Amministrative 2014, a sinistra per Tommaso Grassi l'investitura fuori dal partito

Al Circolo Il Progresso in via Vittorio Emanuele II a Firenze si sono dati appuntamento esponenti e simpatizzanti della sinistra fiorentina.

Antonio
Antonio Lenoci
26 marzo 2014 01:28
Amministrative 2014, a sinistra per Tommaso Grassi l'investitura fuori dal partito

   Tommaso Grassi candidato sindaco, questo propongono i cittadini, e gli amici del consigliere comunale eletto con Valdo Spini e passato successivamente al partito di Nichi Vendola. Ma l'ultima parola spetta proprio a Sinistra Ecologia e Libertà, non abbastanza antirenziana da digerire con facilità l'esuberanza di quel Grassi che dalle colonne di Libero attacca senza tregua l'ex sindaco. "Questa e' l'ultima occasione" questo il leit motive della serata che vedrà un'altra notte insonne per l'aspirante primo cittadino della sinistra fiorentina.

I consiglieri Grassi e De Zordo applauditi al loro arrivo perche' "hanno messo la faccia - spiega Stefano Cecchi della Usb del Comune di Firenze, noto per le battaglie dei dipendenti pubblici contro l'ex sindaco fiorentino - per difendere i nostri interessi in questi ultimi 5 anni di grandi cambiamenti".

"Non serve il librone dei sogni basta puntare sui beni comuni, fermandone la privatizzazione e difendendo il welfare sempre meno 'cosa pubblica'. Bloccare opere inutili come la Tav" questo e' il bignami del programma.

Per scaldare l'ambiente. G8 l'Italia e Firenze. "Questa e' solo l'ultima di Renzi e rievoca brutti ricordi. Quello che hanno fatto alla Maddalena e a L'Aquila e' stato arricchire solo alcuni, i soliti noti".Amministrative. "Non possiamo dividerci ancora. Dobbiamo stare uniti ed aggregare altri, presentarci con un nome altrimenti a 50 giorni dal voto la gente non capirebbe altri tentennamenti". Tutti contro uno, ma ancora per nessuno. "Renzi ha abolito la democrazia in Italia - batte i pugni sul tavolo uno dei partecipanti - a Firenze il renzismo ha impoverito il dialogo e favorito ben pochi.

Renzi ricorda in una letterina a noi fiorentini - punta il dito un altro iscritto a parlare - le vittime senegalesi, ma nel corteo fiorentino di commemorazione.. Lui non c'era. Vogliamo persone vere non parole".Basta anche con le quaglie: "Non ne possiamo più di quelli che si spostano e cambiano maglia - sottolinea un esponente dei movimenti cittadini - abbiamo bisogno di uscire da qui con il candidato sindaco che ci stia al fianco e resti con noi senza cambiare strada".

Una delle proposte: trovare pochi saggi che prendano i contatti giusti per esprimere un nome nel giro di pochi giorni da sottoporre ad una assemblea partecipata e pubblicizzata con l'intento che sia una candidatura trasversale. Dura poco però, meglio che a sbrigarsela siano i partiti organizzati: Rifondazione e, soprattutto, Sel.

I posti in Palazzo Vecchio sono ridotti: "Non parliamo di Primarie da 2 euro variamente caramellate, serve parlare con la gente andare in strada per portare il nome di un candidato preparato e competente" e' la precisazione rivolta dal palco all'assemblea.De Zordo, già candidata sindaco contro Domenici prima e Renzi poi, prende la parola: "La sinistra in Palazzo Vecchio non può mancare per contrastare la voce unica del PD renziano e per garantire la democrazia. Sarà più difficile del 2009.

Non mi ripresenterò come lista di cittadinanza, ma mi offro per un fronte ampio con una unica candidatura a sinistra. Una persona c'è, Tommaso Grassi ha lavorato con me per 5 anni, non nasce con me, ma abbiamo lottato insieme, conosce il territorio ed è sempre sul pezzo. Può essere un collante? Si". "A sinistra del PD cosa c'è?" domanda impegnativa e provocatoria. "Ad ovest di Paperino" sostenevano Alessandro Benvenuti e Francesco Nuti, era un luogo indefinito in cui crescere lontano dal mondo oppure sopravvivere fino a sera, giorno per giorno.

La risposta. Non la solita sinistra frammentata: "Serve un blocco sociale che deve andare avanti oltre le elezioni, uniti contro uno (Renzi, ndr) che ci farà  fare i precari a vita" il pensiero di un giovane militante.Un altro ex a prendere la parola è Gregorio Malevolti, già presidente della Commissione Mobilità nel governo Domenici: "Renzi ha distrutto i quartieri e mancato l'appuntamento con la mobilita' alternativa, punti determinanti di un programma". Malpezzi in rappresentanza di Rifondazione Comunista provinciale di Firenze: "Non possiamo evitare di darci un percorso unitario, altrimenti trovato il nome poi ci dividiamo.

Non poniamo pregiudiziali sul nome di Grassi, ma dobbiamo uscire dall'orticello. Non vogliamo ottenere un semplice consigliere di opposizione, vogliamo vincere". "Troppi stronzi a sinistra - esordisce un cittadino - sono parole di Renzi al Fatto Quotidiano prima del Ballottaggio. Noi non possiamo perdere la nostra rappresentanza perché altrimenti gli stronzi a sinistra non ci saranno più". Se da una parte gli "organizzati" difendono la propria identità, dall'altra i cittadini ripetono "Chi siamo?" chiedendo una voce comune che manca ufficialmente all'appello.

Sinistra Ecologia e Libertà parla attraverso l'esponente Andrea Tombelli: "Nel 2009 s'è fatta una bischerata ad andare con il PD. Ho sbagliato, lo ammetto. Tommaso lo vedo candidato se slegato dal partito ed in tal caso lo sosterremo come partito, sottoporrò personalmente la proposta all'esame del consiglio federale". Anna Nocentini, ex consigliera di Rifondazione in Palazzo Vecchio: "Io preferirei uno tesserato nel mio partito a Tommaso, che non ha voluto prendere la tessera di Rifondazione per restare libero e poi si è legato a Sel, un partito che oggi non sa neppure se candidarlo o meno.

Voglio sventolare la mia bandiera e coinvolgere i miei solo con molte garanzie alle spalle". Mauro Romanelli, consigliere regionale Sel: "Penso che quello di Grassi sia il nome migliore nel nostro partito che parla anche al PD con la schiena dritta. Ha aperto contraddizioni nella maggioranza ed occorre una spinta importante perché manca poco all'appuntamento. Credo anche io che ci sia necessità di fare un accordo che vada oltre le elezioni". Appoggio alla potenziale candidatura di Grassi arriva anche dai precari degli asili nido di Firenze e dai disabili entrati in conflitto con Matteo Renzi sulle pedonalizzazioni e la gestione dei posti dedicati loro dalla Società Firenze Parcheggi.

Finale. "Ma se domani Sel ponesse il veto, tu Tommaso cosa farai?" Questa l'ultima domanda non trova risposta da parte di un Grassi rimasto tutta la sera nelle ultime file, osservatore silenzioso nel susseguirsi degli interventi. L'assemblea si chiude con aggiornamento a sabato, dopo il pronunciamento di Sel.

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