Alloggi Erp: su possesso camper decidono i comuni

Circolare esplicativa della Giunta regionale dopo un caso emerso a Prato lo scorso agosto: una signora aveva perso l'assegnazione per un alloggio popolare perché proprietaria di un camper che viene utilizzato per trasportare il figlio affetto da una grave disabilità

Redazione Nove da Firenze
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16 ottobre 2019 15:08
Alloggi Erp: su possesso camper decidono i comuni
foto Agenzia Dire

(DIRE) Firenze, 16 ott. - Il divieto di possesso di natanti o imbarcazioni a motore o a vela e di autoveicoli con potenza superiore ai 110 cavalli per gli inquilini delle case popolari, sancito nella legge regionale sull'Erp, vale soltanto per i beni acquistati successivamente all'entrata in vigore della norma. In ogni caso l'amministrazione comunale può valutare una deroga in presenza di motivazioni specifiche. 

Lo specifica una circolare esplicativa approvata, su proposta dell'assessore alla Casa, Vincenzo Ceccarelli, nel corso dell'ultima seduta della Giunta regionale toscana. Il chiarimento si è reso necessario a seguito di un caso emerso a Prato lo scorso agosto di una signora di 53 anni che aveva perso l'assegnazione per un alloggio popolare perché proprietaria di un camper. Un mezzo che nel suo caso, però, non era sintomatico di un benessere economico, ma di un incomprimibile bisogno familiare: il camper viene utilizzato per trasportare il figlio affetto da una grave disabilità. Il Comune, dopo aver applicato la normativa e aver revocato l'assegnazione, ha cercato di rimediare al problema anche sulla base di un intervento promesso in merito dalla Giunta regionale, concretizzato appunto con l'approvazione della circolare.

"Abbiamo ritenuto necessario intervenire - spiega Ceccarelli - per fare definitiva chiarezza, a vantaggio dei Comuni, su una norma contenuta nella nuova legge regionale sulla casa. Con questi chiarimenti sgombriamo il campo dai dubbi circa la possibile retroattività della norma". 

Ciò premesso, aggiunge, "abbiamo anche confermato che la ratio utilizzata è quella di lasciare uno spazio discrezionale alle amministrazioni comunali, nel trattare i casi di decadenza, in considerazione del fatto che il Comune e' l'ente di prossimità per i cittadini e quindi maggiormente a conoscenza delle situazioni delle famiglie interessate".(Cap/ Dire)

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