Anche Firenze avrà il suo registro dei testamenti biologici

Il Consiglio comunale di Firenze ha approvato l’istituzione del registro dei testamenti biologici con 26 voti a favore e 18 contro. Gli interventi di Pd, Spini per Firenze, perUnaltracittà, Pdl e Firenze c'è.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 ottobre 2009 19:59
Anche Firenze avrà il suo registro dei testamenti biologici

Il Consiglio comunale di Firenze ha approvato l’istituzione del registro dei testamenti biologici con 26 voti a favore e 18 contro. “L’approvazione del registro dei testamenti biologici - ha detto la consigliera del Pd Claudia Livi che ha proposto la delibera - è un atto importante per il Comune di Firenze con il quale si dà la possibilità a chi ne vuole usufruire e ha già stilato un documento anticipato di volontà di ufficializzarlo e renderne partecipe la comunità in cui vive indicando nel registro del Comune di avere sottoscritto l’atto e di indicare il suo fiduciario”.

Secondo la consigliera Livi si tratta di “un atto di grande laicità che dimostra ancora una volta come il comune sia sensibile alle istanze che ormai attraversano trasversalmente i cittadini”. Il Pd “Oggi come Consiglio ci troviamo a dare il parere sull'istituzione di un 'registro di avvenuta redazione di testamenti biologici'. Queste ultime due parole, testamento biologico danno vita in molti di noi a domande alle quali non è così facile dare una risposta. Per il nostro modo di considerare la vita, che deriva dalla nostra formazione, infatti, tutte le tragiche occasioni che rimandano al testamento biologico, aprono in noi delle vere e proprie lacerazioni.

Tuttavia molti nostri concittadini, a quanto si può dedurre dal numero di atti notarili già redatti, hanno un idea precisa su quello che vogliono accada loro nella tragica evenienza in cui si trovino a non poter più parlare con un medico della loro salute. E qui cari amici consiglieri siamo chiamati nel nostro ruolo di amministratori. Noi siamo qui a rappresentare tutti i cittadini di Firenze. Abbiamo letto la delibera più e più volte, prima convinti di trovarci qualcosa per non votarla, poi quasi a cercarla questa cosa, proprio per le lacerazioni che questo argomento provoca in noi.

Come consiglieri, però, non abbiamo trovato né questioni morali, né riferimenti a condizioni patologiche particolari, né indicazioni su come fare o non fare il testamento, ma solo la richiesta d'istituire il registro, ed è per questo che votiamo favorevole”. Questo l’intervento in consiglio comunale della consigliera del Pd Caterina Biti condiviso anche da Michele Pierguidi. Danotare che proprio nel partito di maggioranza il consigliere Massimo Fratini, presidente della commissione bilancio di Palazzo Vecchio, ha votato contro l'istituzione del registro. “L’istituzione del registro all’interno del Comune di Firenze come atto amministrativo lo ritengo inutile e strumentale.

Inutile perché fra pochi giorni il Parlamento delibererà in merito e renderà inutile ogni atto che questo Consiglio approverà perché farà decadere tutti i 'registri' o pseudo tali che sono stati approvati finora. Non sfugge a nessuno che questa è la città che, in maniera controversa, ha dato la cittadinanza onoraria a Eluana Englaro. Non sfugge a nessuno che in Toscana solo Pisa e Calenzano hanno istituito tale registro. Tutti gli altri comuni non ne hanno sentito il bisogno. Insomma: penso che nel merito del provvedimento ci sia strumentalizzazione, certamente non voluta dalla proponente, ma sicuramente avvenuta nei fatti.

Perché non si attende l’esito dell’iter parlamentare? Quello che per i proponenti è intendimento squisitamente politico, io lo vedo come strumentalizzazione perché non avrà effetti pratici” ha spiegato il consigliere. "Strumentale - prosegue Fratini -: si legge nella mozione che accompagna il registro: 'Al sindaco… possono far capo iniziative volte ad introdurre il riconoscimento formale del valore etico delle dichiarazioni anticipate di trattamento di carattere sanitario'. Non ritengo che il registro debba essere valorizzato, pubblicizzato ed elevato come valore condiviso da seguire.

Per me i valori importanti sono altri, sono altre le questioni da mettere su un piedistallo ed essere additate alle persone come valori da seguire. L’autodeterminazione della libertà di ciascuno non si discute, ma già oggi la si può esercitare da un notaio. Perché allora la si deve rendere pubblica con l’istituzione di un registro? Penso che la legge, i regolamenti siano essi legislativi o amministrativi si debbano fermare un passo prima della camera da letto. Ribadisco: l’istituzione di questo pubblico registro non è assolutamente un valore da additare". perUnaltracittà “Ci rallegriamo che anche Firenze si doti di un registro per il testamento biologico, strumento fondamentale per l'affermazione del principio di laicità nella società in cui viviamo e che questo accada proprio in contemporanea con la discussione alla camera del testo sul testamento biologico”. È quanto commenta Ornella De Zordo, capogruppo di perUnaltracittà che oggi in consiglio comunale, si è espressa favorevolmente all'istituzione del registro dei testamenti biologici.

“Decidere autonomamente della propria vita e quindi anche sulle modalità con cui uscirne è un diritto fondamentale della persona – spiega De Zordo – che oggi la nostra città stabilisce con chiarezza. Resta soltanto qualche dubbio sul fatto che il Comune di Firenze non consente, come previsto invece altrove, di lasciare all'anagrafe indicazioni vere e proprie sul fine vita, perché da questi elenchi possano attingere i presidi Asl e gli ospedali in caso di ricovero. A Firenze – conclude De Zordo – sarà invece possibile nominare un fiduciario, che dovrà testimoniare sulle volontà peraltro depositate". Spini per Firenze “L’approvazione del registro sul testamento biologico è importante anche ai fini dello svolgimento del congresso del Partito Democratico”. Lo ha detto il capogruppo Valdo Spini che ha aggiunto: “la maggioranza del partito democratico ha deciso rispettando chi la pensa diversamente, ma non facendosi condizionare da queste posizioni”. “Oggi il Consiglio comunale ha approvato una variante urbanistica deliberata dalla giunta solo una settimana fa.

Ci siamo sentiti quindi in dovere di chiedere che la giunta provveda altrettanto tempestivamente a mettere in atto tutti i provvedimenti necessari per attivare il registro dei testamenti biologici, al massimo in una settimana”. Lo ha dichiarato Tommaso Grassi, consigliere comunale del gruppo Spini per Firenze nel suo intervento in aula durante la seduta di oggi. “Nel merito non possiamo che essere a favore della possibilità che sia garantita la possibilità ai fiorentini che lo desiderano di esprimere la scelta di non essere costretto a sottoporsi contro la propria volontà a trattamenti diagnostici o terapeutici - ha aggiunto Grassi -.

Non si tratta di un atto che impone qualcosa a tutti, ma dà la possibilità a chi ne fa richiesta di accedere ad un diritto, che altrimenti sarebbe vietato a tutti”. “Il Comune deve fare pressioni politiche perché la legge in discussione in Parlamento sia modificata, tramutando una legge che fa valere 'l'etica di Stato', alla quale tutti devono adeguarsi, in una legge che possa accogliere l'espressione, a precise condizioni, di scelte diverse personali ed inviolabili. Un ringraziamento sentito e di cuore - ha concluso Grassi - a tutte quelle associazioni, cittadini e gruppi di essi, che hanno sollecitato e stimolato i consiglieri comunali, i partiti e i movimenti politici verso l'approvazione di un registro dei testamenti biologici dei fiorentini”. Il Pdl “Non è bastato al Pd fiorentino quanto accaduto meno di un anno fa con la cittadinanza onoraria al padre di Eluana Englaro.

La cosa si ripete con l’istituzione del registro per il testamento biologico, e stavolta il sindaco Matteo Renzi se ne assume tutta la responsabilità politica, almeno che non prenda pubblicamente le distanze da questa delibera e dalla sua maggioranza”. Lo dichiara il consigliere del Pdl Emanuele Roselli in merito alla delibera in discussione in Consiglio comunale. “Avevamo chiesto di rimandare la votazione, se non vi era la volontà di strumentalizzare politicamente questa delibera, dato che il Parlamento sta per emanare una legge proprio in materia e questo atto, oltre che essere inopportuno, rischia di essere anche privo di fondamenti giuridici - spiega Roselli -.

Ma il Pd ha gettato la maschera andando avanti per la sua strada palesando il valore tutto politico di questo atto. Resta chiaro, a questo punto, che il sindaco Renzi si assume la responsabilità non solo amministrativa, ma anche politica che questa delibera rappresenta”. “Fino ad ora - conclude Roselli - il sindaco ha evitato di esprimersi in merito, ma da oggi, con questo voto, il suo prolungato silenzio, che speriamo si interrompa e chiarisca la sua posizione su questa vicenda, non potrà non essere interpretato se non come un’approvazione all’iniziativa, tutta politica a questo punto, del suo partito di maggioranza”. “Matteo Renzi si professa cattolico, ma quando in Comune a Firenze si decide sulla vita sceglie di essere assente e fugge dalle proprie responsabilità”.

Lo ha detto il consigliere del Pdl Giovanni Donzelli che aggiunge: “Non è la prima volta, anche in televisione in campagna elettorale sia ad Annozero che ad altre trasmissioni, non aveva preso posizione chiaramente sul tema del fine vita. Dispiace che l'equilibrio politico sia per il sindaco Renzi più importante dei valori esistenziali. Il potere dovrebbe essere un mezzo per realizzare i valori, la fuga di Renzi sembra dimostrare l'opposto: i valori per arrivare al potere”. “La sinistra è vittima della propria visione meccanicista e scientista della vita umana e per questo crede di essere avanguardia nell'istituire il registro del testamento biologico a Firenze, prima ancora che esista una legge nazionale che ne regoli merito e metodo”.

Così ha detto Francesco Torselli, consigliere comunale del Pdl. “Porre la decisione di far terminare o proseguire una vita - ha spiegato Torselli - nelle mani dell'uomo è, per la mia formazione culturale, una vera e propria aberrazione. In ogni caso, dovendo legiferare in merito a questo argomento credo sia assolutamente necessario porre dei paletti quali la certezza e la inequivocabilità della decisione del paziente oltre al tempo in cui un testamento biologico è stato depositato.

Mi ha colpito - prosegue l'esponente del centrodestra - il fatto che si è parlato solo di morte, di fine vita, di metodi di trapasso, ma nessuno ha sottolineato il fatto che le istituzioni dovrebbero avere il compito di legiferare in difesa della vita. Se l'accanimento terapeutico - ha aggiunto Torselli - rappresenta, anche a mio modo di vedere, una brutalità evitabilissima, lasciar morire un essere umano sospendendo alimentazione ed idratazione è allora una vera e propria bestialità. Oggi in aula ho ascoltato tante parole sulla presunta dignità del morituro, mi chiedo però se sia più dignitoso affidare il proprio momento del trapasso a registri, burocrazie e testamenti, oppure accettare con dignità ciò che il destino ci ha riservato”.

Secondo Torselli “politicamente siamo stati accusati di strumentalizzare l'argomento in realtà in apertura di dibattito avevamo invitato la maggioranza a rinviare la discussione dopo la legiferazione del Parlamento proprio per evitare strumentalizzazioni; se la sinistra ha voluto a tutti i costi aprire oggi questa discussione è proprio per strumentalizzare per i propri fini politici questo delicato argomento”. Firenze C'è “Abbiamo votato contro l'istituzione del registro biologico dopo aver visto respinta la nostra richiesta di rinviare la votazione di questo atto successivamente alla legge che il Parlamento sta per deliberare per evitare ogni possibile strumentalizzazione”.

E' l'opinione del gruppo del Pdl di Palazzo Vecchio condiviusa anche dal capogruppo di Firenze C'è Mario Razzanelli. “Le strumentalizzazioni non sono state evitate. Facile quindi tirare le conseguenze sul vero significato politico di questa delibera. Non reggono quindi le motivazioni di chi ha cercato di ridurre a semplice atto amministrativo l’istituzione del registro dato che tutti gli strumenti fino ad adesso istituiti potrebbero essere delegittimati giuridicamente dalla pubblicazione della legge nazionale.

Ben diverso sarebbe stato votare un atto amministrativo necessario per dare attuazione ad una normativa approvata dal Parlamento”. "Su un atto del genere era opportuno un intervento del sindaco Renzi davanti al Consiglio comunale. L’assemblea aveva diritto di conoscere le valutazioni del primo cittadino su un provvedimento che chiama direttamente in causa l’amministrazione". E’ quanto ha dichiarato la vicecapogruppo del Pdl Bianca Maria Giocoli durante il dibattito sull’istituzione di un registro dei testamenti biologici. "Una scelta quantomeno inopportuna, oltre che inutile – ha ricordato l’esponente del centrodestra – visto che il Parlamento sta per varare una legge a riguardo.

Per questo motivo avevo chiesto all’assemblea di sospendere il dibattito e rinviare l’apposita delibera. La mia proposta è stata bocciata e così è passato un atto che sicuramente sarà cancellato dalla legge nazionale". "Come se non bastasse – ha concluso Bianca Maria Giocoli – non sappiamo neanche qual è posizione del sindaco che non è intervenuto ai lavori del consiglio comunale e non ha delegato né il vicesindaco né un assessore a illustrare la posizione del governo cittadino.

Eppure la delibera approvata questo pomeriggio dovrà essere applicata, per il tempo nel quale resterà in vigore, proprio dall’amministrazione guidata da Renzi". Nell'immagine, d'archivio, Giuseppe Englaro, il padre di Eluana.

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