​Acque in Toscana: ricerca, coltivazione e utilizzazione delle minerali, di sorgente e termali

Espresso parere favorevole alle norme per la disciplina della ricerca, coltivazione e utilizzazione delle acque minerali, di sorgente e termali

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 febbraio 2019 17:07
​Acque in Toscana: ricerca, coltivazione e utilizzazione delle minerali, di sorgente e termali

 “Abbiamo fatto un buonissimo lavoro, da quando siamo partiti con la legge, attivando l’ascolto del territorio, fino ad oggi, esprimendo parere favorevole sul regolamento di attuazione delle norme per la disciplina della ricerca, coltivazione e utilizzazione delle acque minerali, di sorgente e termali, consegnando alla Toscana una disciplina compiuta, dopo aver attivato una fase di ascolto a 360 gradi: con sindaci e enti locali, categorie economiche, stabilimenti termali e mondo sanitario, privato e pubblico, per qualificare la Toscana, andare incontro agli imprenditori e a tutti coloro che ruotano attorno all’offerta termale”. Questo il commento del presidente della commissione Sanità Stefano Scaramelli(Pd), che ha illustrato in seduta congiunta con la commissione Sviluppo economico, presieduta da Gianni Anselmi (Pd), l’iter seguito per gestire questa materia.

Le commissioni consiliari, una volta analizzata la normativa regolamentare in tema di acque termali proposta dalla Giunta, dopo le disposizioni di legge approvate nel 2016 dal Consiglio regionale, hanno attivato consultazioni a tutto tondo, rielaborando una bozza di osservazioni, guardando in particolare al trattamento delle acque termali, all’autorizzazione e all’accreditamento degli stabilimenti.

“Mi compiaccio con il presidente Scaramelli per la gestione adeguata di questa misura – ha sottolineato il presidente Anselmi – arrivando a contenuti di buon senso, di coerenza e omogeneità nei confronti di una universalità di soggetti, tra questi le organizzazioni economiche, di cui ricordo il plauso”.

Le commissioni hanno quindi espresso parere favorevole a maggioranza sul regolamento, registrando cinque voti di astensione. 

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