Ataf, stanno per nascere i controllori degli accessi ai bus?

Mannucci (Fit-Cisl): "Pronti all'istituzione di nuove figure professionali, magari con l'autorità della Polizia amministrativa per evitare contestazioni". Posti di lavoro, in particolare, per personale anziano e inidoneo alla guida. Lulurgas (Cgil): "Poche risorse? Per noi invece è possibile"

Redazione Nove da Firenze
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23 aprile 2020 12:31
Ataf, stanno per nascere i controllori degli accessi ai bus?

Quando l'Italia ripartirà, e a questo punto non manca molto al fatidico 4 maggio, poco o niente sarà esattamente come prima. Ad esempio chi prende i mezzi pubblici è atteso da molti cambiamenti, dal numero di persone che possono entrare dentro un autobus o un treno, alle modalità di accesso. In particolare, almeno per alcuni mesi servirà un controllo stretto su chi entra nel mezzo pubblico, a tutela della salute di tutti. 

Questo comporterà la nascita o il potenziamento di alcune figure professionali, addette a controllare gli accessi. Sia per il numero di persone, sia per l'ottemperanza alle norme vigenti, in particolare l'utilizzo della mascherina, obbligatoria come è noto sui mezzi pubblici.

A questo riguardo Gianluca Mannucci della FIT-CISL, Coordinatore RSU ATAF, afferma che "è evidente che il TPL sta cambiando, pertanto dobbiamo tutti farci trovare pronti. E' una responsabilità che abbiamo verso i dipendenti ma anche con i passeggeri. La garanzia di un trasporto di qualità e in piena sicurezza, farà prendere l'autobus con maggiore tranquillità e le persone non lo lasceranno per l'auto privata. Per fare questo, come RSU, siamo pronti all'istituzione di nuove figure professionali che controllino gli accessi. Magari con l'autorità della Polizia Amministrativa, proprio per evitare contestazioni. I dipendenti Ataf sono pronti a questa nuova opportunità, senza dubbio. Sono posti di lavoro per personale anziano e inidoneo alla guida, oltre che per i verificatori dei titoli di viaggio".

“Apprendiamo che l’azienda Ataf non intende mettere del personale sui bus come assistenza alla clientela (nell’ottica di un po' controllo dei flussi e del controllo del limite massimo di persone a bordo), perché non ci sarebbero abbastanza risorse. Per noi invece è possibile”, dice Michele Lulurgas, membro della Rsu Ataf per la Filt Cgil Firenze. “Sarebbe un compito da riservare ai nostri verificatori, al nostro personale anziano e inidoneo alla guida. Oppure, nella immediata necessità, a chi attualmente è nel Fondo Bilaterale”, aggiunge il sindacalista, secondo cui “la priorità deve essere la sicurezza di lavoratori e passeggeri”.

Sul fronte di organizzare lavoro e sicurezza nella fase 2 dell’emergenza Covid19, per il Tpl la Filt Cgil ha lanciato alcune idee sulle misure da adottare per la ripresa del servizio:

  1. impiego di operatore aggiuntivo, individuato all’interno delle risorse aziendali, che a bordo e a terra agisca dando informazioni all'utenza, regolandone la salita e la discesa, osservi il rispetto delle misure di sicurezza personali (uso di guanti e mascherine), il rispetto del distanziamento sociale, verifichi il numero consentito dei passeggeri a bordo contemporaneamente, segnali in tempo reale alla sala radio aziendale la necessità di corse aggiuntive e le situazioni di criticità del servizio; infine possa, laddove possibile, procedere alla vendita dei titoli di viaggio.
  2. l'azienda provveda alla costante e ripetuta sanificazione dei locali aziendali e delle vetture con particolare attenzione ai passamani.

    Con riferimento a questi ultimi, chiediamo sia presa in esame la possibilità di rivestirli giornalmente con pellicola in nylon.

  3. adeguate verifiche sanitarie alla stato di salute degli operatori e, in caso di contagio da Covid19, l'azienda si faccia carico con interventi a sostegno delle spese di cura.
  4. Al fine di minimizzare l’esposizione a possibili contagi, costruzione di turni con massimo 6 ore e 30 di lavoro convenzionale (in Ataf ora è 6 ore e 57 fino a un massimo di 7 e 25).

    Allo stesso modo siamo fermamente contrari a qualsiasi ipotesi di costruzione di turni con nastri che superino gli attuali, come viene ventilato in possibili scenari futuri.

  5. Mantenimento, fino al superamento della fase emergenziale, della porta anteriore al solo uso dell’autista, compresa della presenza di separazione tra la zona di sicurezza destinata a chi guida, e lo spazio riservato ai passeggeri.

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