Alto Mugello: l'ultima neve di primavera

Dopo la pioggia di ieri, l'allarme degli agricoltori: «Se stanotte scendiamo di nuovo sotto zero, sarà il disastro». Miari Fulcis: «Dalle viti agli olivi, passando per il settore ortofrutticolo: le produzioni non si salveranno»

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 maggio 2019 14:45

Firenze, 6 maggio 2019– La neve sull'Appennino. La Protezione della Città Metropolitana di Firenze, impegnata nella sorveglianza del maltempo, ha registrato stamani alcune immagini sulla Sp 74, all'altezza di Marradi, nella territorio città metropolitana di Firenze. Anche per oggi, lunedì 6 maggio, la Prociv Metropolitana segnala codice giallo per rischio neve in Alto Mugello.

In Toscana è allarme gelo e la tensione è altissima tra gli agricoltori. Dopo le nevicate a bassa quota di ieri, gli occhi ora sono puntati sulle temperature delle prossime ore. «Se stanotte la colonnina di mercurio scenderà di nuovo sotto lo zero, sarà un disastro» afferma Francesco Miari Fulcis, presidente di Confagricoltura Toscana.

Le temperature in picchiata stanno mettendo in serio pericolo tutto il settore agricolo. Un'anomalia climatica, che non si verificava dal 6 maggio 1957 e che torna esattamente dopo 62 anni rischiando di colpire duramente le produzioni toscane nel momento più delicato, quello delle fioriture e delle germogliazioni.

«Se la perturbazione di origine artica nelle ore notturne non ci darà una tregua, tutte le nostre coltivazioni saranno danneggiate in maniera irreparabile. Questo significa che non solo perderemo le produzioni ortofrutticole, ma che anche viti e olivi subiranno le conseguenze del gelo in una fase cruciale del loro sviluppo. E i produttori si ritroveranno in ginocchio».

Ieri la pioggia non ha interrotto la 37° edizione dell'Itf Under 18 Città di Prato. A dimostrazione che l'organizzazione è il fiore all'occhiello di questo evento si sono giocate ben 48 partite di qualificazione grazie al supporto dei circoli di Prato che hanno messo a disposizione le loro strutture per far giocare i giocatori provenienti da ben 30 nazioni.

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