Allarme ungulati: "Campagne devastate. Emergenza va gestita"

A settembre dal 25 al 27 censimento dei cervi e wolf-howling per l’ascolto dei lupi nelle Foreste Casentinesi. Iscrizioni entro il 10 settembre

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 agosto 2014 16:42
Allarme ungulati:

TOSCANA - Chiusi lancia l’allarme ungulati. Le campagne sono devastate, occorrono scelte e persone diverse. “Come assessore con delega all’attività venatoria non posso che condividere la preoccupazione degli agricoltori e dei cacciatori per il sovrappopolamento degli ungulati nel nostro territorio e in generale in tutta la Provincia di Siena. Il sudore della fronte ed i grandi sacrifici necessari al lavoro dei campi non possono essere spazzati via da una gestione venatoria inadeguata ed inefficiente. È l’ora di dire basta, è l’ora di cambiare". Con queste parole l’assessore del Comune di Chiusi Juri Bettollini sposa le preoccupazioni più volte manifestate da Coldiretti, Confagricoltura e Cia e allo stesso tempo lancia l’allarme ungulati anche nel territorio chiusino.

Anche a Chiusi, infatti, intere piantagioni rischiano di essere spazzate via dall’elevato numero di ungulati (cinghiali e caprioli) che nell’ultimo anno è cresciuto a dismisura andando ben oltre a quanto il territorio agricolo può sopportare. Se è pur vero che da sempre in Toscana ed anche in Provincia di Siena a causa dell’enorme patrimonio agricolo/forestale (pari a circa il 96% della superficie totale) il problema ungulati è sempre stato presente, è anche vero che nell’ultimo anno, secondo le organizzazioni agricole il fenomeno si è intensificato a causa di una gestione faunistiche non adeguata  alle esigenze del territorio senese. Posizione che trova pieno accordo nel pensiero dell’assessore Bettollini.

“Non dobbiamo inventarci la luna – dichiara l’assessore Bettollini – ma semplicemente prendere ad esempio quello che fanno i nostri vicini di casa come Arezzo, Grosseto e Firenze e addirittura in Umbria territorio a noi confinante, ma con leggi regionali diverse e con molti meno problemi dei nostri. Se gli ungulati sono cresciuti nel numero la responsabilità è semplicemente di una gestione inefficiente e di una politica lontana dalle esigenze del territorio. Come assessore e anche come dirigente del Partito Democratico di Siena esprimo la mia più assoluta vicinanza alle associazioni di categoria degli agricoltori e dei cacciatori e chiedo con forza che si possa tornare  ad applicare gli strumenti dell’articolo 37 della legge regionale che consentivano interventi di  contenimento  riconoscendo un ruolo importante al cacciatore.

Il mondo dell’agricoltura, della caccia, dell’ambiente  e soprattutto della politica devono tornare oggi a dialogare insieme ristabilendo quell’equilibrio che fino a poco tempo era riconosciuto come un valore aggiunto del territorio senese. E’ impensabile infatti che in un momento di grande difficoltà economica  per tutti, si debbano utilizzare soldi pubblici per stanziare indennizzi agli agricoltori danneggiati da veri branchi di cinghiali e caprioli non gestiti a priori.

Gli agricoltori devono poter lavorare serenamente e godere del frutto del proprio sudore. Personalmente chiederò un impegno serio alla Provincia e al Partito Democratico da sempre vicino a questa tematica in primis con il suo segretario provinciale Niccolò Guicciardini. Fino ad un anno fa la Provincia di Siena faceva della politica venatoria un esempio per tutta la nazione mentre adesso siamo messi alla berlina dai più e questo trattamento non ce lo meritiamo, così come gli agricoltori non meritano di essere presi in giro da norme assurde create da persone che non sanno dove mettere le mani su questo argomento e che con le proprie scelte si sono rese complici della distruzione di mesi di duro lavoro.

Nella nomina della nuova Governance della Provincia tutto questo dovrà essere preso in seria considerazione al pari di altre importante tematiche e non lasciato a margine come se fosse un argomento lontano dagli interessi di tantissimi cittadini dei nostri territori. Da Chiusi parte quindi la proposta di formare subito un tavolo di lavoro con tutti i soggetti istituzionali e politici interessati così da risolvere la questione il prima possibile; ne va della sopravvivenza del nostro territorio e della credibilità di tutto il sistema".

Approfondimenti

 Il Comune di Chiusi è dunque pronto a schierarsi in prima fila sostenendo e restando vicino a tutto il mondo agricolo gravato oltre che dalla crisi anche dalla calamità di animali selvatici che fanno razzìa nei campi di tutta la Provincia. Oltre all’agricoltura il fenomeno dell’aumento degli ungulati è particolarmente sensibile anche per la potenziale pericolosità legata allo sconfinare di animali lungo le strade asfaltate e trafficate delle nostre zone e che purtroppo con gli incidenti provocati quasi giornalmente riempiono le pagine di cronaca dei giornali. In Toscana da una recente stima effettuata dalla Regione sarebbero presenti circa 400.000 ungulati. Numeri così elevati che non possono non porre agli organi competenti il problema della gestione che non può e non deve causare danni alla coltivazioni né  tantomeno essere causa di incidenti stradali a volte purtroppo mortali.

Sempre in tema di animali, ma stavolta quelli che vivono nelle Foreste Casentinesi, torna a fine settembre il censimento dei cervi e l’esperienza di wolf-howling per l’ascolto dei lupi.Si svolgerà nel Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, dal 25 al 27 settembre prossimi, un intenso fine settimana all’insegna della Natura, che vedrà giungere nell’area protetta tosco-romagnola centinaia di censitori da tutto il territorio nazionale per l’ormai tradizionale censimento del cervo al bramito.

Si tratta dell’ennesima collaborazione tra l’Ufficio Pianificazione dell’Ente Parco, il CTA del Corpo Forestale, l’UTB di Pratovecchio, l’URCA di Arezzo, le Unioni dei Comuni del Casentino e del Valdarno – Valdisieve, le Amministrazioni provinciali di Arezzo, Forlì – Cesena e Firenze, l’Associazione “Amici del Parco”, con il coordinamento generale di D.R.E.Am. Italia.Uomini e donne di tutte le età, appassionati, studiosi o semplici curiosi, si immergeranno per tre giorni nella meravigliosa natura del Parco per conteggiare, penna bussola e torcia alla mano, i richiami d’amore del principe della foresta.

Durante le giornate di censimento, in attesa delle sessioni di ascolto serale, si alterneranno, su entrambi i versanti, interessanti eventi paralleli di formazione e divulgazione, il cui programma sarà presto ufficializzato.Un programma dalle mille sfaccettature naturalistiche, dunque, che vedrà il suo apice quando, in via sperimentale e sulla scia dell’esperienza positiva dello scorso anno, saranno predisposti nel Parco alcuni punti d’emissione dei richiami di wolf-howling per ascoltare e monitorare gli ululati di risposta dei branchi di lupi presenti.

Un’emozione incredibile, per tutti i censitori presenti e dislocati in foresta, e un’importante testimonianza per conoscere sempre meglio numeri e abitudini del predatore n°1 del Parco. I risultati saranno poi al vaglio della Direzione del Parco che, assieme al CTA del Corpo Forestale dello Stato, li confronterà e integrerà con i campionamenti e gli studi di lungo corso svolti in oltre un decennio di monitoraggio continuo. L’attività s’inserisce infatti in un quadro di sorveglianza sistematica e rilevamento dei rischi attraverso l’individuazione dei siti riproduttivi dei branchi, specialmente in zone dove maggiore è la presenza dell’uomo e delle sue attività, che ha portato negli anni scorsi alla cattura e successivo monitoraggio con radio-collare di ben due lupi nell’ambito del progetto Life Wolfnet, che proseguirà con la versione 2.0 finanziata dal Ministero dell’Ambiente.Le iscrizioni, per le quali è previsto un tetto massimo in corso di definizione, scadranno il 10 settembre prossimo.

Il portale per l’iscrizione è sempre http://cervo.parcoforestecasentinesi.it, mentre per maggiori informazioni si può scrivere a cervo@parcoforestecasentinesi.it. Anche quest’anno, in supporto al censimento, opereranno dal 22 al 28 settembre i ragazzi e le ragazze del turno speciale di volontariato, dando una grossa mano nella gestione e realizzazione dell’evento.

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