Agricoltura Bio: in fuga dalla Toscana dei pesticidi

Aboca delocalizza in Marocco le piantagioni per la mancanza di garanzie sulla purezza del prodotto

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 novembre 2015 11:53

Come poter produrre agricoltura biologica, quando sui terreni confinanti si usano i pesticidi chimici? A questa domanda ha provato a rispondere l'imprenditore Mercati e la risposta è stata: ce ne andiamo."Non si vogliono eliminare i pesticidi in agricoltura? Va bene, vorrà dire che qui in Alta Valle del Tevere manterremo soltanto la parte relativa alla trasformazione dei prodotti, perché in queste condizioni ci troviamo costretti a spostare altrove le coltivazioni.

Purtroppo, i sindaci e l'economia locale non ci ascoltano" Valentino Mercati, presidente di Aboca spa lo ha detto durante il Convegno tenutosi a Città di Castello e promosso da Cittadinanza Attiva e Tribunale per i diritti del malato "Tabacco e territori biologici tra sviluppo rurale e diritti. La conversione si può... e conviene a tutti".Aveva tentato la strada del dialogo con le istituzioni della valle che dall'Emilia attraversa la Toscana e finisce in Umbria, poi è passato alle azioni di diffida verso gli agricoltori confinanti, ma senza ottenere appoggio dai comuni e senza esito alcuno sul miglioramento della situazione.

Oggi, mentre guarda alla più benevola Valdichiana tra le province di Siena ed Arezzo, Mercati è intenzionato a spostare la produzione in Marocco.In una superficie di circa 1000 ettari, che include terreni in pianura e collina tra Toscana, Umbria ed Emilia Romagna, Aboca coltiva circa 70 specie di piante medicinali e per le materie prime non compatibili con il nostro ambiente controlla, segue e certifica rigorosamente i fornitori esterni.Aboca è Agricoltura Biologica dal 1978, quando non esistevano in Europa e in Italia modelli al riguardo, né alcun riferimento legislativo.

La lunga esperienza nel settore e la grande quantità di innovazioni apportate, fanno di Aboca uno dei massimi riferimenti  per la coltivazione di piante medicinali con le tecniche dell’Agricoltura Biologica. Il ciclo produttivo agricolo che parte dal seme e finisce con la raccolta ed essiccazione della pianta fornisce una materia prima di grande qualità, selezionata, garantita da omogeneità e standardizzazione delle coltivazioni e dalla non presenza di pesticidi e inquinanti.

Aboca coltiva seguendo le G.A.P. (Good Agricultural Practices), regole validate a livello internazionale da applicare ai processi produttivi agricoli con lo scopo di garantire una materia prima sicura. Queste pratiche tengono in considerazione la sostenibilità economica, sociale e ambientale. Tutti i processi produttivi agricoli e di trasformazione inoltre sono svolti in modo da ottenere prodotti naturali e biologici, garantiti, controllati e certificati dal CCPB (Consorzio per il Controllo dei Prodotti Biologici). Tutta la produzione segue il metodo dell’Agricoltura Biologica disciplinato a livello comunitario dal Regolamento CE 834/2007 ed è costantemente monitorato dall’Area Qualità.

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