Asilo Nido a Firenze, stufette elettriche e giardino inagibile

Il rappresentante dei genitori intende avviare una sponsorizzazione privata per poter riparare ai disagi presenti all'interno della struttura

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 dicembre 2014 14:18
Asilo Nido a Firenze, stufette elettriche e giardino inagibile

Il Nido Brucaliffo di Firenze non ha riscaldamento ed è stato costretto oltre alla riduzione dell'orario, anche a rimandare il Natale a dopo la Befana.Lo stato in cui versa la struttura interna alla Manifattura Tabacchi che ospita quasi 100 bambini sotto i 3 anni e 20 educatori e operatori viene descritto in una lettera che il presidente dei genitori invia a Palazzo Vecchio."Gentile Sindaco - scrive l'ingegner Christian L. Chambery - con l’arrivo della stagione invernale ci siamo resi conto che il sistema di riscaldamento funziona ben poco, la caldaia è spenta da una settimana perché ad ogni intervento per sostituirne un pezzo ecco che se ne rompe subito un altro, tanto che alla fine l'orario del servizio del nido è stato ridotto. Non parliamo poi della necessità di riscaldare l’ambiente con stufette di fortuna e ad alto consumo energetico, causa continua dell’interruzione di corrente elettrica. I bambini restano per ore senza acqua calda con tutti i disagi che si possono facilmente immaginare".

La struttura è dotata anche di un giardino e l’area verde "potrebbe funzionare sia da spazio ricreativo durante i mesi più caldi che come ambiente dove i genitori possono seguire l’inserimento dei propri bimbi" però "il giardino è stato chiuso e dichiarato inagibile per mesi perché nessuno ha provveduto alla potatura degli alberi ed è recintato lungo tutto il perimetro degli edifici perché i cornicioni sovrastanti sono stati dichiarati pericolanti"."Consapevole della complessa situazione proprietaria - scrive il presidente Chambery - che pende sull’immobile, per metà statale e per metà di società da tempo in liquidazione, non posso trattenermi però dal rivendicare per i nostri figli gli stessi diritti di chi frequenta altri asili comunali.

La retta, in fin dei conti è la stessa per tutti. Non dimentichiamo che anche al personale poi deve essere garantito un ambiente di lavoro adeguato alla mansione svolta"."Ho chiesto al dirigente della struttura di mettermi in contatto con i referenti della proprietà così da avviare un dialogo che vuole essere assolutamente costruttivo al fine di risolvere i disagi elencati" precisa l'ingegnere che si è occupato in queste settimane di fare il punto sullo status tecnico e burocratico della struttura.L'idea degli sponsor.

"Ci rendiamo disponibili fin da subito a collaborare nella ricerca di preventivi, verificandone il maggior risparmio possibile per la sostituzione delle caldaie e la controsoffittatura per la diminuzione dei volumi da riscaldare. A questo scopo siamo pronti a coinvolgere anche sponsor privati, ad esempio legati al mondo della Moda che com’è noto ha usato di recente la struttura per sfilate ed eventi. Vorremmo che il Comune fosse al nostro fianco per trovare una soluzione ai problemi che riguardano i piccoli rappresentanti del nostro futuro nell’ unico asilo di questa lingua di Quartiere 1" conclude la lettera.

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