Alberi a Firenze: una risorsa, o un problema?

Una collaborazione tra la Società Toscana di Orticoltura e il LaMMA per prevenire i danni. Arianna Xekalos, Daniele Bellucci e Angelo Spensierato (M5S): "I giardini di Bellariva e di via Venosta sono ormai abbandonati a sé stessi"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 novembre 2018 12:40
Alberi a Firenze: una risorsa, o un problema?

La recente ondata di forte maltempo in Italia, con la caduta di alberi in molte città, ha sollevato un’eco mediatica considerevole ma ha anche evidenziato una percezione distorta del problema delle alberature urbane. Il problema della presenza di alberi nei centri abitati esiste, ma non è di per se stesso un’emergenza, mentre lo è quella di mettere a punto piani pluriennali di gestione e rinnovamento per affrontare in modo proattivo e preventivo eventuali situazioni a rischio. A questo proposito, la Società Toscana di Orticultura ha pensato di intraprendere una campagna di "citizen science" in collaborazione con il LaMMA, con il supporto scientifico del Prof.

Francesco Ferrini (Ordinario di Arboricoltura ornamentale all'Università di Firenze) e il contributo tecnico dello Studio Bellesi Giuntoli di Firenze. In base a questo progetto, si chiederà ai cittadini di Firenze /della Toscana di comunicare informazioni inerenti ai loro alberi caduti durante eventi meteo di particolare intensità, come quello di alcuni giorni fa. L' iniziativa si protrarrà ovviamente negli anni e grazie ai dati raccolti in collaborazione con i cittadini, verrà elaborato un database su cui si potranno fare una serie di approfondimenti scientifici per individuare quali sono le specie arboree più adatte per resistere ai cambiamenti climatici, le migliori cure da adottare per rendere gli alberi più sani e robusti, le migliori collocazioni per limitare l'impatto di eventuali crolli, ecc.

Lo scopo della campagna è quello di mettere la competenza scientifica e la tecnologia al servizio della corretta manutenzione degli alberi in città, che sono fondamentali per il benessere degli abitanti ma devono al tempo stesso essere monitorati con attenzione a causa dei sempre più frequenti eventi climatici estremi.

Il Presidente della Società Toscana di Orticultura, Alberto Giuntoli, ha dichiarato: "Gli eventi degli ultimi giorni hanno fatto sì che alcuni giornali parlassero di alberi killer ma questa non è assolutamente una visione corretta né scientificamente valida. Bisogna però che le amministrazioni si impegnino a fare prevenzione e per questo motivo abbiamo pensato che fosse utile dare il nostro supporto di conoscenze tecniche e scientifiche, collaborando con altre istituzioni come il LaMMA e l’Università di Firenze e con professionisti come lo Studio Bellesi.

L'approccio della citizen science mi sembra inoltre molto adatto in questo caso perché da un lato permette di avere un quadro capillare della situazione in tutte le zone della Toscana e dall'altro coinvolge i cittadini, che sono i primi ad essere interessati dal buono o cattivo mantenimento degli alberi in città".

Tutti coloro che vogliono partecipare alla iniziativa perché hanno avuto un albero caduto a causa di un evento meteorico estremo potranno scrivere una e-mail a: presidente@societatoscanaorticultura.it e gli verrà mandato un link/scheda da riempire. Oppure, da lunedì 12 novembre, sarà possibile collegarsi direttamente in una apposita sezione del sito della Società Toscana di Orticultura.

Lo scorso 8 novembre in Commissione Ambiente del Comune di Firenze è passata, con nove voti a favore più tre astenuti dell’opposizione ed un solo emendamento, la mozione n. 1798 per “un censimento delle alberature le cui radici alterano la pavimentazione stradale”. Tale esito conferma la presentazione del progetto per la linea 3 della Tramvia, all’incontro pubblico nelle settimane scorse al Teatro Reims, in cui è stato annunciato l'abbattimento degli alberi lungo l'asse viario Viale Giannotti-Viale Europa.

"Chi amministra e chi governa a Palazzo Vecchio considera le alberature urbane un problema ed un ostacolo, e non una risorsa ed un bene comune, un filtro per gli inquinanti, un antidoto alle temperature torride -intervengono da Coordinamento Cittadino Tutela Alberi e Italia Nostra Firenze- Inoltre, è altrettanto grave che siano gli alti dirigenti a dettare la linea politica al Sindaco e a decidere, senza alcuna competenza in merito, di cosa fare del verde pubblico. Anche il Consiglio Comunale e i suoi organi di indirizzo come le commissioni sono relegati ad organi di mero supporto a quanto deciso da alti funzionari e dalla Giunta. Ciò che attiene alla politica non compete ai tecnici dirigenti.

A riprova di ciò, grande è stato l’imbarazzo che ha colto nell'aula del Consiglio Comunale l’Assessore Alessia Bettini al question time del 22 ottobre scorso. Ella ha dovuto ammettere gli errori, ripetuti e palesi, che i tecnici del Comune hanno compiuto classificando decine di alberi come pericolosi (vedasi DD 04900 del 6 luglio 2018), quando i tecnici che il Comune stesso aveva incaricato nel recente passato, dicevano che quegli stessi alberi erano solo da monitorare, ma erano sostanzialmente in buone condizioni (classi B e C).

Tutto questo è attribuibile ad una semplice svista? Risulta veramente sconcertante che un Consiglio Comunale e il suo organo operativo in merito, cioè la Commissione Ambiente, invece di occuparsi del monitoraggio dei danni fatti dalle radici degli alberi alle sedi stradali, non senta il bisogno di analizzare il quadro sopra riportato, e non si preoccupi del fatto che in questa città esiste un semplice regolamento delle Alberature urbane approvato nel dicembre del 2016 che ancora oggi non ha un regolamento attuativo; non si preoccupi del fatto che questa città non ha un Piano del Verde richiesto dalle leggi che regolano il Governo del territorio e soprattutto non si preoccupi dei criteri con cui il Sindaco di Firenze dovrà rispondere all’obbligo, ormai non più eludibile, di redazione, entro la fine del presente mandato, del Bilancio del Verde Urbano di Firenze conformemente a quanto richiesto dalla Legge 10/2013. Un’amministrazione che vede negli alberi un grave problema da eliminare e non una insostituibile risorsa sanitaria, ambientale e paesistica, non può che agire come sta agendo.

I danni provocati dagli eventi meteorologici di questi ultimi giorni mettono sempre più in risalto come, a 180-200 km/h di velocità del vento, nessun albero, nessun traliccio metallico e forse nessun palo della Tramvia potrà resistervi! Purtroppo non è possibile il rischio zero, e tanto meno gestirlo, soprattutto quando la competenza sul verde pubblico è dispersa tra quartieri ed assessorati, senza una chiara e semplice trasparenza amministrativa, come è invece in altri Paesi europei". 

All’European Green Capital Award del 2018 ovviamente nessuna città italiana è stata candidata. Torino è una tra le città più alberate al mondo (unica italiana) secondo il Green View Index (2018). Firenze invece sembra essere in controtendenza con le green city policies del resto del Mondo.

“Abbiamo portato all’attenzione dell’Amministrazione Comunale due giardini del quartiere 2 che, versando in stato di totale degrado e incuria, hanno bisogno di urgente attenzione, i giardini di Bellariva e in Via Venosta. Nel primo non ci sono più giochi per bambini, sono rimaste solo due altalene, uno scivolo grande ed uno piccolo, mentre le altalene per i bambini più grandi sono transennate perché pericolanti e alcune panchine distrutte. L’anno scorso tra i giochi c’era anche un asinello che è stato rotto, rimosso e mai più sostituito. I giardini in via Venosta invece sono totalmente privi di qualsiasi gioco, nonostante sia molto frequentato da diversi bambini, che si ritrovano il pomeriggio lì dopo la scuola” commentano Arianna Xekalos, Capogruppo del Movimento 5 Stelle, insieme a Daniele Bellucci e Angelo Spensierato, consiglieri del Quartiere 2 del Movimento 5 Stelle “Dopo aver ricevuto diverse segnalazioni sullo stato in cui versano questi giardini, insieme ad Angelo e Daniele, consiglieri del quartiere 2, abbiamo fatto un sopralluogo che ha confermato quanto ci era stato denunciato” - continua Xekalos - “Nel frattempo alle due interrogazioni che abbiamo presentato, l’Assessore all'ambiente ci ha risposto che i giardini di Bellariva e quelli di via Venostasono oggetto di regolare manutenzione ordinaria al pari delle altre aree verdi del Quartiere” Se con questa risposta voleva rassicurarci non ci è riuscita affatto.

Se è così che curano tutti i nostri giardini siamo messi proprio male” “Entrambi i giardini necessitano di urgente manutenzione sul verde e nuovi giochi per bambini. In più, i giardini di Bellariva vengono lasciati aperti tutta la notte, restando così in balia di personaggi di vario tipo che la rendono terra di nessuno; mentre i giardini di via Venosta sono situati a ridosso dell’area bus e privi di recinzione” - concludono Spensierato e Bellucci - “Nel giardino di via Venosta ci sono dei bagni pubblici la cui gestione è lasciata alla libera improvvisazione di chiunque.

Sarebbe il caso che l’amministrazione, visto l’appalto milionario per la gestione di dieci bagni considerati “turistici” si occupasse anche dei bagni periferici”

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