Aferpi: verso lo sblocco delle risorse per l'Occupazione

Rossi e Grieco: "Premiato l'impegno della Toscana". Rota (Fiom): “Passo avanti con politiche attive”. Crisi aziendali: dal 1 luglio al 30 settembre aperti 28 tavoli per oltre 9 mila lavoratori

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 ottobre 2017 21:28
Aferpi: verso lo sblocco delle risorse per l'Occupazione

FIRENZE - ""E' stato premiato l'impegno della Toscana per assicurare il più velocemente possibile lo sblocco delle risorse a suo tempo assegnate dal Ministero e indispensabili per finanziare misure adeguate al rilancio dell'occupazione in Toscana e, in particolare, nelle aree di crisi. Siamo pronti, non appena arriveranno, a tradurre i fondi in azioni specifiche per rendere sempre più concreto il piano integrato varato dalla giunta contro povertà, esclusione sociale, disuguaglianze e favorire il reinserimento dei lavoratori e delle lavoratrici che in questi anni di crisi hanno perso il posto di lavoro". E' il commento del presidente della Regione Enrico Rossi dopo l'incontro di oggi a Roma fra i lavoratori e le organizzazioni sindacali dell'Aferpi di Piombino che si sono mobilitati, con un sit in davanti al ministero, per sollecitare lo sblocco dei 30 milioni assegnati alla nostra regione in virtù delle economie relative alla cassa integrazione in deroga.

Ricevuti dal responsabile della segreteria tecnica del ministro Bruno Busacca, i lavoratori Aferpi sono stati informati che la prossima settimana verrà firmata la convenzione con l'Inps che renderà disponibili le risorse. Lo sblocco era stato sollecitato più volte dalla Toscana e dallo stesso presidente con una lettera al ministro del lavoro Giuliano Poletti.

Soddisfazione è stata espressa anche dall'assessore all'istruzione, formazione e lavoro Cristina Grieco "I nostri uffici sono già al lavoro - ricorda l'assessore - per rendere operative le misure del piano - ricorda - subito dopo la firma della convenzione con Inps. Le risorse disponibili sono riservate per il 70% agli interventi attivati per i lavoratori residenti nei Comuni toscani delle aree di crisi industriale complessa, non complessa e regionale, e per il 30% agli interventi attivati per i lavoratori residenti o domiciliati nelle altre aree regionali. Di questi 8 milioni sono riservati all'assegno per l'assistenza alla ricollocazione e 14,5 milioni all'indennità di partecipazione, mentre altri 7 milioni saranno destinati agli incentivi all'assunzione".

"Rispetto alla drammatica situazione che stanno vivendo tutti i lavoratori per la fine degli ammortizzatori sociali, dovuta alla modifica introdotta dal Jobs Act, è necessario che la manovra finanziaria del Governo contenga risorse finalizzate alla continuità degli ammortizzatori sociali”. Lo dichiarano in una nota Francesca Re David, segretaria generale Fiom e Mirco Rota, coordinatore Siderurgia Fiom.

Dal 1 luglio al 30 settembre sono risultati aperti 28 tavoli, per altrettante vertenze aziendali, dall'Unità di crisi lavoro della Regione, per un totale di 9.168 lavoratori coinvolti (sia dipendenti diretti che indiretti) e 7.103 posti di lavoro a rischio. Di questi, i tavoli attivati per la prima volta in quest'ultimo periodo sono 9 (Abb Power One, Decoart, Edison Gicattoli, Infogroup, Sannini, Scarlino Energia, Seca Piombino), per 1.550 lavoratori coinvolti e 355 posti di lavoro che risultano a rischio (si riferiscono, cioè, ad aziende in cui vi siano esuberi dichiarati o si faccia ricorso ad ammortizzatori sociali). Il grosso delle vertenze si riferisce, come già nel passato trimestre, all'industria (91%) mentre una percentuale minima riguarda commercio, trasporto e magazzinaggio (3%), agricoltura (5%), altre attività di servizi (1%).

Nel 36% dei casi si tratta di aziende oltre i 250 addetti, nel 32% fra i 51 e i 250 addetti, nel 29% fra 16 e 50 e nel 3% dei casi sotto i 15 addetti. Nel 68% dei casi le aziende coinvolte sono gruppi o aziende con stabilimenti anche fuori regione. Ecco provincia per provincia le aziende coinvolte:

Arezzo: ABB Power One, CantarelliPisa: Locatelli Saline di Volterra/Ati sale; Mondomarine (ex Cantieri Pisa); Smith International; Tmm Lucca: Snaitech.Firenze: Bekaert (ex Pirelli); Decoart; Edison Giocattoli; Infogroup; Malo; Mercatone Uno; Richard Ginori; Sannini; Targetti.Massa Carrara: Eaton; Rational; Sanac.Grosseto: Scarlino Energia.Livorno: Aferpi; Bertocci Srl; Magona Arcelor Mittal; Seca Piombino.Pistoia: Sapori e Gusto italiani (ex Copaim). Siena: Coop La Boscaglia; Floramiata; Nuova Rocchi.

Le crisi aziendali complessivamente seguire dall'unità di crisi della Regione dal 1 giugno 2015,ovvero dall'avvio della legislatura, sono state 70, di cui 45 concluse.

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