Agricoltura: € 4 milioni dalla Regione per la coltivazione di montagna

Allevamento: 4,6 milioni per le razze animali a rischio di estinzione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 aprile 2016 21:09
Agricoltura: € 4 milioni dalla Regione per la coltivazione di montagna

FIRENZE - Quattro milioni di euro sono stati stanziati dalla Regione Toscana per l'annata 2016 come "indennità compensative in zone montane". Grazie a questa misura (13.1 del Programma di Sviluppo Rurale) è possibile erogare un premio per ciascun ettaro di superficie agricola coltivata che sia situato all'interno del perimetro considerato "area montana". La perimetrazione è consultabile al link: 

http://www502.regione.toscana.it/geoscopio/zonesvantaggiate.html - solo zone montane.

Il premio massimo concedibile è di 150 euro ad ettaro ed è necessario che sulle zone interessate sia condotta attività agricola. Le domande di aiuto devono essere presentate sul sistema informatico di Artea, nell'ambito della Dichiarazione Unica Aziendale (Dua), entro il 16 maggio 2016. Il testo del bando e del decreto che lo approva (Decr. Dir n. 1627 del 07/04/2016) sono pubblicati dal 13 aprile 2016 sul BURT il bollettino ufficiale della Regione e sono consultabili al link:

http://www301.regione.toscana.it/bancadati/atti/DettaglioAttiD.xml?codprat=2016AD00000002125

"Si tratta di un aiuto importante – ha commentato l'assessore all'agricoltura e alla montagna Marco Remaschi – volto a sostenere l'attività agricola in aree particolarmente difficili, dove il presidio dell'uomo è particolarmente importante per garantire la conservazione del territorio e prevenire il dissesto idrogeologico. E' giusto che questi agricoltori, che operano in zone poco redditizie, abbiano il sostegno pubblico perché svolgono una funzione preziosa per tutta la comunità."

La Regione Toscana ha stanziato 4,5 milioni di euro per contribuire alla salvaguardia di alcune razze animali considerate in via di estizione. Si tratta di 6 razze bovine (Romagnola, Maremmana, Calvana, Pisana, Garfagnina e Pontremolese) una suina (Cinta), 6 razze ovine (Appenninica, Zerasca, Pomarancina, pecora dell'Amiata, Garfagnina Bianca, Massese) una caprina (capra della Garfagnana), 3 equine (cavallo Maremmano, cavallo Appenninico, cavallo Monterufolino) e una asinina (asino dell'Amiata). Per il primo anno sono stati previsti 900 mila euro. Sul BURT (il Bollettino ufficiale della Regione) del 13 aprile sono stati pubblicati il decreto (Decr.

Dir n. 1487 del 01/04/2016) e il relativo bando a valere sulla misura 10.1.4 del Programma di Sviluppo Rurale "Conservazione di risorse genetiche animali per la salvaguardia della biodiversità". La misura prevede che venga erogato un premio a Unità di Bestiame Adulto (UBA) per il mantenimento di riproduttori appartenenti a razze autoctone minacciate dal rischio di abbandono per 5 anni, a partire dalla scadenza della presentazione delle domande. Il premio per ogni capo adulto (euro/UBA) sarà così ripartito: Suina Cinta (200); Bovina Romagnola (200); Bovina Maremmana (300); Bovina Calvana (400); Bovina Pisana (400); Bovina Garfagnina (400); Bovina Pontremolese (500); Ovina Appenninica (200); Ovina Zerasca (300); Ovina Pomarancina (300); Ovina Pecora dell'Amiata (400); Ovina Garfagnina Bianca (400); Ovina Massese (200); Caprina Capra della Garfagnana (250); Equina Cavallo Maremmano (200); Equina Cavallo Appenninico (200); Equina Cavallo Monterufolino (400); Asinina Asino dell'Amiata (200). Le domande di aiuto devono essere presentate sul sistema informatico di ARTEA, nell'ambito della Dichiarazione Unica Aziendale (DUA), entro il 16 maggio 2016. Il testo dell'atto è consultabile al link:

http://www301.regione.toscana.it/bancadati/atti/DettaglioAttiD.xml?codprat=2016AD00000001855

"Abbiamo previsto un sostegno importante, perché 4 milioni e 600 mila euro non sono pochi in tempi come questi – commenta l'assessore all'agricoltura Marco Remaschi – convinti come siamo che queste razze, che fanno parte del patrimonio storico dei nostri territori e sono anche un importante contributo al mantenimento della biodiversità, debbano essere salvate dall'estizione. Siamo fiduciosi che gli allevatori condivideranno con noi l'obiettivo e risponderanno numerosi a questo bando. Insieme daremo un contributo per la salvaguardia di questi animali, della varietà genetica e dell'eccellenza toscana."

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