Arriva settembre, tra aumenti e paura di chiudere

Aumentare il costo del servizio è il primo passo verso la chiusura, o no?

Antonio
Antonio Lenoci
29 agosto 2014 17:01
Arriva settembre, tra aumenti e paura di chiudere

"Se non aumento i prezzi chiudo. Con i prezzi alti chiuderò presto" quel che appare uno scioglilingua ce lo siamo sentiti dire da alcuni commercianti fiorentini rimasti aperti durante il mese di agosto. Tanta la paura di dover chiudere l'attività.Ad inizio agosto abbiamo pubblicato una piccola provocazione in merito al costo di un cornetto consumato al Bar.

Dopo aver acquistato alcuni pezzi dolci li abbiamo messi a confronto con le misure standard di un biglietto da visita: il prezzo non è direttamente proporzionale alle dimensioni.Non solo. Il cornetto più grande lo abbiamo trovato in un forno ad un costo nettamente concorrenziale."Al forno non servono il cappuccino" starete pensando. Non ancora.Successivamente a questo articolo abbiamo ricevuto alcune vostre considerazioni, riflessioni estive, ma che hanno inquadrato un ramo interessante delle psicologie di mercato.

Qualcuno ci ha detto che "Occorre massimizzare" ovvero da un cornetto se ne fanno due, pagandoli però lo stesso prezzo.Rientrare dalle ferie, in luoghi esotici dove magari i prezzi sono molto bassi oppure in alcune città del sud dove il rapporto qualità/prezzo pare non avere rivali, e trovarsi davanti ad un pasticcino da 3,50 euro o un cappuccino a 1,50 può provocare un brutto impatto con il ritorno alla realtà."Purtroppo ho sempre cercato di stare basso con i prezzi - ci ha confessato un commerciante della periferia a sud di Firenze - ma poi mi sono guardato in torno e se io devo chiudere mentre altri spennano i turisti, allora non ci sto e mi sono adeguato.

Non è detto che a settembre non possa ritoccarli ancora"."Siamo troppi - questo il commento di una barista del centro storico - in piena zona turistica è facile che si sia creato un cartello. C'è chi ci sta con le spese e chi no. Il turista solitamente non fa il confronto, consuma paga ed al limite non ritorna. Il difficile è crearsi la clientela fissa" c'è chi ci tiene al fisso e chi no, però puntare sul turista mordi e fuggi che resta scontento può essere controproducente.

Adesso c'è Tripadvisor!Non mancano lamentele sui venditori abusivi di alcolici apparsi sulle colonne di alcuni quotidiani (come in Santo Spirito) e sui Minimarket. "Fortunatamente a Firenze non ci sono troppe fontane come a Roma" esclama un venditore di bibite che in estate vede crescere le consumazioni senza eccessiva concorrenza.Dal paniere dei prezzi a quello delle merendine. "Le persone non possono spendere - tira corto un barman - chi prima faceva colazione al bar adesso si permette un caffé a metà mattinata e magari si è mangiato uno snack confezionato a casa"."Se non aumento i prezzi chiudo.

Con i prezzi alti chiuderò presto".Conclusioni? Le lasciamo a voi.

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