Barducci premia i ragazzi che hanno lavorato nelle terre confiscate alla mafia

Assegnate due targhe ad Arci e Libera, premiati il capo della Polizia Provinciale e della Protezione Civile fiorentina per l’impegno in Abruzzo. Presenti il prefetto De Martino, l’arcivescovo Betori, il vicesinadco di Firenze e i sindaci della provincia.

Redazione Nove da Firenze
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21 dicembre 2009 19:15
Barducci premia i ragazzi che hanno lavorato nelle terre confiscate alla mafia

“Ringrazio il Prefetto De Martino, l’arcivescovo Betori il vicesindaco Dario Nardella e tutti i sindaci della provincia presenti per aver condiviso con noi quest’iniziativa.” E’ quanto ha detto il presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci oggi in Sala Luca Giordano durante l’incontro con i ragazzi che hanno partecipato ai campi di lavoro nelle terre confiscate alla mafia nelle regioni del Sud Italia. “Questo – ha proseguito Barducci – è il modo che abbiamo scelto per fare gli auguri di Natale, ricordando il grande valore civile dell’impegno di questi ragazzi.

Andare 15 giorni volontariamente a dare nuova vita ad un territorio appartenuto alla mafia, cioè a quanto di peggio il nostro territorio ha prodotto, non è una sfida, ma un vero messaggio di giustizia. Per questo – ha concluso Barducci – ringrazio nuovamente questi ragazzi, ringrazio Libera e ringrazio Arci, per l’importante messaggio culturale che danno alla nostra comunità”. A ciascuno dei ragazzi è stata consegnata una pergamena di ringraziamento, e due targhe di riconoscimento alle associazioni Libera ed Arci.

Premiati anche il comandante della Polizia Provinciale Roberto Galeotti e il coordinatore della Protezione Civile fiorentina Luigi Brandi, insieme al personale, per l’impegno profuso con il proprio soccorso durante l’emergenza sisma in Abruzzo.

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