Il PRC di Firenze sull'astensione di ieri dei consiglieri della lista Spini

La segreteria provinciale fiorentina di Rifondazione Comunista ha diffuso oggi un comunicato in merito al voto di astensione dei consiglieri della lista Spini sul programma di mandato del sindaco Matteo Renzi, discusso ieri in consiglio comunale.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 ottobre 2009 18:24
Il PRC di Firenze sull'astensione di ieri dei consiglieri della lista Spini

Riportiamo di seguito un comunicato diffuso oggi dalla segreteria provinciale fiorentina di Rifondazione Comunista in merito al voto di astensione dei consiglieri della lista Spini sul programma di mandato del sindaco Matteo Renzi, discusso ieri in consiglio comunale. «La ricchezza di una coalizione sta nel riuscire ad equilibrare posizioni diverse per avanzare verso l'obiettivo proposto; l'astensione di ieri dei consiglieri della lista Spini sul programma di mandato non risponde alla obbiettivo di equilibrare sensibilità e valutazioni di merito diversificate.

Le modalità del sindaco di esordire quasi quotidianamente con annunci mediaticamente molto efficaci ma poco sostenuti sul piano amministrativo, dà alle sue parole un valore di desiderata più che di concreti atti di governo cittadino, tutti da verificare sia come efficacia che come peso politico. La pedonalizzazione di piazza duomo, se oltre a rendere più bella la piazza servirà ad abbassare i livelli di inquinamento cittadino e a non appesantire oltre misura il traffico privato, sarà una buona cosa, ma non può esserci una posizione ideologica né di tattica politica: il giudizio non può che essere a posteriori.

L'azzeramento della stazione Foster è senza dubbio una ipotesi positiva, ancorché parziale, ma rimane solo un desiderio se non si creano le condizioni politiche ed economiche che lo consentano e rischia di servire solo a dire successivamente che la colpa è del Governo: francamente non vi è certo bisogno di un argomento in più per condannare senza appello questo pessimo governo. Riteniamo pertanto che la scelta fatta dai consiglieri sia stata eccessivamente segnata dalla fiducia attribuita alle parole del sindaco, non sostenuta da atti consiliari che manifestassero l'apertura della maggioranza di palazzo vecchio a confrontarsi anche su altri temi deboli nel programma di mandato (l'uso del patrimonio comunale, le questioni del sociale, la questione del lavoro...) o addirittura inaccettabili come la conferma dell'inceneritore, in presenza di un programma di mandato che sembra più attestarsi sulle occasioni da cogliere (investitori stranieri, privato sociale) che su una programmazione delle attività e delle risposte che l'amministrazione deve dare alla città. E' indispensabile e urgente che tale equilibrio sia ristabilito evitando fughe in avanti o letture parziali della situazione fiorentina pena il fallimento, grave per tutti, dell'obiettivo proposto dalla coalizione agli elettori, cioè di funzionare come elemento di rottura del bipolarismo e di proporre un quadro complessivo alla città che armonizzi le risorse e i bisogni e risponda alle necessità che la crisi oggi propone». La segreteria provinciale fiorentina di Rifondazione Comunista

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