Aree verdi di Firenze, la rigenerazione con un Bando da 500mila Euro

Sono 37 i progetti presentati da oltre 70 tra associazioni e comitati e da oltre 100 sostenitori esterni

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 febbraio 2018 12:41
Aree verdi di Firenze, la rigenerazione con un Bando da 500mila Euro

Grande successo del bando ‘Paesaggi Comuni’ di Fondazione CR Firenze e Comune di Firenze per la rigenerazione ecologica delle aree verdi pubbliche dell’area metropolitana fiorentina. Sono stati presentati 37 progetti, arrivati da oltre 70 tra associazioni e comitati in qualità di partner promotori delle proposte e da oltre 100 sostenitori esterni. Tra questi ultimi, anche numerosi soggetti privati e gruppi informali di cittadini, che erogano cofinanziamenti in denaro, in beni e in know-how.

Aperto il 23 novembre 2017, il bando, che prevede l’erogazione di 480.000 euro, si è chiuso lo scorso 31 gennaio. Attualmente, un panel di esperti è stato incaricato di valutare le candidature pervenute. L’esito della selezione sarà reso noto alla fine del mese di febbraio. I partenariati vincitori saranno chiamati a presentare i progetti esecutivi, che inizieranno i lavori a partire dal mese di giugno. I progetti approvati dovranno realizzarsi nell’arco di tempo massimo di 12 mesi in modo da consentire: la rigenerazione fisica degli spazi con arredi, giochi, percorsi ludici, ecc., la valorizzazione del verde attraverso nuove piantumazioni e la piena partecipazione delle diverse categorie di destinatari alle attività partecipative, di sensibilizzazione e di formazione.L’obbiettivo è diminuire lo stato di degrado reale e/o percepito delle aree a verde pubblico, diffondere la percezione positiva del ruolo dell’attivazione civica intesa come crescita della consapevolezza collettiva del verde “bene comune” e promuovere una cultura ambientale, che valorizzi la crescita di paesaggi urbani di qualità.La modalità partecipativa del bando si basa sulla valorizzazione del volontariato locale come risorsa fondamentale nelle azioni di costruzione della rete sociale, così come del patrimonio di competenze, di conoscenze, di pratiche d’uso degli spazi, di risorse e di semplice e preziosa “voglia di fare” presente sul territorio.

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