​Arezzo, regina dell’Export della gioielleria italiana

La flessione delle esportazioni non intacca la leadership del distretto Orafo Aretino

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 maggio 2016 16:57
​Arezzo, regina dell’Export della gioielleria italiana

 Il distretto orafo aretino sfiora i due miliardi di export, confermando così la propria leadership nazionale nella produzione di oreficeria. Pochi giorni prima della partecipazione alla 37esima edizione di OroArezzo (in programma ad Arezzo Fiere e Congressi dal 7 al 11 maggio), Nuova Banca Etruria traccia un quadro dell’andamento e delle prospettive del comparto provinciale dedicato alla manifattura del metallo giallo.

Secondo quanto risulta all’osservatorio dell’Istituto di credito, nel 2015 le aziende aretine hanno complessivamente generato esportazioni per circa 1,85 miliardi di euro. Il 2015 verrà ricordato come un anno caratterizzato da una brusca contrazione dell’export nel I° trimestre (-14% rispetto al I° trimestre 2014) e da un progressivo recupero nei trimestri successivi, culminato con un totale delle esportazioni sostanzialmente invariato rispetto al 2014 (-1,09%).

Le motivazioni sono riconducibili al calo della domanda di gioielleria negli Emirati Arabi Uniti, un mercato che catalizza oltre il 40% delle esportazioni aretine di settore e che da circa 2 anni sta registrando un rallentamento. Tuttavia, se da un lato il mercato mediorientale desta qualche preoccupazione, dai dati Istat emergono anche spunti positivi, quali ad esempio la piazza di Hong Kong le cui esportazioni negli ultimi 3 anni sono cresciute di circa l’80%, passando da circa 108 ad oltre 190 milioni di euro, a testimonianza di una volontà del mondo orafo locale di diversificare il portafoglio clienti.

Il Distretto Orafo di Arezzo conferma comunque di contribuire per circa un terzo alle esportazioni totali della Provincia e di essere il primo distretto orafo italiano.

Il sostegno di Nuova Banca Etruria al tessuto produttivo orafo è rappresentato dall’ulteriore incremento delle esposizioni, che, da inizio anno, hanno fatto registrare una crescita, in termini di quantità (depurate dalla componente prezzo), di oltre il 2%.

Il fenomeno è frutto di una costante vicinanza al settore orafo che ha visto Nuova Banca Etruria concedere nuova finanza, sia a breve che a medio lungo termine. L’incremento infatti ha riguardato sia la forma tecnica del Postergato, che il Prestito d’Uso a Scadenza.

In coerenza con la vocazione di Banca dell’Oro, Nuova Banca Etruria ha deciso di stanziare un plafond di 10 milioni di euro destinati a sostenere il tessuto produttivo orafo, che si aggiungono ai 30 milioni di euro stanziati a supporto degli altri settori economici.

La Nuova Banca ha rafforzato ulteriormente la sua leadership mediante l’evoluzione di servizi di compravendita e custodia di oro, offerti sia ai propri clienti che ad altre primarie banche italiane contando su un totale di circa 2.000 sportelli serviti. La giacenza di oro depositata in Nuova Banca Etruria ha registrato una crescita annuale del 18%, a conferma di un maggior interesse degli investitori dell’intero sistema bancario nazionale a lasciare in custodia il metallo presso la Banca.

Inoltre ad inizio 2016 è partito il commercio on line di lingotti attraverso un’innovativa piattaforma di vendita on line (oro.bancaetruria.it) che è andata a completare l’offerta dei prodotti e servizi destinati agli investitori e operatori in oro di Nuova Banca Etruria.

In occasione di Oro Arezzo Nuova Banca Etruria è presente con uno stand che effettua anche servizio cassa e cambia valute. Inoltre sabato 7 maggio la mattina saranno aperte per consulenza alla clientela 4 filiali in città: Sede di Arezzo, Arezzo Ag. 2, Arezzo Ag. 3 e Arezzo Ag. 4.

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