Berlusconi: Pdl vuole una risoluzione di solidarietà in consiglio comunale

Il gruppo consiliare Pdl: L’assemblea stigmatizzi le dichiarazioni alla stampa degli onorevoli Di Pietro e Bindi”. Sguanci (PD): "Solidarietà al premier, no a strumentalizzazioni"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 dicembre 2009 14:43
Berlusconi: Pdl vuole una risoluzione di solidarietà in consiglio comunale

Una risoluzione per condannare con fermezza “la grave e vile aggressione subita dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi” ed esprimere “piena solidarietà” al premier sarà portata al voto nella seduta di oggi del consiglio comunale su iniziativa del gruppo consiliare del Popolo della Libertà. Nel testo si chiede inoltre all’assemblea cittadina di stigmatizzare le dichiarazioni rilasciate alla stampa dagli onorevoli Antonio Di Pietro (Idv) e Rosy Bindi (Pd) “che sembrano legittimare o comunque giustificare il vile gesto compiuto contro il Presidente del Consiglio”. "Il gesto di un folle non è un atto politico, né come tale va considerato".

Lo ha detto il consigliere del PD Maurizio Sguanci che ha voluto esprimere la sua solidarietà al premier Berlusconi, ma senza strumentalizzazioni. “Non esageriamo – ha detto Sguanci- sul clima politico troppo acceso come causa dell’aggressione al premier. Chi ha sempre il cerino in mano – ha aggiunto il consigliere del PD Maurizio Sguanci- . Ribadisco la piena solidarietà e la ferma condanna del folle che ha colpito il presidente del consiglio, ma no a strumentalizzazioni”. “Un gesto che merita ferma condanna, senza se e senza ma, e che dimostra come sia tempo per tutte le forze politiche di abbandonare il terreno dello scontro fine a se stesso per ricominciare a fare vera politica” con queste parole Andrea Pugliese, consigliere del Pd, ha commentato l'aggressione al premier Silvio Berlusconi.

“Sono d'accordo con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che ha invitato tutte le forze politiche a contrastare ogni spirale di violenza – ha aggiunto Pugliese – è tempo che maggioranza e opposizione tornino a confrontasi sulle azioni vere di governo del paese in modo civile, e in questo anche i mezzi di informazione devono fare la loro parte”. A questo proposito Pugliese ha commentato la scarsa affluenza alle primarie per le elezioni regionali che si sono svolte ieri in Toscana.

“Non è un caso, forse, che le primarie di ieri abbiano registrato la più bassa affluenza di partecipanti degli ultimi anni – ha detto il consigliere del PD – una delle più alte forme di democrazia presenti, al momento, nel nostro paese, celebrata dai mass media fino a qualche settimana fa, ha ricevuto infatti scarsissima attenzione da parte dei mezzi di informazione: io stesso ho potuto constatare di persona la disinformazione di chi si è recato a votare. Un vero peccato, un'occasione persa per tutti, che dovrebbe fare riflettere proprio sulla necessità di dare spazio a confronti civili su temi concreti”.

E questa la dichiarazione del consigliere del Popolo della Libertà Massimo Sabatini: "Vedere il Presidente del Consiglio colpito e sanguinante è una scena terribile, agghiacciante. Umanamente non posso che esprimere tutta la mia solidarietà a Silvio Berlusconi; mi auguro che questo spiacevole fatto non vada altro che ad aumentare la sua già notevole grinta, spingendolo a tirare ancor più dritto verso il rinnovamento e il miglioramento della nostra Nazione. Politicamente, invece, esorto chi ama accendere i toni e fare delle idee altrui un bersaglio a riflettere, riflettere, riflettere...". "La più ferma condanna dell’atto di violenza di cui è stato oggetto il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi".

Lo ha detto l'onorevole Valdo Spini . "La violenza - ha spiegato Spini- obnubila il libero gioco democratico e il libero formarsi della coscienza politica e quindi è qualcosa di inaccettabile nella vita politica del nostro Paese. Voglio esprimere pieno consenso alle parole del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sottolineando che il bipolarismo era stato voluto per rendere più normale la vita politica italiana e non per esasperare la contrapposizione reciproca e i toni dello scontro.

Più che mai dobbiamo guardare alla Costituzione come l’unico quadro che consente il dispiegarsi ordinato della vita politica della Nazione".

Notizie correlate
In evidenza