione".

Sul Palazzo comunale di Prato, su disposizione del sindaco Matteo Biffoni, sono state issate le bandiere italiana e francese a lutto in segno di cordoglio e solidarietà al popolo francese dopo gli attacchi terroristici di Parigi. Il Comune di Prato esprime la propria solidarietà e il proprio cordoglio al Comune di Parigi. Un telegramma di cordoglio è stato inviato al sindaco di Rubaix, città francese gemellata con Prato. Lunedì alle 18.00 in Salone Consiliare l'iniziativa del Coordinamento per la Pace aprirà con un momento di silenzio e di riflessione su quanto sta accadendo in Europa alla presenza del sindaco. “Invito i cittadini ad essere presenti in Salone Consiliare lunedì alle 18, in occasione dell’iniziativa del Coordinamento per la Pace, per testimoniare la condanna della città di Prato a i tragici attentati di Parigi e la nostra vicinanza al popolo francese”.

È questo l’appello alla cittadinanza del sindaco di Prato, Matteo Biffoni, dopo i tragici fatti di Parigi: “Quanto è accaduto a Parigi lascia sgomenti. Al Presidente Hollande, al sindaco di Parigi Anne Hidalgo, a tutti i cittadini francesi va la nostra solidarietà e il nostro cordoglio. Questa tragedia non tocca soltanto la Francia, ma tutta l’Europa che condivide i principi democratici fondamentali di libertà, uguaglianza, solidarietà. I governi europei si trovano in queste ore a gestire una situazione complessa e sono certo che lo faranno con unità di intenti e condividendo le medesime finalità”.

Si è aperta con grande commozione e con un minuto di silenzio per onorare le vittime di questa notte a Parigi l'edizione 2015 di Un filo dolce, evento che quest'anno celebra, attraverso un biscotto speciale, la recente visita di Papa Francesco a Prato. L'assessore alle Politiche economiche del Comune, Daniela Toccafondi, e il presidente di Confartigianato Prato, Andrea Belli, hanno espresso “dolore immenso per le vittime innocenti di questa notte a Parigi”. “Ci siamo interrogati se fosse giusto svolgere comunque l'iniziativa.

Insieme ci siamo detti che la violenza, la crudeltà, il fanatismo non possono averla vinta – ha messo in evidenza con determinazione l'assessore Toccafondi - Siamo decisi a difendere con grande forza i valori della convivenza, di una quotidianità fatta di relazioni positive tra persone di nazionalità e culture diverse, di una democrazia che difende la pace come valore primario“. “Siamo vicini alle famiglie francesi colpite in queste ore, ai genitori di tanti giovani – ha affermato Andrea Belli – E' ancora forte dentro di noi l'eco delle parole di Papa Francesco che ha insistito sulla sacralità della persona e sul rispetto per ogni creatura.

Oggi ripetiamo le parole del Papa per dire no alla cultura della morte e della sopraffazione”.

Bandiera francese listata a lutto esposta alle finestre di Palazzo Comunale a San Gimignano in segno di solidarietà e vicinanza al popolo amico francese dopo l’attacco terroristico di ieri sera. «La Comunità sangimignanese si stringe al dolore delle istituzioni e della popolazione francese per il vile attentato subìto ad opera di sedicenti terroristi di rivendicazione islamica». E’ quanto si legge sul sito istituzionale e sui social network del Comune di San Gimignano all’indomani degli attacchi terroristici a Parigi.

«L’efferatezza delle stragi compiute a Parigi contro cittadini inermi – si legge - impone alla comunità internazionale una risposta ferma ed urgente al fine di annientare le cellule del terrore che stanno seminando il panico in gran parte del mondo. Questi atti tuttavia non possono innescare solo risposte di tipo militare, ma debbono indurre tutti i Paesi, nonché le massime autorità delle maggiori religioni mondiali, a promuovere una cultura della pace, della tolleranza e del rispetto della condizione umana in grado di neutralizzare qualsiasi fonte di potenziale estremismo e di conflitto di civiltà».

Domani, domenica 15 novembre alle ore 16.30 in Piazza del Municipio, il Comune di Livorno, d’intesa con la Provincia e il Comune di Collesalvetti, organizzerà un momento di incontro per tutta la città. Istituzioni, associazioni e cittadini si riuniranno per manifestare solidarietà alle famiglie delle vittime della strage di Parigi e a tutta la Francia e per condannare ogni forma di violenza e di terrorismo. In piazza saranno presenti i gonfaloni delle Istituzioni listati a lutto. “Il barbaro attacco di Parigi e l'inaccettabile tributo di sangue pagato offende l'umanità tutta. La notte del 13 novembre è destinata ad essere ricordata come una delle pagine più drammatiche della storia d'Europa. In questo momento di dolore mi stringo idealmente al sindaco Anne Hidalgo e a tutto il popolo francese.” Così il sindaco di Livorno Filippo Nogarin sulla strage del Bataclan e dello Stade de France. Quello che segue è il testo del telegramma inviato al console francese a Livorno per esprimerle sentimenti di cordoglio e di vicinanza di tutti i livornesi. La bandiera del Comune è stata esposta a mezz’asta insieme al tricolore francese. “Oggi è una giornata molto triste per l’umanità, ancora una volta, a distanza di pochi mesi, ci troviamo a vivere un incubo di violenza e terrore direttamente nel cuore della nostra Europa. Cortona è una città da sempre tollerante ed aperta al mondo, legata profondamente alla Francia da un gemellaggio con la città di Chateau-Chinon da ben 52 anni. In questi anni la nostra amicizia è cresciuta, è andata sempre al di la dei confini geografici e delle barriere linguistiche. Abbiamo un rapporto molto speciale con il Museo del Louvre con quale abbiamo realizzato, e lo faremo anche in futuro, progetti culturali di alto profilo.

Per noi la Francia è e rimane punto di riferimento culturale e morale. Ho voluto esternare direttamente al Sindaco di Chateu-Chinon, l’amico e collega Guy Doussot, l’affetto e la vicinanza della comunità cortonese.

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