Aggressione a Firenze: un minorenne fermato dopo il pestaggio

Interrogazione alla Camera dei Deputati dopo i fatti accaduti nel centro storico di Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 febbraio 2019 13:56
Aggressione a Firenze: un minorenne fermato dopo il pestaggio

A seguito della violenta aggressione da parte di quattro persone ai danni di un tunisino di 33 anni, l’attività investigativa espletata nell’immediatezza ha consentito di appurare che: "il tunisino, dopo aver minacciato con una pistola (successivamente risultata essere tipo scacciacani) quattro individui, veniva dagli stessi rincorso e, una volta raggiunto, disarmato e pestato con bastoni e con il calcio della medesima pistola; uno degli aggressori, minorenne libico di 16 anni, è stato bloccato da una pattuglia della Guardia di Finanza, mentre i restanti tre, in corso d’identificazione, riuscivano a darsi alla fuga; il tunisino, rintracciato e bloccato dal Nucleo Radiomobile mentre si stava allontanando, veniva ricoverato in osservazione presso l’Ospedale di Santa Maria Nuova con prognosi di 30 giorni per traumi e contusioni alla testa e in altre parti del corpo.

Il ferito è stato denunciato per il reato di minaccia aggravata mentre il minorenne, affidato ad un centro di accoglienza per minori non accompagnati, per il reato di lesioni personali aggravate in concorso". Indagini in corso per individuare i complici.“Ieri sera in piazza dei Ciompi, sotto la Loggia del Pesce, si è verificato un fatto gravissimo. Un pestaggio di una brutalità inaudita – sottolinea il presidente del Quartiere 1 Maurizio Sguanci – da parte di due delinquenti, veri e propri, ai danni di una terza persona. Fortunatamente sono stati subito arrestati e l'amministrazione chiede con forza che venga esercitata la certezza della pena. Mesi fa, in prefettura a Firenze, il Sindaco Nardella aveva richiesto al ministro Salvini 250 nuovi agenti. Al sì formale non è seguito niente. Il decreto sicurezza – conclude il presidente Sguanci – senza un numero adeguato di personale delle forze dell'ordine non sortisce alcun effetto preventivo. Ieri sera la prova”.Graziano Cioni, ex assessore di Firenze soprannominato "Lo Sceriffo" commenta così l'accaduto: "In piazza dei Ciompi, davanti al Commissariato di Polizia, un brutale scontro fra spacciatori tunisini e albanesi. Spacciatori che sono fissi sotto la loggia del pesce. La gente ha paura. Al Mac Donald fronte Stazione S.Maria Novella stessa situazione, non molto tempo fa ci fu un accoltellamento. In tutto si tratta di un centinaio di delinquenti su strada e una organizzazione criminale che li sostiene. Le forze dell'ordine hanno gli strumenti e la capacità di individuarli e bloccarli, chi dispone di queste forze non può attendere oltre..

deve intervenire".

 “A pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca. Forse quindi faccio peccato ma penso che Salvini e la sua pretoriana toscana Ceccardi hanno tutta l'intenzione di far esplodere a Firenze una questione sicurezza per potervi lucrare elettoralmente. Altrimenti non mi spiego perché mentre si riempiono la bocca di sicurezza e sicurezza poi non fanno nulla di concreto per garantirla, a cominciare da fornire a chi sta davvero in strada ogni giorno mezzi e uomini. Le carenze nelle piante organiche sono denunciate quasi quotidianamente dagli operatori delle forze di polizia.

Pensiamo solo che il commissariato di Piazza dei Ciompi ieri sera alle 19 era chiuso perché non può sforare l'orario per mancanza di personale. Caro ministro dell'interno faccia il ministro e garantisca ai fiorentini quello di cui hanno diritto e mandi a Firenze i 250 agenti di cui il suo stesso ministero ha certificato la carenza”, così il deputato fiorentino Gabriele Toccafondi interviene sulla rissa avvenuta ieri sera in piazza dei Ciompi a Firenze.

"Non si può vedere la città ridotta in questo modo: fra qualche mese anche a Firenze manderemo a casa il Pd, che con la sua politica di 'accoglienza incondizionata' ha reso il centro storico un Far West. Un fatto ancor più grave perché talmente spudorato da essersi verificato proprio di fronte alla sede del commissariato di San Giovanni. Ho presentato stamani due interrogazioni urgenti alla Camera: i criminali protagonisti della rissa devono essere espulsi e il governo deve intervenire per rafforzare il presidio di polizia".

E' quanto afferma il deputato di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli, commentando gli episodi avvenuti nella serata di ieri in piazza dei Ciompi a Firenze, dopo aver pubblicato ieri sera sulla sua pagina Facebook il video della rissa. "Molti cittadini si sono chiesti come sia potuto accadere un fatto del genere proprio davanti al commissariato - sottolinea Donzelli - oltre al danno c'è anche la beffa e il governo intervenga, oltre che per tutelare la sicurezza in città, per risparmiare alle forze dell'ordine umiliazioni del genere.

Occorre chiarire quanti agenti siano in servizio in quel commissariato e in quali orari: crediamo che, vista la dislocazione in una zona così sensibile, sia necessario rafforzarne le dotazioni. Il Pd oggi si lamenta delle difficoltà di gestire le città piene zeppe di stranieri irregolari fatti arrivare da loro - conclude Donzelli - dopo le elezioni di maggio noi del centrodestra mostreremo loro come si fa".Rosa Maria Di Giorgi, parlamentare del Partito Democratico “Le immagini dell'inseguimento e della rissa in Piazza dei Ciompi, in pieno centro, a due passi dal Duomo, è quanto di peggio ci potessimo augurare per la nostra città, perché restituisce una sensazione di insicurezza e di paura che lascia scioccati.

Tanto più se consideriamo che i fatti si sono svolti in orario serale, mettendo a rischio la vita di tante persone che stavano tornando a casa o si intrattenevano nei locali della zona. Non possiamo più tollerare che accadano cose del genere” afferma Di Giorgi. “Sarebbe bene che il Ministro degli Interni, cui nel nostro ordinamento compete la responsabilità della gestione della sicurezza e dell'ordine pubblico, mantenesse gli impegni presi settimane fa, dotando la città di un dispositivo di forze dell'ordine all'altezza delle esigenze, come più volte richiesto dagli amministratori locali” sottolinea Di Giorgi. "Abbiamo come l'impressione che, impegnato in una perenne campagna elettorale, Salvini sia molto preso dalle promesse dimenticando le responsabilità che il Governo del paese comporta.

E' giunto dunque il momento di richiamarlo alle sue responsabilità, ricordandogli che da 10 mesi non è più all'opposizione, ma siede al Viminale e coordina uno dei settori strategici del nostro Paese” conclude la parlamentare Pd.

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