Amianto in Toscana: troppi morti in assenza del piano di tutela

​Amianto Toscana. Fattori, Sarti e Romanelli (Sì): “2015 anno terribile per i morti nella nostra regione”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 ottobre 2015 14:56
Amianto in Toscana: troppi morti in assenza del piano di tutela

“Sul piano regionale di tutela dell’amianto – dichiarano i Consiglieri Regionali di Sì Toscana a Sinistra Tommaso Fattori e Paolo Sarti – abbiamo presentato una mozione urgente, ottenendo la condivisione di tutte le forze politiche, dal PD alle opposizioni, affinché la Regione rediga, il prima possibile, il Piano per la tutela dall’amianto”. “La mozione andrà in aula nella seduta prevista per il 6 e 7 ottobre”.

“E’ inconcepibile che la nostra Regione, prima in Italia, si sia dotata di una legge all’avanguardia per disciplinare gli interventi per la protezione e bonifica dell’ambiente dai pericoli derivanti dall’amianto, e allo stesso promuovere risparmio energetico, bioedilizia ed energie rinnovabili, e a oggi tutto sia fermo”.

“L’ISPO, istituto per lo Studio e la Prevenzione Oncologica, che, per conto della Regione Toscana, gestisce il Centro dei tumori professionali, ci ricorda che dal 1988 a oggi, sono 1652 i casi di mesotelioma registrati nella nostra regione e che purtroppo il 2015 è un drammatico con decine di nuovi casi di mesotelioma”.

“E’ da marzo 2014 che questo piano doveva essere pronto, e che la Giunta Regionale è inadempiente: la Giunta precedente e, di conseguenza, con meno responsabilità, l'attuale”. “Mi sono fatto l'idea che sia più una remora di dirigenti e funzionari, perché politicamente c’è un consenso unanime, cosa che è accaduta anche in diversi comuni, a cominciare da Sesto Fiorentino - spiega Mauro Romanelli, Consigliere Regionale nella scorsa legislatura, che è stato estensore e primo firmatario della Legge. “Non vorrei però che, in tempi di ristrettezze, ci fosse anche un problema politico a trovare soldi”. “Questo sarebbe grave: rimuovere l'amianto è un fatto di salute pubblica, oltre che una vera, utile, grande opera, che metterebbe in moto una quantità di professionalità, piccole imprese, competenze, a vantaggio del cittadino”.

“La giunta Rossi non deve dunque avere remore a mettere i soldi, perché gli incentivi è già dimostrato che funzionano: quando a livello nazionale il Conto Energia incentivava a rimuovere amianto e a sostituire con fotovoltaico, la quantità rimossa in Toscana passò da una media di 17mila tonnellate annue a una media di 27 mila, quindi un incremento del 60%”.

“Non c’è più tempo da perdere – terminano Fattori, Sarti e Romanelli – per fermare questo killer silenzioso, ci auguriamo che questa volta non ci sia soltanto l’ennesima approvazione da parte dell’aula regionale, ma che finalmente la Giunta applichi la sua stessa Legge, dotandola di adeguati finanziamenti”. “Subito quindi il Piano amianto, con incentivi per i cittadini, per la rimozione, per la sostituzione con rinnovabili, e per tutto quello previsto dalla Legge".

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