Arrivano le mascherine, finalmente

Due pelletterie di Scandicci donano a quattro Pro Loco. A Impruneta consegne a domicilio organizzate da sabato 11 aprile. A Montelupo nei luoghi di maggiore affluenza. I privati le donano agli empolesi. La Nantong University le dona al Conservatorio di Siena

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 aprile 2020 14:35
Arrivano le mascherine, finalmente

Premesso che i dispositivi FFP2 E FFP3 devono essere lasciati a disposizione del personale che lavora nei servizi sanitari e negli ospedali, arrivano finalmente quelle non classificate anche per la gente comune, che le ha cercate sul mercato per settimane, senza risultati.

Quattro Pro Loco che lavorano insieme, 1.800 mascherine prodotte e donate da due pelletterie di Scandicci e un contributo concreto che arriverà su ogni singolo territorio per aiutare ad affrontare l'emergenza Coronavirus. È questo il risultato della collaborazione che si è creata in questi giorni tra la Pro Loco per Bagno a Ripoli, quella della valle dell’Arno di Fiesole, quella di Rignano sull’Arno e quella di Pelago. "Il Presidente della Pro Loco della valle dell’Arno di Fiesole, Francesco Cecconi, mi ha contattato qualche giorno addietro per propormi l’iniziativa - spiega Gian Domenico Volpi, presidente della Pro Loco per Bagno a Ripoli - e siamo riusciti a concretizzarla molto velocemente grazie alla disponibilità di Antonio Montagnani, residente all'Antella e titolare delle pelletterie Edo.mat ed Elys Color di Scandicci.

Montagnani ha gratuitamente fatto cucire alle sue maestranze 1.800 mascherine e le ha poi suddivise fra le quattro Pro Loco in parti uguali. Per la prima volta abbiamo sperimentato una iniziativa in comune con altre Pro Loco vicine al nostro territorio a riprova che insieme si può lavorare meglio".

"Abbiamo acquistato il materiale necessario per produrre mascherine, tra cui il tessuto non tessuto – spiega Montagnani - e siamo stati davvero felici di averle potute intanto donare alle quattro Pro Loco. Impieghiamo circa 6 minuti per completare una mascherina ma le nostre macchine e i nostri operai lavorano senza sosta. Ribadisco il mio appello a tutte le aziende che producono materiale utile per crearle – prosegue - Io sono disposto ad acquistarlo a mie spese, a mettere a disposizione la mia azienda e le mie macchine per produrre altre mascherine e sono con me in questa decisione anche i miei 31 dipendenti.

Vogliamo donarle, non venderle".Su come utilizzare quelle arrivate a Bagno a Ripoli, Volpi ha le idee chiare: "La nostra intenzione, condivisa da tutto il Consiglio, è di consegnarle direttamente a chi sul nostro territorio svolge in questi giorni attività a servizio degli altri cittadini. In particolare abbiamo pensato ai negozi di vicinato, sia quelli che sono rimasti aperti, sia quelli che garantiscono servizi a domicilio. Anche in un momento di grande difficoltà come questo il tessuto economico e produttivo di Bagno a Ripoli ha dimostrato di sapersi rimboccare le maniche e dare il suo contributo.

Noi, per quanto possiamo, vogliamo fare la nostra parte e crediamo che di fronte a una emergenza come quella che stiamo vivendo anche piccoli gesti come la consegna di queste mascherine possano essere importanti e significativi per rafforzare il senso e il valore della nostra comunità".

A Impruneta saranno distribuite mascherine -in tessuto di diversi colori, lavabili ad alte temperature e riutilizzabili sterilizzandole- pensate per fronteggiare le difficoltà di reperimento sul mercato di altri presidi. L'azienda produttrice del marchio My Vintage Academy ha deciso, in collaborazione con l'amministrazione Comunale, di produrre e donare agli imprunetini le mascherine in tessuto. Oggi porterà a termine la consegna del primo lotto. Il Comune di Impruneta coordinerà la distribuzione tramite il suo personale e grazie al decisivo supporto delle associazioni di volontariato del territorio. La distribuzione delle mascherine "My Vintage Academy" sarà graduale ed uniforme sul territorio e rispetterà alcune priorità. La metodologia di consegna prevede la distribuzione a ogni numero civico di un numero di scatole, contenenti una mascherina singola, corrispondente ai maggiorenni residenti nello stabile, risultanti nelle liste anagrafiche.

Quindi, in caso di condomini, verrà lasciato un unico quantitativo che verrà poi autonomamente diviso tra i componenti delle famiglie residenti, rammentando a tutti che in questo momento particolare si invita alla collaborazione e alla diligenza. L'impegno è davvero massimo da parte di tutti: dalla produzione all'inscatolamento singolo, dall'organizzazione delle squadre addette alla distribuzione alla suddivisione per via e numero civico, dall'analisi delle liste anagrafiche del comune alla rendicontazione della distribuzione e controllo di mancate consegne.

"E' stata ed è davvero un'operazione complessa, ma la porteremo in fondo con risultati ottimi per tutta la nostra comunità - dichiara il Vice Sindaco Matteo Aramini - Ricordo che non si tratta della soluzione al Coronavirus, ma semplicemente di uno strumento di protezione utile per le attività ordinarie e di stretta utilità, quindi non vi è la necessità di accalcarsi alla consegna. Soltanto se tutti rispettano le regole ce la faremo, la strada è ancora in salita, ma quando tutto finirà ci guarderemo indietro e con grande orgoglio potremo dirlo di esserne usciti insieme".   

Dopo l’annuncio del sindaco in una diretta Facebook sono finalmente arrivate questa mattina le 7500 mascherine acquistate dal Comune di Montelupo Fiorentino e destinate ai cittadini. Sono in TNT a tre strati e sono prodotti da una azienda di Pontedera. L’amministrazione comunale aveva scelto di usare una prima fornitura, proveniente anche da donazioni, per rifornire i volontari di Misericordia, Pubblica Assistenza e La Racchetta oltre ai medici generici che spesso lavorano in condizioni di rischio con DPI insufficienti. Quest’ultima fornitura sarà invece destinata ai cittadini e distribuita nei luoghi di maggior affluenza, preferendo questo tipo di modalità a quella della distribuzione casa per casa anche in considerazione del fatto che in realtà le uscite sono limitate solo a motivate necessità.

Nuova donazione di mascherine protettive individuali questa mattina, mercoledì 1 Aprile 2020, alla presenza del vicesindaco del Comune di Empoli, Fabio Barsottini, da parte di due cittadini empolesi: la signora Giulietta e un giovane, Massimo Giolli, di Ponte a Elsa. Una donazione complessiva di 400 pezzi individuali: 300 da parte della signora Giulietta, che le ha acquistate dall’azienda Retificio Nassi di Empoli, e 100 portate da Massimo, di ‘materiale tessuto non tessuto’, acquistate dall’azienda Cerbioni Mesticheria - Ferramenta di San Miniato. Un gesto importante che ‘abbraccia’ tutta la cittadinanza empolese.

Le mascherine appena donate andranno a sommarsi a quelle già presenti nel circuito di distribuzione da parte delle associazioni di volontariato locale (Croce Rossa, Misericordia, Pubbliche Assistenze e Scuola Cani Salvataggio) nei pressi di supermercati, negozi di generi alimentati, farmacie e uffici postali, fornendole alle sole persone che ne siano sprovviste con un occhio di riguardo e molto attento ai più fragili della popolazione. Ieri mattina, martedì 31 marzo, Pellemoda e Hostage, con gli amministratori delegati Azzurra e Giampaolo Morelli, hanno donato al Comune di Empoli 4.000 mascherine protettive.

I pezzi sono prodotte dalla loro azienda e dalle loro maestranze, impegnate solitamente a creare capi per le grandi griffe della moda internazionale.

La generosità dell'Università di Nantong si tocca con mano anche al Conservatorio Rinaldo Franci di Siena. Grazie alla donazione dell'ateneo cinese all'Università di Siena, anche l'istituto musicale della città ha ricevuto le mascherine chirurgiche da mettere a disposizione del personale, dei docenti e degli studenti.

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