Al Castello di Spaltenna sei artisti interpretano vino e vigne

In mostra le opere di Agostino Arrivabene, Elena Carozzi, Thomas Corey, Elisa Montessori, Piero Vignozzi e Giancarlo Vitali.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 settembre 2009 16:03
Al Castello di Spaltenna sei artisti interpretano vino e vigne

Tra i colori vividi dell’autunno, la vendemmia esalta le luci e i sapori del territorio. Si terrà in questa atmosfera, la collettiva sul tema delle vigne e del vino, allestita in uno dei più suggestivi luoghi del Chianti Classico, il Castello medievale di Spaltenna, da domenica 27 settembre a sabato 31 ottobre. La mostra, a cura di Antonia Iannone - promossa in collaborazione con il Consorzio Chianti Classico, con il patrocinio del Comune di Gaiole in Chianti - sarà aperta tutti i giorni, dalle ore 10 alle ore 18, ad ingresso libero.

Affascinante il contesto: il Castello si affaccia, infatti, su una splendida vallata al centro di un territorio ricco di rocche e castelli, antiche abbazie e villaggi medievali. Saranno sei gli artisti a proporre la loro interpretazione del tema. Agostino Arrivabene, virtuoso dell’immaginario, miniatore del dettaglio: la complessa formazione artistica spazia da Bosch a Dürer, dai fiamminghi a Böcklin, da Ernst a Magritte. Elena Carozzi, vive e lavora a Sarzana.

La sua pittura è nutrita di tradizione, con riferimenti che partono dagli impressionisti e approdano, quale fonte più diretta, a Fausto Pirandello e all’opera del pittore Gian Carozzi, nonno paterno di Elena. La sua materia è gesso, colla impastata con terra d’ombra o con terra di Siena (che vira i toni sul rosa), oppure gommalacca, olio diluito: una materia spessa, corposa, ricca. Thomas Corey nato a New York, vive e lavora tra Roma e Cetona, in Toscana. Di lui dice: “Io cerco di mettere ordine al mondo davanti a me, a modo mio, in un certo qual modo accattivante.

E lo faccio intensificando i colori, esaltandoli oltre il vero, perché voglio fare più bello quello che vedo”. Elisa Montessori nata a Genova e si laurea in lettere all’università di Roma, dove vive e lavora. Si trasferisce a Tokyo per un lungo periodo, dove inizia a studiare profondamente l’arte cinese. All’inizio i suoi dipinti sono unicamente in bianco e nero, ed è solo verso la fine degli anni settanta che avviene l’esplosione di colore. Nel 1990 esegue cinquantasei mosaici Il giardino delle effemeridi per Ravenna.

La sua tecnica cambia, si evolve. Elisa lavora per terra, compone secondo il ritmo dell’action painting, perché il quadro non deve avere né dritto né rovescio. Piero Vignozzi nato a Firenze dove vive e lavora. È un’artista devoto al naturale e padrone di un disegno che, quasi intrinseco alla pittura, esprime una serrata dialettica fra rigore compositivo e cordialità di sentimenti. Giancarlo Vitali nato a Bellano, sul Lago di Como nel 1929. Comincia a dipingere a quindici anni, dopo un apprendistato all’Istituto D’Arti grafiche di Bergamo.

L’attenzione a maestri quali Caravaggio, Cerruti, Rembrandt, esalta il suo talento di pittore naturale e d’artista dagli esiti inconfondibili e sedicenti.

Notizie correlate
In evidenza