Aeroporto: tecnici e politici a confronto sulle controsservazioni al masterplan

I comitati contestano carenze, nonostante le integrazioni apportate al piano da Toscana aeroporti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 ottobre 2015 10:01
Aeroporto: tecnici e politici a confronto sulle controsservazioni al masterplan

Le integrazioni al masterplan sul nuovo aeroporto di Peretola sono ancora insufficienti e non coprono evidenti lacune. Per questo i sindaci dei Comuni che aderiscono al tavolo politico di garanzia per l'impatto del nuovo aeroporto di Peretola stanno lavorando insieme ai tecnici per ripresentare ulteriori osservazioni. La scadenza è il prossimo 8 ottobre, ma il sindaco Matteo Biffoni ha già richiesto alla Regione Toscana una proroga dei termini. In attesa di un riscontro da parte degli organi competenti, i tecnici dei diversi Comuni della Piana stanno già perfezionando la documentazione che in parte riprende le osservazioni già fatte proprie dal ministero dell'Ambiente. Ieri pomeriggio nel Palazzo comunale di Prato tecnici e politici si sono incontrati per una riunione plenaria di confronto, così da condividere tutti gli aspetti più critici emersi anche dopo le integrazioni di Toscana aeroporti. Sei i punti principali su cui il nuovo progetto risulta ancora inadeguato:

1) Utilizzo dei dati medi di traffico aereo. Tutto il masterplan è costruito sui dati di traffico medio della movimentazione dei mezzi aerei e delle persone. La Via invece dovrebbe tener conto dei dati di traffico massimo, ovvero dei picchi che si possono raggiungere.

2) Inquinanti ambientali. Il masterplan si limita a valutare l'impatto inquinante del singolo progetto, senza tener conto degli effetti collettivi. Sulla zona interessata dal progetto del nuovo aeroporto di Peretola, infatti, insiste già un'infrastrutturazione importante, oltre ad altre opere in fase di realizzazione o da realizzare come la Scuola marescialli, il nuovo stadio, la terza corsia dell'autostrada e il termovalorizzatore di Case Passerini. Nella valutazione degli inquinanti e in particolare delle emissioni atmosferiche, quindi, deve essere tenuto conto della somma dei diversi fattori. Inoltre si osserva che vengono sottostimati sia gli impatti acustici sia il carico indotto dall'aeroporto stesso.

3) Mancata caratterizzazione delle terre. Il cantiere per la costruzione del nuovo aeroporto prevede circa 3 milioni di metri cubi di terre in entrata e un milione di metri cubi in uscita. Manca il piano di caratterizzazione delle terre in base alla quale possono essere valutati i reali costi smaltimento e di eventuale bonifica.

4) Reticolo idraulico. Sullo spostamento del Fosso reale e delle casse d'espansione esistenti il nuovo masterplan integrato non prevede alcuna modifica rispetto al progetto presentato, nonostante le osservazioni puntuali del ministero dell'Ambiente.

5) Incidenza negativa sull'ecosistema esistente. Lo stesso masterplan conferma una Valutazione di Incidenza (VI) negativa degli impatti sulle aree naturali circostanti, habitat ed ecosistemi certificati del sito Natura 2000, siti di interesse comunitario e regionale (SIC/SIR). Queste aree verranno spostate e ricreate in altro territorio, ma questo non è sufficiente per compensare l'impatto negativo sulla zona.

6) Collegamenti e traffico. Il masterplan sottostima il carico complessivo del traffico indotto dal nuovo aeroporto e considera come già in funzione infrastrutture viarie in realtà ancora non completate e, di conseguenza, è necessario prevedere un sistema di collegamento integrato.

Il Comitato di No Aeroporto di Campi Bisenzio ha ritenuto di sollecitare in questi giorni, l’Autorità per la Partecipazione per un incontro che si terrà nella prossima settimana. Il 28 maggio 2015 il Difensore Civico Regionale aveva risposto all’istanza presentata dal Comitato in merito alla richiesta di “assemblea pubblica” firmata da oltre 300 cittadini campigiani. La scelta di inviare l’istanza al Difensore Civico Regionale è nata dalla risposta negativa ricevuta dal Presidente del Consiglio Comunale di Campi Bisenzio. Il Difensore Civico, nella sua risposta informa di aver trasmesso l'istanza all’Autorità per la Partecipazione, affinché esprima sulla vicenda un proprio orientamento. “Ritiene” importante che 314 cittadini abbiano espresso una volontà e che a tale richiesta “il Presidente ha ritenuto di tener conto, chiedendo al Comitato di effettuare una petizione popolare”.

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