Cianfanelli: ''Firenze città universitaria capace di attrarre ricercatori''

Alloggi per gli studenti universitari, ma anche il “riconoscimento” di Firenze come città universitaria e il suo inserimento nei network internazionali della ricerca. Senza dimenticare l’introduzione del welcome kit per gli studenti fuori sede.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 ottobre 2009 17:11
Cianfanelli: ''Firenze città universitaria capace di attrarre ricercatori''

Alloggi per gli studenti universitari, ma anche il “riconoscimento” di Firenze come città universitaria e il suo inserimento nei network internazionali della ricerca. E ancora il rilancio dei rapporti con le università straniere iniziando da quelle presenti in città e con l’Istituto Europeo di Fiesole con l’obiettivo di fare della nostra città un luogo capace di attrarre giovani ricercatori e, con questi anche investimenti e imprenditori. Senza dimenticare l’introduzione del welcome kit per gli studenti fuori sede.

Sono alcuni dei passaggi toccati dall’assessore alla Università e Ricerca Elisabetta Cianfanelli nel corso della sua audizione nella commissione consiliare cultura presieduta da Leonardo Bieber. L’intervento in commissione è stata l’occasione per l’assessore per illustrare le linee guida del suo lavoro e per fare un primo bilancio di quanto avviato finora. “Il punto di partenza è stato quello di tracciare un’anagrafe dello stato di fatto delle attività che il Comune ha intrapreso con università pubbliche, private e centri di ricerca – ha esordito l’assessore Cianfanelli –.

Solo con l’Università di Firenze si tratta di una cinquantina di progetti. Si tratta di una base da cui partire per tracciare le linee del lavoro futuro dell’Amministrazione in questo campo. Un lavoro che ha alcuni obiettivi: prima di tutto il riconoscimento di Firenze come città universitaria. Soltanto l’Ateneo fiorentino dà lavoro direttamente o indirettamente a 5.000 persone e gli studenti sono circa 60.000. Se a questo si aggiungono le università straniere, i numeri diventano ancora più rilevanti.

Eppure – ha continuato l’assessore – Firenze non è percepita, ad iniziare dai fiorentini, come una città universitaria. Una delle mission del mio assessorato è proprio quella di favorire e stimolare i rapporti tra la città e questa realtà che rappresenta una preziosa risorsa, non soltanto dal punto di vista economico. La presenza di studenti e ricercatori, italiani e stranieri, è un’occasione di crescita culturale, scientifica, sociale ed economica per la nostra città. E per questo il nostro sforzo deve essere quello di rendere la città attraente per chi studia e fa ricerca”.

Vanno in questa direzione interventi concreti, come quello che riguarda gli alloggi. “Con l’assessore alla casa Claudio Fantoni stiamo lavorando per arrivare a un contratto di affitto concordato tra Comune e associazioni dei proprietari per gli studenti fuori sede. E in attesa di interventi strutturali per aumentare il numero dei posti letto nelle Case dello Studenti, potremmo fare un accordo con le associazioni che raggruppano le strutture ricettive per fornire agli studenti che arrivano a Firenze una prima sistemazione”.

Anche il welcome kit ha lo scopo di facilitare la vita degli studenti fuori sede. Si tratta di un pacchetto di sopravvivenza comprensivo di tutte le informazioni che servono a chi inizia un nuovo percorso universitario in una città nuova. “Ci saranno le informazioni di base per muoversi e vivere in città, dalle linee del trasporto pubblico a chi rivolgersi in caso di malattia” ha spiegato l’assessore Cianfanelli. Ma il riconoscimento del ruolo di città universitaria passa anche attraverso rapporti più stretti e proficui con le università straniere sia quelle presenti a Firenze (tra cui quelle statunitensi) sia gli atenei esteri.

“Con le realtà sul nostro territorio possiamo attivare fin da subito veri e propri gemellaggi, ovvero collaborazioni e collegamenti che facilitino l’integrazione – ha aggiunto l’assessore –. Stiamo già lavorando con il consolato Usa per attivare scambi con le università statunitensi, ovvero corsi e spazi comuni aperti sia agli studenti italiani che a quelli americani”. In questo ambito si inserisce anche un rinnovato rapporto con l’Istituto Europeo di Fiesole, struttura unica a livello continentale ma poco conosciuta a Firenze.

L’assessore Cianfanelli si è poi soffermata sul tema della ricerca. “Una delle mission dell’assessorato è quella di riposizionare Firenze nei network internazionali della ricerca, capace di attrarre ricercatori e quindi imprese ed investimenti. In questa ottica dobbiamo valorizzare gli incubatori esistenti sul territorio per renderli ancor più efficienti ed efficaci per il sistema economico della città, favorendo l’attivazione di sinergie e specializzazioni diverse”. “Ringrazio l’assessore Cianfanelli per il suo intervento – ha dichiarato il presidente Bieber –.

Apprezzo molto le linee di azione che ci ha delineato e gli spunti di riflessione che ha offerto alla commissione. Ho trovato particolarmente interessanti il tema del riconoscimento di Firenze come città universitaria e il rinnovato slancio nei rapporti con le università straniere presenti nel nostro territorio. Si tratta di una occasione preziosa dal punto vista culturale e destinata a facilitare l’integrazione con persone provenienti da altri paesi. Ed è sicuramente da sviluppare anche la collaborazione con l’Istituto Europeo, fiore all’occhiello dell’offerta formativa e di ricerca della nostra città” ha concluso Bieber.

(mf)

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