Sold-out per il concerto fiorentino dei Wilco al Teatro della Pergola

Tutto esaurito venerdì prossimo, 13 novembre 2009, per il concerto dei Wilco, storica rock-band americana che si esibirà dal vivo al Teatro della Pergola di Firenze.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 novembre 2009 11:56
Sold-out per il concerto fiorentino dei Wilco al Teatro della Pergola

Dopo Milano, anche il concerto fiorentino dei Wilco è andato esaurito in prevendita. La band di Chicago sarà di scena venerdì 13 novembre al Teatro della Pergola di Firenze – via della Pergola 18/32, inizio ore 21:15 – per presentare il nuovo e già acclamato album “Wilco (the album)”, uscito il 3 luglio in Italia su Warner Music: una via di mezzo tra l’intimità del precedente lavoro, “Sky Blue Sky”, e la sperimentazione di “A Ghost is born” del 2004, un set che vanta solide melodie e spudorati arrangiamenti pop.

Tutto da gustare anche il concerto dei supporter Grizzly Bear, altra band di frontiera alle prese con un sound acustico intriso di psichedelia. Prensentano il terzo album Veckatimest. Il settimo album in studio di Jeff Tweedy e soci è nato nel gennaio del 2009, praticamente in tour, ed è stato completato nello studio della band a Chicago con l’aiuto di Jim Scott alla produzione. I Wilco con questo nuovo album, già accolto con grande entusiasmo da tutta la stampa musicale internazionale, riescono a soddisfare a pieno gli ammiratori di tutti i differenti aspetti della loro carriera. Composto da 11 splendidi nuovi brani, “Wilco (the album)” presenta, tra le altre cose, un duetto riuscitissimo con la cantautrice canadese Feist.

Le nuove canzoni vedono Tweedy contrapporre temi importanti come la disillusione ("Country disappeared"), il martirio ("I'll fight") e l'omicidio ("Bull black nova") con l'accettazione ("You and I"), l'amore ("You never know"), lo humor ("Wilco (the song)") e tanto altro ancora. Dal punto di vista musicale ritroviamo gli elementi essenziali della band, incorporati a quello che Tweedy definisce "l'uso dello studio come un altro strumento". Il risultato è un’unica e complessa impresa che ci regala una delle gemme più lucenti della carriera dei Wilco. Biografia Wilco Jeff Tweedy fonda i Wilco, band country alternativa, nel 1994 sulle ceneri degli Uncle Tutelo, gruppo in cui lo stesso Tweedy militava con Jay Farrar.

Oltre al cantante, fanno parte della nuova formazione Ken Coomer, batterista, John Stirratt (basso) e Max Johnston (mandolino, banjo, violino e lap steel), ex membri degli Uncle Tupelo, a cui si unirà in seguito il chitarrista Jay Bennett. Il primo album dei Wilco, A.M. (1995), ricalca le orme dei primi lavori di Jeff Tweedy. Diversa la seconda prova del gruppo, “Being There” (1996), che segna invece una svolta decisa nel suono: pur restando fedeli allo stile consolidato della band, le nuove canzoni accolgono sconfinamenti nella musica psichedelica, nel power pop e nel soul, completati da tocchi orchestrali.

Dopo l’uscita del disco, Johnston viene sostituito dal chitarrista Bob Egan dei Freakwater; contemporaneamente, Stirratt, Bennett e Coomer allestiscono un progetto “pop” parallelo, i Courtesy Move. Nel 1998 i Wilco partecipano alla realizzazione di “Mermaid Avenue”, collezione di brani musicali tratti da materiale inedito originale di Woody Guthrie e curata da Billy Bragg. Lo scarso successo di vendita riscosso dal terzo album, “Summer Teeth”, provoca tensioni fra il gruppo e l’ etichetta discografica Warner Bros.

Nel 2000, arriva “Mermaid Avenue Vol. 2”, sempre inciso insieme a Billy Bragg e con nuove interpretazioni di altri testi inediti di Guthrie. Nel frattempo il batterista storico della band, Ken Coomer viene sostituito da Glenn Kotche. Il quarto album, lo sperimentale “Yankee Hotel Foxtrot”, provoca ulteriori frizioni con la Warner, che scarica il gruppo, e l’abbandono da parte di Bennett. Intenzionati a non piegarsi alle richieste di confezionare un disco più commerciale, i Wilco riacquistano dalla Warner/Reprise i diritti sul master per la cifra di 50 mila dollari.

Le tracce dell’album vengono messe a disposizione dei fan attraverso Internet e nel corso del 2001 Tweedy, Kotche e Stirratt (con l’aggiunta di Leroy Bach) intraprendono un mini tour per finanziare la pubblicazione del nuovo disco. L’album, accolto dal favore della critica musicale internazionale, esce finalmente nei negozi nei primi mesi del 2002 per l’etichetta Nonesuch Records. Nel frattempo, viene ultimato un film che racconta e documenta le vicissitudini alla base dell’uscita del nuovo album, intitolato “I am trying to break your heart”.

Tweedy poi si dedica alla colonna sonora del film di Ethan Hawke “Chelsea Walls”. “A Ghost is Born” esce nel 2004, ancora una volta diffuso volontariamente in anteprima su Internet e ritardato rispetto ai programmi di pubblicazione. Il lungo tour che segue al disco porta, nel 2005, alla pubblicazione del live doppio “Kicking Television”. Tweedy, nelle pause dal lavoro con la band, va in tour da solo, e a fine 2006 pubblica il DVD dal vivo "Sunken treasure", mentre il nuovo disco di inediti della band, “Sky Blue Sky”, vede la luce nel maggio 2007, ancora una volta anticipato da una diffusione precoce via internet.

La stessa cosa capiterà anche nel 2009 con “Wilco (The Album)”, che esce a fine giugno, ma che la band mette in streaming sul proprio sito già a maggio, dopo che il disco finisce in rete con due mesi d'anticipo. Prima ancora del disco, esce il DVD "Ashes of american flags". Biografia Grizzly Bear Dopo “Yellow Sun” uscito nel 2006, il cantante Ed Droste, il batterista Christopher Bear, il bassista Chris Taylor ed il cantante chitarrista Daniel Rossen hanno pubblicato lo scorso maggio, per la Warp, il loro terzo album, “Veckatimest”.

Prodotto da Chris Taylor, il nuovo lavoro è stato realizzato nel corso di sei mesi in tre diverse location. Ed il processo di registrazione rivela e costituisce l’essenza dell’album, poiché ogni luogo si è fatto portatore di diverse ispirazioni, interazione e dei brani stessi. In Veckatimest troviamo una incredibile chiarezza di suoni e visioni: le voci, affidate a tutti i membri della band, sono complesse e armonizzate, gli arrangiamenti risultano più severi, la produzione più avventurosa e i testi più coinvolgenti.

L’album è il risultato di una reale collaborazione tra i componenti del gruppo, il risultato di un lavoro intenso della band. Questo approccio ha prodotto un inaspettato mix di materiale più maturo, più compatto e soprattutto più dinamico. Da brani come “Dory” (una composizione elegantemente psichedelica),“Ready Able” (un’opera synth) e “Foreground” ai brani più apertamente pop come “Two Weeks” (che contiene i cori di Victoria LeGrand dei Beach House) e “While You Wait For the Others” (un capolavoro pop trionfante e melodicamente cacofonico), Veckatimest rappresenta un’incredibile e varia collezione di brani che celebrano la forza di ogni membro della band e il potere della band come unità. M.

Locandro

Notizie correlate
Collegamenti
In evidenza