"Armadio della Memoria": c'è la proposta di legge

Licenziata in Regione stamani, riguarda Moby Prince, Viareggio e Concordia: 30mila euro per il 2020 per iniziative con finalità di formazione e diffusione di una cultura di legalità

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 febbraio 2020 15:04

Trentamila euro dal bilancio di previsione 2020-2022 del Consiglio regionale per l’esercizio 2020 a sostegno della raccolta del materiale documentale, necessario a costituire e rendere operativo l’Armadio della Memoria. Questo l’obiettivo della proposta di legge, di iniziativa dell’Ufficio di presidenza, licenziata all’unanimità questa mattina, mercoledì 5 febbraio, in commissione Sviluppo economico e cultura, presieduta da Gianni Anselmi (Pd).

L’atto muove dalla necessità di conservare la memoria, nello spazio tematico pubblico all’interno della biblioteca della Toscana Pietro Leopoldo, di tre eventi tragici accaduti in Toscana e che hanno provocato la morte di oltre 200 persone: l’incendio del Moby Prince nel 1991, l’incidente ferroviario alla stazione di Viareggio nel 2009 e il naufragio della Costa Concordia al Giglio nel 2012.

Nella proposta di legge si ricorda che tali eventi hanno generato una serie di attività per arrivare in sede giudiziaria alla verità su dinamiche e responsabilità delle tragedie. Si è costituita una commissione parlamentare d’inchiesta sul disastro Moby Prince, nel 2015, e associazioni dei familiari delle vittime. La Regione ha dato supporto, insieme ad alcune istituzioni locali, con provvedimenti volti a sostenere alcune associazioni nelle attività finalizzate all’accertamento delle responsabilità, e per realizzare iniziative di sensibilizzazione e di educazione alla legalità che prendono spunto da queste drammatiche vicende.

I contributi andranno a favore del comune dell’isola del Giglio, all’associazione “Il mondo che vorrei onlus- familiari delle vittime del 29 giugno Viareggio”, all’associazione “140 vittime Moby Prince” e all’associazione “10 aprile - familiari delle vittime del Moby Prince onlus”.

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