Altopascio: educatore discriminato perché gay

Il Comune istituisce la commissione consiliare permanente Uguaglianza, diritti e inclusione sociale. Solidarietà dal Capogruppo regionale di Forza Italia Maurizio Marchetti: «Consiglio comunale straordinario, siamo tutti Marco Dianda». Italia dei Valori: “La nostra solidarietà all'educatore del nido di Spianate, insultato da un genitore”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 luglio 2020 15:35
Altopascio: educatore discriminato perché gay

Il giovane ha raccontato dal suo profilo Facebook di essere stato apostrofato da genitori dei bimbi che seguiva all’asilo nido di Spianate, frazione di Altopascio, come “bravo ma f...”, con la specifica che in quanto gay non avrebbe dovuto svolgere quel tipo di professione.

«Altopascio convochi un Consiglio comunale straordinario per esprimere solidarietà senza se e senza ma al giovane educatore di asilo nido Marco Dianda, il cui lavoro è stato valutato mettendo in mezzo il suo orientamento sessuale. La comunità deve prendere le distanze a livello istituzionale da questo genere di cultura della discriminazione e dell’intrusione nella sfera privata delle persone. Altopascio è un’altra cosa. Se si chiama città del Tau è proprio perché fonda la propria tradizione sulla solidarietà, l’aiuto, la coesione sociale, la tensione verso l’altro senza pregiudizio né distinguo.

Quanto accaduto a Marco è un fatto gravissimo e bene ha fatto a denunciarlo pubblicamente. Anche il Consiglio comunale faccia lo stesso in una seduta straordinaria. A volte il silenzio fa più male delle parole». Lo afferma il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti, che ad Altopascio è Consigliere comunale di Insieme per Altopascio, esprimendo la solidarietà anche come Coordinatore provinciale di Forza Italia a Lucca all’educatore 33enne Marco Dianda.

"I Lavoratori -scrive Domenico Capezzoli coordinatore provinciale dell'Italia dei Valori nella Provincia di Lucca- devono essere giudicati per quello che fanno a livello professionale, e non per orientamento sessuale. Riteniamo continua l’esponente dell’Idv che episodi del genere non debbano accadere. A Marco Dianda va la nostra piena solidarietà. Concordo -conclude Capezzoli- con Michele Massari della Funzione Pubblica Cgil di Lucca, dobbiamo porre senza se senza ma, più attenzione sui problemi dei lavoratori in appalto, che molto spesso non hanno la forza di denunciare questi fatti".

E dire che proprio una Commissione consiliare permanente su uguaglianza, diritti e inclusione sociale: verrà istituita dall’amministrazione D’Ambrosio nel prossimo consiglio comunale di Altopascio, per fare proposte, realizzare iniziative, affrontare i temi più delicati e attuali, soprattutto con percorsi dentro le scuole e nei luoghi della cultura e della formazione, dove discutere di omosessualità, razzismo, disabilità, parità di diritti e uguaglianza.

Ad annunciarlo sono stati l’assessore al sociale, Ilaria Sorini, e il presidente del consiglio comunale, Sergio Sensi. “I diritti si difendono e si affermano ogni giorno - spiegano -. Il pregiudizio e le discriminazioni si combattono ogni giorno. Con azioni e politiche quotidiane, che guardano sempre all’inclusione e al rispetto e non alla bullizzazione o all’isolamento del diverso. Le tante storie di discriminazione che sentiamo e vediamo ogni giorno in Italia, la nostra ostinata volontà di mettere al centro di tutto l’educazione, la scuola e i giovani, con progetti di qualità, come il nostro asilo nido comunale, necessitano di un lavoro costante e quotidiano: per questo motivo riteniamo molto più opportuno ed efficace, anziché fare un consiglio comunale straordinario fine a se stesso, che resterebbe un atto isolato, istituire, per la prima volta nella storia di Altopascio, la commissione consiliare permanente Uguaglianza, diritti e inclusione sociale.

Un luogo vivo, aperto alle associazioni e al territorio, di discussione, confronto e approfondimento, che creeremo nel prossimo consiglio comunale. Sarà quella l’occasione per esprimere nuovamente la nostra solidarietà a Marco Dianda”. “La prima persona ad aver espresso pubblicamente solidarietà è stata Sara D’Ambrosio, sindaco di Altopascio - aggiungono -. E l’ha fatto forte di una storia politica e di un’azione amministrativa che affonda i propri valori nell’uguaglianza, nel rispetto, nell’inclusione, nell’impegno ostinato affinché si possano sempre affermare e tutelare i diritti di tutti.

E per farlo servono azioni e proposte concrete, non strumentalizzazioni e uscite pensate per due ore di celebrità”.

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