Presentati i referendum per ripristinare le preferenze e ridurre i consiglieri

Presso il Consiglio Regionale della Toscana, si è svolta la presentazione di due referendum consultivi per il ripristino delle preferenze per le elezioni regionali e la riduzione del numero dei Consiglieri.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 settembre 2009 20:21
Presentati i referendum per ripristinare le preferenze e ridurre i consiglieri

Oggi, mercoledì 30 settembre, presso il Consiglio Regionale della Toscana, si è svolta la presentazione di due referendum consultivi per il ripristino delle preferenze per le elezioni regionali e la riduzione del numero dei Consiglieri. Presenti Fabio Roggiolani e Mario Lupi del Gruppo consiliare dei Verdi, Monica Sgherri capogruppo Rifondazione Comunista-SE, Alessia Petraglia capogruppo Sinistra Democratica, Marco Montemagni capogruppo Gruppo Misto, Paolo Marini capogruppo Comunisti Italiani, Renzo Macelloni, segretario del Pd di Peccioli, Paolo Cintolesi dei comitati di cittadini, Giuliano Fedeli coordinatore toscano Italia dei Valori e Valdo Spini consigliere comunale a Firenze. “Un coordinamento trasversale - hanno sottolineato gli intervenuti - tra più soggetti politici e della società civile per porre un freno alla deriva bipartitica e oligarchica messa in campo dalla legislazione toscana col combinato disposto di soglie di sbarramento, assenza delle preferenze e così via.

Un coordinamento che quindi vuol ridare voce ai cittadini, che invece con la legge attuale subirebbero liste 'preconfezionate', con consiglieri nominati da ristrette oligarchie politiche. Una situazione che è evidententemente stridente rispetto alla dichiarata volontà di partecipazione, proprio in una regione che ha, giustamente, approvato una legge in tal senso. Uno strumento di democrazia quindi i referendum proposti, che certamente possono rappresentare anche uno stimolo al dibattito istituzionale, rispetto alla, pessima, modifica della legge elettorale che fino all’ultimo si può ripensare e modificare, accogliendo così le critiche che vengono dalla base e da importanti esponenti dello stesso Pd”.

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