Toscana2020: Salvini attacca Il Tirreno

"Piena solidarietà al Direttore e ai colleghi" dall'Associazione Stampa toscana. Tetti (Europa Verde): "La Lega conferma suo carattere illiberale"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 agosto 2020 15:27
Toscana2020: Salvini attacca Il Tirreno

Nel giro di poche ore, in due differenti comizi elettorali a Piombino e Marina di Pisa, il segretario della Lega Matteo Salvini si è prodotto in due attacchi a Il Tirreno, colpevole a suo dire di omettere notizie sul suo partito e raccontare falsità.

Il comitato di redazione reputa ingiustificabile questo atteggiamento, rivolto contro il lavoro quotidiano di professionisti impegnati giorno per giorno nel raccontare un territorio per il quale si spendono con dedizione e attenzione: "Fa specie sentire un uomo politico con questa visibilità lanciare accuse false di proposito, come quella di oscurare la presenza dei suoi sostenitori nei comizi elettorali -si legge nel comunicato del Comitato di redazione- Come chiunque abbia mai letto Il Tirreno sa bene, e pare proprio che Salvini non sia tra questi, l’impegno dei nostri giornalisti per una copertura equanime delle forze in campo è costante.

Sempre, non solo durante le elezioni. Non ci lasceremo trascinare in una misera contrapposizione tra giornalisti da una parte e forze politiche ed elettori dall’altra. Sulle nostre colonne ogni giorno trovano spazio opinioni differenti, argomenti contrapposti e diversi. Tutti con eguale dignità. E’ la nostra missione: essere il campo dove la società s’incontra per prendere consapevolezza di sé stessa. Salvini dice: se devo ridere leggo il Topolino, non leggo il Tirreno”.

Gli rinnoviamo l’invito che già gli fece uno sceneggiatore dell’albo Disney: lo legga. I loro autori sono di certo più bravi di noi con la fantasia e le sane risate. E legga anche Il Tirreno. La lettura è un ottimo calmante contro il livore fazioso e le falsità. Nessuno delle colleghe e dei colleghi di questo giornale è costretto a scrivere dall’editore o dal direttore qualcosa di diverso dalla realtà, come dice Salvini. Qui tutti e tutte scriviamo nel rispetto di un solo obbligo: quello verso i cittadini e le cittadine toscani.

Quello verso i fatti".

Con una nota, l'Ast stigmatizza l'attacco del leader della Lega Salvini al quotidiano il Tirreno: "Il presidente Sandro Bennucci e tutti gli organismi dirigenti dell'Associazione Stampa Toscana esprimono piena solidarietà al direttore Fabrizio Brancoli, al Comitato di redazione e a tutto il corpo redazionale de Il Tirreno per l'attacco, del tutto ingiustificato, di Matteo Salvini al giornale. Un attacco nello stile del leader della Lega, che vuole vedere nemici ovunque, per scatenare polveroni e polemiche che sembrano montate ad arte.

I giornalisti de Il Tirreno, così come tutti quelli che lavorano in Toscana, raccontano fatti e danno notizie nel rispetto di un'etica e di una deontologia professionale capaci di far distinguere i professionisti dell'informazione da chi diffonde fake news sui social. Del resto, i giornalisti, in Toscana, hanno fatto, anche in queste elezioni, una scelta super partes o, se vogliamo, istituzionale. Infatti c'è stata, nella categoria, piena condivisione con l'Associazione Stampa Toscana, che ha deciso di firmare il protocollo per la comunicazione e l'informazione con tutti i candidati alla presidenza della Regione.

Compresa la candidata di Centrodestra sostenuta da Salvini".

Per questo Ast invita il leader della Lega a non cercare nemici dove non ci sono e a non attaccare i colleghi de Il Tirreno e tutti gli altri giornalisti, impegnati a raccontare la campagna elettorale. Giornalisti che lavorano in una situazione assai più difficile che in passato e meritano rispetto".

"Matteo Salvini odia i giornalisti. Non capisce la fondamentale e insostituibile funzione della stampa in una società democratica. Ieri, durante il suo giro elettorale in Toscana al fianco di Susanna Ceccardi, sì è lanciato in un nuovo vergognoso attacco contro il mondo dell'informazione. Stavolta se l'è presa con il Tirreno, un quotidiano che svolge un importante lavoro di informazione sulle vicende della nostra regione. Ma che secondo l'ex ministro dell'interno non darebbe sufficiente spazio alla sua candidata toscana".

Affermarlo è il candidato presidente della Regione per Toscana a Sinistra, Tommaso Fattori, secondo il quale "non è la prima volta che Salvini e la Lega attaccano i giornalisti e purtroppo nel mondo politico sono in troppi a considerare la stampa libera un nemico. Anche Grillo, anni fa, se la prese con il Tirreno. E persino alcuni esponenti del PD, in passato, non hanno lesinato attacchi e gesti eclatanti contro la stampa: un sindaco di Firenze arrivò a incatenarsi per protesta davanti alla sede romana di Repubblica.

Non a caso, secondo un recente rapporto del Consiglio d'Europa, l’Italia è uno dei Paesi in cui i politici mostrano la maggiore ostilità nei confronti dei giornalisti". "Salvini e Ceccardi - prosegue Fattori - ignorano quanto sia difficile il mestiere di giornalista in Italia: tra condizioni di sfruttamento, intimidazioni, querele e processi le fondamenta dell’articolo 21 della Costituzione sono minate ogni giorno. Certo, è assai più comodo essere vicini al potere che controllarlo, molto più facile essere amici dei politici che fare i 'cani da guardia' della democrazia.

Ma in questo caso si tradiscono l'etica, la deontologia e la stessa ragion d'essere del giornalismo". "Non posso che esprimere tutta la mia solidarietà al direttore del Tirreno, Fabrizio Brancoli, e a tutti i giornalisti e le giornaliste per l'attacco calunnioso e ingiustificato di Salvini - ha concluso Fattori -, un attacco costruito ad arte per alzare il livello dello scontro di una campagna elettorale che avrebbe viceversa bisogno di concentrarsi su questioni di merito, sui bisogni della popolazione, sul futuro della Toscana.

Ma di tutto ciò a Salvini, evidentemente, non importa nulla".

"Nell’esprimere massima solidarietà al Direttore e alla redazione non possiamo non sottolineare ancora una volta che ogni voto disperso non fa che avvantaggiare questa destra populista ed illiberale che anche in Toscana vuol imporre il suo verbo antidemocratico", lo dichiara Eros Tetti, candidato alle prossime elezioni regionali nei collegi di Firenze 1, Lucca e Grosseto. "Da ambientalisti siamo sempre schierati per la salvaguardia della pluralità e di chi quotidianamente garantisce quella ‘ecologia’ dell’informazione così indispensabile per raccontare le battaglie a difesa dei territori", conclude il candidato.

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