Ataf, Bus senza protezione: autisti fanno esposto in Procura

I dipendenti dell'Azienda temono aggressioni da parte dell'utenza

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 marzo 2015 13:05
Ataf, Bus senza protezione: autisti fanno esposto in Procura

 In data 16 marzo Cobas Ataf ha presentato esposto alla Procura della Repubblica contro Ataf Gestioni: "Per palese violazione dell’art. 2087 del codice Civile, il quale impone al datore di lavoro “di adottare misure che, secondo la particolarità del lavoro, l'esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l'integrità fisica e la personalità morale dei propri dipendenti”. Questo dovere è costantemente violato dalla dirigenza di Ataf Gestione, in special modo con la messa in servizio degli ultimi nuovi bussini elettrici privati del divisorio che nei modelli similari precedentemente adibiti allo stesso servizio e ancora oggi in uso, separava il Guidatore dai Clienti/Passeggeri. Come se non bastasse, durante la conferenza stampa in occasione della presentazione dei nuovi mezzi alla città, il presidente di Ataf Gestioni ha detto che "Nonostante l’ostracismo dei Rappresentati dei Lavoratori del Cobas Lavoro Privato, si auspicava che fossero rimossi al più presto i divisori di tutti i bussini". Non è certo natura dell’autista aver paura del prossimo e non volere un rapporto diretto con l’utenza, questo lo dimostriamo tutti i giorni durante lo svolgimento della nostra prestazione di guida, rispondendo alle domande più “bizzarre” o dando indicazioni stradali o informazioni utili all’utenza, che spesso vanno oltre la nostra mansione, ma crediamo che una netta separazione tra il posto guida ed il vano passeggeri sia indispensabile per la sicurezza del lavoratore e non per ultimo anche dei passeggeri trasportati". Proseguono gli autisti: "Troppo spesso ci capita di trasportare utenza sempre più frustrata dal momento storico, dal servizio di T.p.l.

sempre più scadente offerto da questa “nuova dirigenza” e di fatto non ci meraviglia leggere sui quotidiani nazionali e locali di continue aggressioni verso conducenti di linea. Immaginate quali gravi conseguenze si possono avere se, una volta tolta la protezione, tali atti violenti dovessero accadere mentre l’autista sta guidando un bus con 100 passeggeri a bordo. Con l’esposto vogliamo far si che tale anomalia sia al più presto eliminata e qualora l’azienda dovesse continuare su questa strada, non potrà che assumersene tutte le responsabilità, civili e penali, dal momento che anche gli organi competenti erano a conoscenza della problematica esposta".

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