Agenda digitale per cambiare la Toscana

Bugli: "Per i prossimi anni un piano in cinque punti da condividere"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 dicembre 2014 22:19
Agenda digitale per cambiare la Toscana

FIRENZE - Banda larga e ultralarga per tutti e un grande cloud, una nuvola di tutta la Toscana, quella a cui sta lavorando la Regione, che semplifichi la vita ai cittadini offrendo un solo luogo ad esempio dove pagare le tasse e capire se uno le ha pagate. Oppure un unico certificato per accedere a servizi diversi. Sono due dei cinque punti che tracciano la rotta per i prossimi anni della Toscana digitale.

"Per centrare l'obiettivo, per offrire quei servizi digitali che aiutino i territori a farsi competitivii migliorando i rapporti tra Pa, imprese e cittadini, occorre però anzitutto lavorare assieme: ciascuno con la sua autonomia ma insieme" chiarisce l'assessore alla presidenza e ai sistemi informativi della Toscana, Vittorio Bugli. L'occasione arriva dall'assemblea annuale di Rtrt, la rete telematica della Toscana che conta al suo interno tutti i sindaci, le province, le unioni e circondari della regione e che si è riunita oggi.

La prima assemblea di RtRt per Bugli, dopo la delega ai sistemi informatici ricevuta quest'anno. Con una novità: le linee guida saranno oggetto di un processo partecipativo che durerà un mese, utilizzando la piattaforma regionale Open Toscana.Un piano in cinque puntiLa Regione sta lavorando ad un piano in cinque punti: connettività e banda larga per tutti, che è essenziale. La Toscana, assieme a Ministero e Unione europea, ha investito 30 milioni negli ultimi anni per portare la fibra ottica dove non c'era.

Altri 11 milioni sono pronti per essere spesi. Un centinaio nei prossimi sette anni dai fondi europei.Dopo la connettività c'è il progetto di un grande e unico cloud regionale che offra servizi a cittadini e imprese e non solo open data, facendo del Tix regionale qualcosa di più di un data center. "Serve inoltre – dice Bugli - un'interfaccia più friendly, come quella inaugurata a fine settembre con open.toscana.it. Dobbiamo spingere per una connessione tra pubbliche amministrazioni diverse ed è necessario mettere a fattor comune anche la presenza sul territorio fatta di Suap,Urp, sportelli Paas e Ecco Fatto".Ma la Regione non si limiterà a staccare assegni o fornire linee guida.

"Vogliamo misurarsi su problemi concreti e per questo sono disponibile ad incontri sui singoli territori – conclude l'assessore Bugli - Parleremo inoltre con gli operatori telefonici, per evitare, come in passato è accaduto, che spendiamo per portare la banda larga dove non c'è (e non saremmo neppure tenuti a farlo) e poi le centraline non vengono accese e i cittadini non godono dei servizi. L'importante è fare di questi temi una priorità politica".

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