Alla Caffetteria delle Oblate di Firenze incontri letterari con scrittori emergenti

Che cosa stimola uno scrittore a raccontare una storia di rapimenti e omicidi? David Masini e Mario Pini, scrittori fiorentini incontrano i lettori

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 settembre 2019 11:09
Alla Caffetteria delle Oblate di Firenze  incontri letterari con scrittori emergenti

Perché scegliere Firenze per ambientarci un romanzo un po' giallo e un po' noir? Questa e altre domande saranno il punto di partenza per una conversazione letteraria con due scrittori fiorentini che nella loro città hanno deciso di ambientare il proprio romanzo.

Gli incontri a ingresso libero si svolgeranno alla Caffetteria delle Oblate, in collaborazione con “Officina delle parole” il contenitore culturale fiorentino che promuove gli scrittori emergenti, organizza laboratori di scrittura creativa ed eventi culturali legati ai libri.

Protagonista del primo incontro, giovedì 26 settembre alle 19, sarà lo scrittore David Masini, autore di "Bambole”, suo secondo romanzo dopo il successo de "Il Samurai".

Il commissario Valerio Giovetti, Val per gli amici, indaga su una serie di rapimenti e omicidi, avvenuti a Firenze, ai danni di giovani adolescenti, poco più che bambine. Il suo braccio destro, il collega Ghigo, lo accompagna nell'indagine e insieme seguono ogni pista plausibile. Dall'altra parte dell'oceano, John Gambetti, serial killer assoldato dalla mafia italo-americana, ossessionato dal gentil sesso, è l'esecutore materiale di omicidi efferati in giro per il mondo. I due, così diversi, sono in realtà legati da un passato comune che li porterà alla fine a incontrarsi.

I personaggi di Masini fanno parte della schiera degli oppressi, dei vincenti, degli assettati di vendetta o al contrario di giustizia. Mai scontati, sono figure a tutto tondo che escono dalla penna dell'autore in maniera istintiva. Le vicende raccontate s’incrociano perfettamente in una geografia universale, che va da Firenze, a New York, dal Texas al Sud Africa.

L'autore ci porta ancora una volta nel suo mondo noir, fatto di scie di sangue, sesso e sete di giustizia. Con disinvolta abilità narrativa ci racconta di vittime e carnefici, deplorando le disumane perversioni e il male che domina la società odierna. Un thriller psicologico a tinte forti per un lettore in cerca di storie avvincenti.

Il secondo appuntamento, venerdì 11 ottobre alle 19, sarà con l’esordiente Mario Pini, e la sua opera prima “Alle tre di notte” pubblicato da Nicomp Editore. Proprio dalla frequentazione del laboratorio di scrittura creativa “Officina delle parole” emerge la vena artistica di Mario Pini che decide di cimentarsi con il suo primo romanzo, un giallo noir che vedrà Firenze protagonista assoluta della storia.

A Firenze una nera figura pedala solitaria nel buio di una strada deserta. Massimo, il protagonista, sta andando incontro a un'esperienza intrigante e pericolosa, che lo metterà a confronto con le paure dell'uomo comune. Sarà così che ripercorrerà i fatti salienti della sua vita. I ricordi del funzionario di Polizia Tullio, suo conoscente, gli faranno scoprire un coacervo di eventi legati alla sua compagna Anna. Il passato sarà riletto sotto una nuova luce.

La vicenda è ambientata a Firenze ma pesca in un passato palermitano saturo di mafia che accompagnerà l’intero sviluppo della storia. Quattro fasi della narrazione guidano il lettore in diversi tempi e luoghi non necessariamente, come ci ha insegnato Quentin Tarantino, nella giusta sequenza cronologica.

Giovedì 26 settembre, ore 19

Bambole (David Masini)

Venerdì 11 ottobre, ore 19

Alle tre di notte (Mario Pini)

Caffetteria delle Oblate

Via dell’Oriuolo 24, Firenze

II° piano (ingresso libero)

Aperitivo dalle 19

Info: officinadelleparole@gmail.com _ Pagina Fb @officinadelleparole

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