Aspettando il Palermo si ricerca una leadership

Dopo la sconfitta contro l'Inter, la Fiorentina alla caccia dei tre punti. Intanto, Kalinic parla da leader. Sarà lui l'uomo guida per la svolta?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 dicembre 2016 22:27
Aspettando il Palermo si ricerca una leadership

Siamo solo all'inizio di dicembre, le festività sono ancora lontane e il campionato non sembra essere troppo in vena di regali per i gigliati. In breve, il clima natalizio non sorride, per ora, alla Fiorentina che spera, presto, in un'inversione di rotta che regali punti e nuove motivazioni.

L'auspicio è quello più ovvio ed ha il fascino antico della Sicilia. In riva all'Arno, sperano che proprio la prestazione contro il Palermo regali nuova linfa per un rilancio in campionato che porterebbe con se tutto il fascino del trampolino di lancio.

La partita, è chiaro, non è priva di insidie. Il recentissimo cambio di panchina per i rosanerno, con Corini nuovo condottiero, potrebbe regalare una nuova identità ad una squadra che non hai mai del tutto assorbito la cura De Zerbi.

Sullo sfondo, la Fiorentina alla disperata ricerca di punti, prestazioni convincenti e, forse, anche di un leader.

Si perchè se è vero che tanti buoni giocatori formano sempre un grande gruppo è altrettanto realtà il fatto che ogni gruppo necessità di una leaderschip ben definita dentro e fuori dal campo.

In questo senso, è partita la candidatura, ovviamente non ufficiale, del bomber Kalinic che ha definito Firenze casa sua precisando che la sua permanenza in Toscana non è vincolata a quella di mister Sousa.

Parole al miele anche verso una tifoseria che, mai come ora, cerca testimonial di indentità gigliata, calciatori che possono impersonificare il verbo del "mai mollare", guerrieri sportivi pronti ad andare anche oltre i propri limiti.

Un quadro che ben si adatta a Kalinic: calciatore vero, mai sopra le righe. Forse, non un campione ma, sicuramente, un professionista serio che onora la maglia. Scusate se è poco.

Chissà che Nicola non possa essere l'arma in più e che il suo carattere da vincente risulti fondamentale sul e fuori il rettangolo verde.

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