Addizionale Irpef, 1200 esentati dal comune risparmiatore

Una ricaduta positiva nelle buste paga di quasi 1.200 fucecchiesi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 settembre 2014 16:50
Addizionale Irpef, 1200 esentati dal comune risparmiatore

E’ quella che riguarda l’addizionale IRPEF. Con l’innalzamento delle soglie di esenzione portate da 11 mila a 14 mila euro di ISEE, infatti, aumenteranno di oltre un migliaio i cittadini esentati dal pagamento.

Per finanziare questa operazione da 115 mila euro, l’amministrazione comunale, che ieri ha avuto il via libera del consiglio, ha attinto dai maggiori introiti arrivati da stato e regione e soprattutto da quanto risparmiato nella gestione ordinaria dell’ente.

“E’ un impegno – ha detto il sindaco Alessio Spinelli – che avevamo già preso in occasione del consiglio comunale dello scorso 28 luglio e che ieri abbiamo portato in fondo. E’ una scelta che vuol aiutare i lavoratori e le famiglie in difficoltà che con stipendi modesti devono affrontare questo momento economico così difficile”.

Un altro ordine del giorno molto atteso in consiglio comunale era quello relativo al regolamento della Tari (tassa rifiuti). Anche qui le novità non sono mancate. La più significativa è quella che riguarda bar e ristoranti (ma interessa anche altre tipologie di negozi come pizzerie, ortofrutta, pescherie etc) che vedranno ridursi la tariffa di oltre il 50%.

“Sicuramente – spiega l’assessore all’ambiente Silvia Tarabugi – questa era la modifica più attesa. Abbiamo anche confermato le detrazioni per le categorie svantaggiate, che adesso sono le stesse in tutti gli 11 comuni dell’Empolese Valdelsa, e per coloro, famiglie e aziende, che producono quantitativi particolarmente ridotti di rifiuti indifferenziati. Abbiamo anche fatto modificare le note informative che i cittadini troveranno insieme alla bolletta: sarà così più semplice comprendere come poter ususfruire delle detrazioni”A Borgo San Lorenzo intanto i cittadini quest’anno pagheranno in bolletta per la Tari meno di quanto pagavano per la Tares nel 2013, lo ha affermato il sindaco di Borgo San Lorenzo Paolo Omoboni nel suo intervento in Consiglio comunale, che in una seduta fiume ieri ha approvato Tari, programma dei lavori pubblici e bilancio di previsione 2014: “Questo succede - spiega il sindaco Omoboni - sia perché il contributo sui servizi indivisibili quest’anno è di fatto contenuto nella Tasi, ma anche perché siamo riusciti ad ottenere dei risparmi che portano ad un aumento del costo del servizio, 3,4%, minore rispetto agli anni precedenti.

Abbiamo ottenuto un taglio di 100.000 euro sul costo perché saranno i nostri uffici a curare il servizio di riscossione e controllo, ed avremo un benefit di 56.000 euro dall’impianto di compostaggio”. Precisa ancora il sindaco: “Il costo del servizio risente della chiusura della nostra discarica e il conseguente conferimento a Montespertoli, e del fondo di garanzia per chi non paga: per questo da quest’anno abbiamo reinternalizzato il servizio di bollettazione, proprio per fare maggiori controlli e stanare i furbetti.

Abbiamo istituito, ed è la prima volta - spiega - un’unità speciale all’interno del Comune per monitorare il regolare svolgimento del servizio ed aver maggiormente sotto controllo quantità e tipologia dei servizi. E sia chiaro: controlliamo il gestore che rispetti i termini del contratto, che svolga regolarmente il servizio, che ci sia più attenzione nella pulizia del paese e sui rifiuti abbandonati, e se i servizi saltano - avverte il sindaco - l’estrema conseguenza sarà quella di non pagarli al gestore”.

Per le utenze non domestiche, cioè le categorie produttive, si è operata una redistribuzione abbassando le tariffe ai settori più colpiti nel 2013: “Abbiamo rimodulato la Tari con un riequilibrio delle tariffe, per dare una boccata d’ossigeno e magari così contribuire a dare un impulso alla ripresa. Ricordo che nel 2013 categorie come ristoranti, bar, pasticcerie, ortofrutta ed altri esercizi avevano subito aumenti elevatissimi, molto pesanti, che rischiavano di paralizzare la loro attività, mentre tutte le altre categorie si erano viste ridotte le tariffe di oltre il 10% e queste - precisa - ora si ritrovano solo dei lievi ritocchi sostenibili”.

Sul bilancio di previsione il sindaco è altrettanto netto e rivendica l’operato dell’Amministrazione: “Abbiamo detto che prima di chiedere un euro ai cittadini avremmo fatto per primi noi sacrifici e risparmi e lo abbiamo fatto - afferma -, razionalizzando, riorganizzando, riducendo notevolmente le spese del personale. Abbiamo dimostrato di far seguire alle parole i fatti”. E aggiunge: “L’obiettivo principale era mantenere i servizi ai cittadini e lo abbiamo fatto, e non ci scordiamo che partivamo con -600.000 euro di introiti dalla chiusura della discarica. Abbiamo fatto delle scelte - sottolinea - con la Tasi e l’addizionale Irpef per poter continuare ad erogare servizi e fare investimenti: quasi 1.000.000 di euro circa sugli asili nido, oltre 2.000.000 d’euro sul welfare e l’assistenza pubblica, 2.300.000 euro di investimenti su lavori pubblici, e in particolare sulla sicurezza degli edifici scolastici, sulla manutenzione e il decoro del paese”.

Infine, una stoccata alle opposizioni: “Rispetto a chi parla di mistificazione, e mescola le mele con le pere pur di screditare l’Amministrazione, io - conclude il sindaco Omoboni - preferisco piuttosto concentrarmi sui risultati raggiunti dall’Amministrazione comunale e sugli sforzi ancora da fare per ottenere di più”.

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