Ataf, servizio nel caos a Santa Maria Novella

Nuova mostra fotografica sul disservizio del trasporto fiorentino

Antonio
Antonio Lenoci
12 dicembre 2016 14:18
Ataf, servizio nel caos a Santa Maria Novella

Un sistema articolato con Santa Maria Novella al centro e nessuna soluzione trasversale: è un problema che Firenze si trascina da qualche anno. Se ne accorgono piuttosto bene i turisti - sottolineano gli addetti ai lavori - perché si accorgono di passare due volte dalla stessa strada, mentre i fiorentini sembrano oramai assuefatti. Nel 2016 numerose sono state le segnalazioni da parte degli autisti impegnati nell'affrontare il traffico urbano. Alessandro Nannini, Gianluca Mannucci e Massimo Milli coordinatori della RSU di Ataf hanno prodotto nel corso dell'anno numerose immagini riprese poi dai quotidiani locali sullo stato di salute del nodo alla Stazione, immagini che saranno oggetto di un incontro pubblico martedì 13 dicembre tra sindacati ed utenti presso la ex pensilina di Toraldo di Francia.

Il disservizio sulla rete fiorentina passa per Santa Maria Novella, che la Stazione sia il nodo dell'intera rete lo hanno compreso oramai anche i bambini trasportati a scuola la mattina. Ma da cosa deriva? Non sarebbe solo colpa della pedonalizzazione del Duomo, voluta da Matteo Renzi, e neppure dei cantieri della Tramvia riaperti da Dario Nardella.Il problema sarebbe infatti strutturale ed in parte culturale.

Firenze non 'incrocia' le linee e non sarebbe riuscita a sfruttare i viali creati dal Poggi nell'800, rendendo così inutile il sacrificio delle vecchie mura, in altre città poi sarebbe consuetudine effettuare un tragitto cambiando più volte la Linea, a Firenze si sarebbe da sempre privilegiato il percorso lungo: le Linee 14, 23, 8, 29 e 30, 31 e 32 ne sono degli esempi.Firenze si è dotata negli ultimi anni di una applicazione innovativa; Ataf offre agli utenti la possibilità di programmare il percorso proponendo una serie di scambi tra mezzo, tragitti da effettuare a piedi ed altri mezzi.

Il problema più grande ad oggi è garantire quei passaggi segnalati dall'App per evitare agli utenti di abbandonare l'autobus affidandosi poi al caso. Non solo. A complicare le cose ci sono i tragitti da effettuare a piedi, non meglio specificati, spesso sconosciuti all'urbanista che non ha provveduto a creare attraversamenti pedonali ed intersezioni semaforiche con l'effetto che i 50 metri da percorrere in 5 minuti in linea d'aria possono trasformarsi in lunghi minuti di attesa presso il semaforo più vicino all'attraversamento.Poi c'è Santa Maria Novella.

Le Linee convergono tutte nella Stazione centrale per poi uscirne lato Fortezza o lato via della Scala. Le Tramvie in costruzione ugualmente trovano nella Stazione centrale il loro punto di arrivo e partenza.La Linea 1 all'Isolotto avrebbe permesso di poter sostituire gli autobus esistenti con mezzi che sfruttassero la Tramvia per poi spostarsi trasversalmente. Questo avviene in piazza Batoni, ad esempio. La Linea 2 e la Linea 3 sono in fase di realizzazione, ma al momento non è ancora certo come cambieranno i tracciati nei quartieri interessati.Le rappresentanze sindacali dell'azienda di trasporti fiorentina tornano a 'difendere' il servizio e danno appuntamento agli utenti in piazza Stazione.

Tanto passare, ci passano.

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