Ataf: la Cgil chiede più soldi per gli autisti in tempo di Covid-19

Chiesto un incontro all’azienda. Lulurgas: "I lavoratori rischiano in prima persona, sarebbe giusta una integrazione salariale. Se non ci sarà, la Regione valuti di non procedere al rimborso dei corrispettivi chilometrici"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 aprile 2020 16:07
Ataf: la Cgil chiede più soldi per gli autisti in tempo di Covid-19

La Cgil chiede più soldi per gli autisti Ataf che nel bel mezzo di questa pandemia rischiano in prima persona pur di fare il loro dovere e consentire il servizio pubblico. 

Michele Lulurgas della Filt Cgil e membro Rsu Ataf, in una nota mette sul piatto una serie di problemi e richieste: "Ormai da molti giorni siamo in attesa di una convocazione aziendale per poter discutere delle grosse problematiche che i lavoratori di Ataf stanno vivendo in questo periodo; nonostante i numerosi solleciti da parte di Rsu e segreterie, ancora non abbiamo notizie della nostra controparte; giorno dopo giorno si ventila l’ipotesi di una videoconferenza da effettuarsi in giornata, ma arrivati a sera - sottolinea il sindacalista - , nessuna notizia di amministratore delegato, direttore del personale, direttore d’esercizio e via dicendo.

Ricapitoliamo: i lavoratori rischiano in prima persona, con una pandemia in atto; i posti guida sono stati messi in sicurezza (per quanto si possano considerare sicuri in una situazione del genere) solo dopo una forzatura sindacale; in conseguenza della riduzione del servizio, tanti lavoratori sono stati messi in ferie d’ufficio, anche grazie ad un accordo firmato responsabilmente al fine di accedere alle prestazioni del fondo bilaterale, e ci rimettono delle proprie giornate di ferie; coloro che dovranno accedere al fondo bilaterale avranno una drastica riduzione dello stipendio.

E l’azienda? Certo, sono venuti meno gli introiti dei biglietti, ci diranno… già, ma allo stato attuale delle cose, sono venute meno molte spettanze da dover corrispondere ai lavoratori, sono venuti meno gli stipendi dei lavoratori assegnati al fondo bilaterale, sono venute meno le spese di assicurazione, usura e manutenzione delle vetture fermate in conseguenza della riduzione del servizio, le spese per il gasolio sono calate drasticamente, e pare invece che non verranno meno i corrispettivi pagati dalla Regione nella stessa misura di quando si effettua il servizio a pieno regime".

Lulurgas rinnova la richiesta di pagare ai lavoratori l’integrazione della differenza salariale tra l’assegno del fondo bilaterale e la normale paga e chiede alla Regione di "valutare di non procedere al rimborso dei corrispettivi chilometrici in mancanza dell’integrazione salariale aziendale. Non siamo eroi e non pretendiamo di esserlo: siamo solo lavoratori, e come tali pretendiamo la nostra giusta retribuzione".

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