Analisi tecnica: Empoli che convince a metà

Al Castellani è finita 3-3 tra Empoli e Parma. La squadra di Iachini esprime buon gioco, ma resta sempre un progetto incompleto

02 marzo 2019 22:15
Analisi tecnica: Empoli che convince a metà
Immagine concessa da www.empolicalcio.net

Contro le compagini ritenute sulla carta abbordabili, l’Empoli ha dimostrato ancora di saper fare la partita. Squadra corta, organizzata e ottima circolazione della palla. 5-3-2 applicato con estrema naturalezza anche se, a rigor logico, la 17esima classificata non dovrebbe avere tutta questa qualità. Sintomo che evidenzia quanto sia difficile esprimersi per gli azzurri.

Durante la fase di non possesso Caputo e Farias si stringevano, permettendo alle mezze ali di allargarsi e pressare. Altro lavoro difensivo delle due punte era togliere la possibilità dell’imbucata facile, perché Acquah e Krunic coi loro movimenti lasciavano sguarnita la zona centrale. Infatti Bennacer poteva rischiare il 2 vs 1. Inconveniente limitato pure dal buon impegno di Veseli e Dell’Orco nelle marcature a uomo e negli anticipi.

La linea difensiva, prese le misure, ha interpretato bene il match e garantito equilibrio. I difensori si scambiavano i ruoli senza alterarne l’alchimia. Inoltre Pasqual e Di Lorenzo leggevano bene le situazioni, aiutando la squadra a costruire possessi e contropiedi.

Appena l’Empoli aveva la sfera, gli attaccanti con l’appoggio dei centrocampisti e dei terzini creavano presupposti interessanti. Chi garantiva la corretta gestione del pallone, però, era Bennacer che smistava e usava la sua visione di gioco. Anche i tre difensori facevano un giro palla importante e appoggiavano la manovra.

Insomma gioco corale che abbracciava ogni singolo degli undici in campo. Oltretutto l’area di rigore avversaria era occupata ordinatamente e c’era sempre il giocatore sul secondo palo pronto a rigiocare la sfera. Metodo che certe volte nemmeno grandi squadre sanno utilizzare.

Comunque questo lavoro è andato perso, perché sono state commesse alcune distrazioni madornali. Distrazioni che l’Empoli, nella sua situazione di classifica, non potrebbe permettersi. Sarà forse la bellezza del gioco il loro tallone d’Achille?

Devono sbrigarsi a fare i conti con la realtà finché sono in tempo. Oggi avevano troppa foga di recuperare il pallone ed eccessiva aggressività. Poca concentrazione con cui avrebbero finalizzato più occasioni e poca lucidità per rallentare la manovra evitando di forzare giocate inutili.

Il materiale ci sarebbe, ma resta ancora un’opera incompleta.

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