Arno da vivere: la Toscana vuole riappropriarsi del suo fiume

Dal 4 al 21 novembre, presso le sale espositive Carlo Azeglio Ciampi e Zap, la mostra sul grande fiume proprio nella ricorrenza dell'alluvione. Alla base c'è l’idea del definitivo recupero del rapporto tra i cittadini e l’Arno

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 ottobre 2019 17:22
Arno da vivere: la Toscana vuole riappropriarsi del suo fiume

Alla base c’è l’idea del definitivo recupero del rapporto tra i cittadini e l’Arno. Una mostra che permetterà di ‘vedere’ e conoscere le tre tratte del fiume, del territorio aretino, fiorentino e pisano, con le attività che lo caratterizzano e le opere in corso per la messa in sicurezza. L’obiettivo di un Arno pulito e sicuro oggi è più vicino: le acque non sono più inquinate da reflui urbani o industriali e i grandi cantieri per la sicurezza dalle alluvioni sono aperti.

A questi due obiettivi storici è dedicata la mostra multimediale "Arno sicuro. Pulito. Da vivere", in programma dal 4 al 21 novembre presso gli spazi espositivi Carlo Azeglio Ciampi (via de’ Pucci, 16) e ZAP – Zona Aromatica Protetta (vicolo di Santa Maria Maggiore, 1). Per tre settimane Firenze ospita una serie di eventi, incontri e occasioni per sapere cosa e quanto è stato fatto in questi anni per rendere l’Arno un fiume sicuro e pulito.

La mostra, organizzata da Confservizi Cispel Toscana, Associazione Culturale Vivi l’Arno e Cedaf, Centro di documentazione sulle alluvioni di Firenze, è stata presentata oggi presso la Sala Gonfalone in Palazzo del Pegaso dal presidente del Consiglio comunale di Firenze Luca Milani insieme ai curatori della mostra Erasmo D’Angelis (Vivi l’Arno) e Giorgio Valentino Federici (Cedaf), al presidente di Confservizi Cispel Toscana Alfredo De Girolamo, al presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, ai rappresentanti degli enti e delle aziende che hanno concesso il proprio patrocinio e contributo.

C’è un fiume che merita di essere riscoperto, che per lunghi tratti è un modello di biodiversità e di ecosistemi naturali, e ci sono investimenti che hanno permesso di mettere a cantiere lavori attesi e immaginati dal lontano 1967. Ovviamente nella memoria di Firenze resterà indelebile la data del 4 novembre del 1966 quando iniziò l’alluvione che commosse e mobilitò il mondo, e lo sorprese con l’arrivo degli “Angeli del fango”. La mostra è dedicata a tutto questo.

Nelle sale espositive Carlo Azeglio Ciampi la grande mostra multimediale con l’installazione scenica firmata dal regista teatrale Giancarlo Cauteruccio e con un’ampia documentazione visiva e materiale sullo stato di salute dell’Arno. Immagini, video, foto, progetti che hanno già trasformato il fiume e che ancora lo cambieranno nei prossimi anni. La mostra raccoglie anche una serie di video di registi e videomaker che in questi anni hanno raccontato il fiume da diverse prospettive. Numerosi gli incontri organizzati con la partecipazione di amministratori, esperti e tecnici da tutta Italia.

Presso Zap sarà allestita, a cura dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell'Appennino Settentrionale la mostra “Un fiume per amico” con i lavori dei ragazzi delle scuole frutto di un progetto di educazione ambientale.

L'evento che inizierà il 4 novembre vedrà anche un incontro con gli “Angeli del fango” e un ricordo del giornalista Marcello Giannini che dai microfoni della RAI raccontò quel tragico giorno l’alluvione di Firenze al mondo.

Numerosi gli incontri organizzati con la partecipazione di amministratori, esperti e tecnici da tutta Italia. Tra questi la presenza del Capo Dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli. Giovedì 7 novembre in occasione dell’incontro sul piano di messa in sicurezza dell’Arno sarà presentato il progetto di rialzo della diga di Levane con il modello fisico a cura dell’Università di Firenze. Martedì 12 novembre i presidenti di tutte le aziende interessate faranno il punto sugli investimenti del servizio idrico integrato. Giovedì 14 novembre sarà la volta dell’Arno da vivere con le tante proposte per riappropriarsi del fiume, dalle poste ciclabili al piano Rogers. Ai piani per la messa in sicurezza dei beni culturali è poi dedicato l’incontro del 21 novembre. Oltre a questo presentazioni di libri, film, documentari con cui nel corso degli anni autori diversi si sono cimentati.

In evidenza