La Festa del Grillo vetrina per la biodiversità

Alle Cascine nasce una nuova oasi naturalistica con l‘"hotel per gli insetti". De Zordo: "Raccapricciante la decisione di ripristinare le gabbiette con gli animali vivi"

Nicola
Nicola Novelli
08 aprile 2014 15:40
La Festa del Grillo vetrina per la biodiversità

Con una deroga speciale ieri, nell'ultima seduta del consiglio comunale di questa legislatura in cui si doveva votare il regolamento comunale per la tutela degli animali, su richiesta di numerosi consiglieri si è deciso di ripristinare la Festa del Grillo che tradizionalmente si svolgeva nel giorno dell'Ascensione al Parco delle Cascine. Era stata abolita nel precedente regolamento per la tutela degli animali, poiché la chiusura nelle gabbiette era considerata maltrattamento. Nel nuovo, vi è l'obbligo, con un sotto-emendamento connesso alla deroga, di liberazione dell'animaletto entro 3 giorni dalla festa.D'altra parte alle Cascine è nato il primo “bugs hotel” della città: un ‘albergo degli insetti’ che offre rifugio ai piccoli amici della natura quali coccinelle, lumache, farfalle e tanti altri amici delle piante e dell’ecosistema.

Le casette di legno dedicate ai piccoli animali fanno parte dell'oasi di 200 metri quadri inaugurata stamani dall’assessore all’Ambiente Caterina Biti, uno spazio improntato alla biodiversità, con uno stagno ed alberi in grado di attrarre determinate specie di uccelli. L'oasi si inserisce all'interno del percorso naturalistico delle Cascine, ed è stata realizzata grazie al lavoro dei ragazzi seguiti dal Centro di Giustizia Minorile, che, come già accaduto per le aiuole di piazza Beccaria, hanno lavorato a stretto contatto con i giardinieri del Comune di Firenze e riscattano se stessi, trovando la possibilità di accedere ad una formazione professionale e di offrire un gesto di riconciliazione con la città. L’inaugurazione dell’hotel ‘per insetti’ è stata l’occasione per l’assessore Biti per tornare sulla decisione del consiglio comunale, che nella seduta di ieri ha votato una mozione per il ritorno della festa del Grillo alle Cascine.

“E' ovvio che un'amministrazione che ha fatto della biodiversità una priorità, non può pensare di fare la stessa festa del Grillo di 20 anni fa – precisa l’assessore - Sarà quindi l'occasione per attualizzare questa tradizione, trasformandola in una grande opportunità per promuovere e far conoscere la biodiversità della nostra città”. Quanto alla nuova oasi, Caterina Biti ha aggiunto che “si tratta di un tassello fondamentale per ripristinare la biodiversità all'interno delle Cascine, e costituisce un altro passo per riqualificazione del parco più amato dai fiorentini, sul quale l’amministrazione sta investendo moltissimo.

Una iniziativa che ha ancora più valore, essendo il risultato concreto dell’impegno dei giovani che hanno intrapreso un percorso di recupero”. L'intervento fa parte del progetto CREI, finanziato dalla Provincia di Firenze, e nasce dalla collaborazione tra CGM, Comune di Firenze, Istituto Apab, che ha curato la parte formativa, e l'Università di Firenze.“Il mio voto contrario - e di soli altri tre consiglieri - non è stato sufficiente ad evitare la vergognosa decisione del consiglio comunale fiorentino di ripristinare la Festa del Grillo sfruttando a fini commerciali la presenza di animali vivi in gabbietta.

Animali, i grilli, rapiti dal loro habitat naturale e lasciati a frinire per giorni e giorni fino alla loro morte in gabbie di plastica, prima durante la festa e poi nelle abitazioni dei fiorentini che si dichiarano 'affezionati' a tale tradizione”. Questo il commento di Ornella De Zordo. “Ed è vergognoso che i consiglieri comunali che hanno votato a favore del ripristino di tale assurdità lo abbiano fatto in nome di un consenso becero e qualunquista - ha aggiunto De Zordo -.

In nome della 'tradizione' e del 'folklore', a quanto pare uniche fonti di cultura per chi - anche dentro Palazzo Vecchio - non ha la capacità di vivere e gli strumenti per comprendere una modernità portatrice di diritti anche per gli animali. Bene ha fatto la Lav quindi a chiedere che l'amministrazione fiorentina ripensi tale decisione e ripristini la più moderna consuetudine che per 15 anni ha proibito lo sfruttamento dei poveri grilli all'interno delle gabbiette”.

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