Architettura molecolare nella Torre del parco della Regina, diventata una suite di lusso

A Fiesole riapre un luogo antico e segreto della Fattoria di Maiano

Nicola
Nicola Novelli
11 novembre 2017 23:40
Architettura molecolare nella Torre del parco della Regina, diventata una suite di lusso
Fotografie di Miriam Curatolo

Firenze, 11 novembre 2017- Quasi a coronamento di una stagione turistica eccezionale per Firenze viene riaperto alla fruizione pubblica a Fiesole un luogo «segreto», ma carico di storia. L’antica Torre del Parco della Regina fu fatta costruire 150 anni fa da Sir John Temple Leader nella gola rocciosa della cava delle Colonne, trasformata in laghetto romantico. Oggi una struttura che potrebbe essere considerata «marginale» per l'industria turistica si propone invece come una suite esclusiva per clienti che cercano memoria e riservatezza. Dopo un attento lavoro di recupero e valorizzazione, curato dall’architetto Simone Micheli, la Torre di Maiano è diventata infatti uno spazio in cui si fondono arte e relax.

«Eravamo ancora a metà del restauro del parco, quando ci siamo posti la domanda sul che fare della torre -ha raccontato oggi il proprietario, il conte Francesco Miari Fulcis, durante la cerimonia di inaugurazione- Così nel 2014 decidemmo di raccogliere la coraggiosa proposta dell'architetto Micheli per un avventuroso accostamento tra passato e futuro. Il risultato ci pare in armonia con il parco romantico, ma anche con l'agricoltura che viene praticata dalla Fattoria di Maiano a garanzia dell'estetica paesaggistica del territorio".

«Come realizzare un'opera che avrebbe potuto rivelarsi estremamente costosa? -spiega l'architetto Simone Micheli- Abbiamo deciso di presentare in realtà aumentata il progetto della torre al Salone del Mobile di Milano per coinvolgere le aziende del contemporaneo nella realizzazione di un'opera permanente, che è anche un show-room dell'avanguardia del design. Oggi nessuno si scandalizza più per l'accostamento di antico e moderno. Questo progetto fa tornare a vivere un luogo straordinario, che noi speriamo emozioni i suoi visitatori, in modo da portare nel mondo il racconto delle emozioni vissute qui. L'emozione, passaggio fondamentale nel mondo della ricettività, è stata proprio il motore del nostro progetto».

«C'è un feeling particolare con questa azienda, che è un privilegio poter ospitare nel territorio del nostro comune -ha spiegato il sindaco di Fiesole, Anna Ravoni- Anche la parte del parco che l'Amministrazione pubblica ha in comodato d'uso è in fase di ristrutturazione e noi contiamo di poter completare i lavori entro fine anno».

«Questo restauro arricchisce tutti, non solo l'azienda -ha spiegato il Consigliere della Città Metropolitana di Firenze, Domenico Antonio Lauria- Pensate quanti luoghi in Italia sono capolavori dimenticati, che attendono di essere recuperati. Noi abbiamo il dovere di valorizzare e far rivivere le emozioni dei luoghi del passato».

L’accoglienza turistica nella Torre del Laghetto è il coronamento del progetto “Big dream in a little tower”. Al piano terra si trova l’elegante cucina; una stretta chiocciola conduce al primo piano e all’area living da dove un balconcino sovrasta il laghetto e offre una visuale della natura che circonda la Torre. Al secondo piano vi è la suite e salendo ancora la chiocciola si arriva allo spazio dedicato al benessere ed al relax, con il bagno turco e l’area dedicata alle tisane.

La torre si colloca sulle rive del laghetto alimentato dal torrente Mensola, nel cuore del Parco Romantico della Regina, che prende il nome dalla visita della regina Vittoria d’Inghilterra che lo inaugurò. John Temple Leader aveva pensato la sua edificazione con i residui lasciati per secoli dagli scalpellini fiorentini. E' qui infatti che personaggi del calibro di Leonardo Da Vinci, Michelangelo, Benedetto e Giuliano da Maiano, Boccaccio, Vasari, Lorenzo il Magnifico avevano scelto blocchi di pietra serena per edificare lo splendore di Firenze.

Sir John Temple Leader, un facoltoso inglese figlio di industriali londinesi si era trasferito nel 1844 a Firenze con sua moglie Maria Luisa de’ Leoni. poi però si era innamorato dei territori che si estendono sulle colline tra Fiesole e Firenze, dove volle bonificare le vecchie cave di pietra piantando 80 ettari di boschi, ricostruì il Castello di Vincigliata, ristrutturò Villa i Tatti e la Villa di Maiano. Un secolo dopo Lucrezia Corsini, sposata con il Conte di origine veneta Giacomo Miari Fulcis ha ereditato l’intera area, oltre 270 ettari, proseguendo l’opera di trasformazione ingrandendo il parco (oggi di 50 ettari) e abbinando la valorizzazione dell'agricoltura e l'olivicoltura in particolare, - l'azienda è a totale indirizzo biologico già da 25 anni - con l'ospitalità e la ristorazione di qualità.

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