Un Rolex venduto per 62mila euro

In questo caso la rarità era rappresentata dal quadrante, un fondo nero con contatori bianchi, che, diversamente dal modello tipo, non riportava la scritta Cosmograph sotto la marca Rolex riportata sul quadrante.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 dicembre 2009 16:29
Un Rolex venduto per 62mila euro

Risultato record, ieri alla casa d’aste Pandolfini, per un Rolex Daytona della prima serie. I 62.000 euro raggiunti dall’orologio, Ref. 6239, ascrivibile al 1963, ci dimostrano ampiamente che il mercato dei Rolex non conosce tregua. La particolarità dell’oggetto, in particolare di un cronografo Rolex, infatti, basta a scatenare l’animo dei veri collezionisti, che pur di possedere una rarità, arrivano a pagare qualsiasi cifra. In questo caso la rarità era rappresentata dal quadrante, un fondo nero con contatori bianchi, che, diversamente dal modello tipo, non riportava la scritta Cosmograph sotto la marca Rolex riportata sul quadrante.

Sembra un piccolissimo dettaglio. In questo caso però, come sempre accade, a questi livelli di collezionismo, è ciò che fa la differenza. Il Daytona è sempre stato, fin dagli anni ’80, periodo in cui è esploso il fenomeno del collezionismo Rolex, la testa di punta della maison ginevrina. Presentato sul mercato come Cronograph con la referenza 6238 agli inizi degli anni ’60, rappresentava il primo cronografo di impostazione moderna, con scala tachimetrica riportata nel quadrante. Nel 1963, questa referenza viene affiancata dalla 6239, la stessa dell’orologio presentato in asta.

Questo modello, a differenza del precedente, mostra delle caratteristiche che poi diventeranno i tratti riconoscibili dei daytona più ricercati: la lunetta graduata con scala tachimetrica direttamente incisa sul metallo e non più riportata nel quadrante, a vantaggio di una maggiore leggibilità dello stesso, la bicromia del quadrante, e la scritta Cosmograph, in omaggio alle prime esplorazioni spaziali. La scritta Daytona viene riportata sul quadrante a partire dal 1967, a seguito della sponsorizzazione da parte della Rolex della famosa corsa automobilistica. Nel caso dell’orologio presentato in asta, la mancanza della scritta Cosmograph lo colloca in un punto di transizione tra la referenza 6238 e la 6239, indicando comunque un’eccezione dovuta al momento di passaggio tra le due referenze. Il mercato dei Daytona, a livello intenazionale, è guidato dai collezionisti italiani, in assoluto i più appassionati a questo modello.

E’ quasi matematico, che dietro ad un’ aggiudicazione record, che si verifichi nelle aste internazionali con sedi Ginevra, New York e Londra, ci sia un collezionista italiano desideroso di aggiungere una nuova “creatura” alla propria raccolta.

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