Abbonamenti tpl non sfruttati per lockdown: sì al rimborso ma non in denaro

Decreto convertito, via al ristoro per chi durante la massima emergenza da Coronavirus è rimasto a casa. L'assessore regionale ai Trasporti Ceccarelli: “Ora attenzione a esigenze degli utenti”. Notizie più precise entro la prossima settimana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 luglio 2020 17:49
Abbonamenti tpl non sfruttati per lockdown: sì al rimborso ma non in denaro

Il decreto rilancio è stato convertito in legge e a questo punto diventano applicabili le norme previste per il ristoro agli abbonati che nel periodo del lockdown non hanno potuto utilizzare gli abbonamenti ai mezzi di trasporto pubblico. “La Toscana – commenta l’assessore a trasporti e infrastrutture Vincenzo Ceccarelli - è stata tra le prime Regioni ad attivarsi di fronte a questo problema creato dall’emergenza sanitaria e registriamo quindi con soddisfazione che con la conversione in legge si mettano in condizione i gestori, come previsto dalla norma, di procedere concretamente alle compensazioni a vantaggio dei cittadini”. La legge conferma che due sono le modalità di ristoro previste: il prolungamento dell’abbonamento o il rilascio di voucher.

Rimane escluso il rimborso diretto in denaro. “L’auspicio della Regione – sottolinea Ceccarelli - è che i gestori dei servizi privilegino le richieste e le esigenze che manifesteranno gli abbonati e su questo eserciteremo un ruolo di vigilanza. In sede di commissione trasporti della Conferenza Stato-Regioni – conclude – continuiamo il confronto con le altre amministrazioni regionali per garantire al meglio la tutela dei diritti degli abbonati. E, inoltre, allo studio da parte dei nostri uffici un eventuale provvedimento che consenta di uniformare le modalità di rimborso tra i diversi gestori del servizio su ferro, su gomma o via mare. Entro la prossima settimana potremo dare notizie più precise"-

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